Celebrazione, con mostra, dello Swiss Architectural Award. Accanto alla sostenibilità vincono i temi sociali della partecipazione
MENDRISIO. Ancora una volta lo Swiss Architectural Award si conferma come scenario autorevole del panorama architettonico mondiale in tema di sostenibilità. Il gruppo vincitore dell’edizione 2024, il collettivo ecuadoriano Al Borde, aggiunge a questa dimensione una forte impegno sociale nella progettazione e nella costruzione.
Partecipazione attiva ai progetti
Ad aprire maggio, mese intenso di festival e inaugurazioni nel mondo della cultura architettonica, c’è stata anche la nona edizione del premio promosso dalla Fondazione Teatro dell’architettura con il sostegno organizzativo e operativo dell’Università della Svizzera italiana – Accademia di architettura di Mendrisio.
Il concorso biennale si è distinto, dalla sua istituzione, per la scelta qualitativa delle opere architettoniche, realizzate o in fase di realizzazione in tutto il mondo da parte di architetti under 50 con una spiccata sensibilità per le questioni etiche, estetiche ed ecologiche.
L’edizione 2024 che da quest’anno prende la denominazione BancaStato Swiss Architectural Award grazie al sostegno dell’omonimo istituto bancario del Cantone Ticino – non è da meno in quanto ha proclamato vincitore il collettivo ecuadoriano Al Borde che in quasi vent’anni di attività si è distinto per l’approccio di collaborazione e partecipazione attiva alla costruzione dei progetti.
Un’architettura del fare, insieme
Quella di Pascual Gangotena, David Barragan, Maríaluisa Borja ed Esteban Benavides, è un’architettura del fare insieme, che definisce le tecniche costruttive in base ai materiali disponibili e che le realizza con gli abitanti e artigiani del luogo per migliorarne le condizioni di vita.
Le tre opere vincitrici (Mirador Aula nella foresta protetta del Cerro Blanco a Guayaquil in Ecuador, Raw Threshold Pavilion a Sharjah, Emirati Arabi Uniti e la Biblioteca comunitaria Yuyarina Pacha, Huaticocha, nella provincia ecuadoriana de Orellana) sono piccole strutture nate dalle condizioni ambientali e da precise esigenze comunitarie che riportano a una dimensione umana “dove le certezze su ciò che l’architettura dovrebbe o non dovrebbe essere sono in costante evoluzione”.
Come raccontato dallo stesso Esteban Benavides: “Più che sociale la nostra è un’architettura umana che viene realizzata in base alla capacità costruttive degli abitanti del luogo da cui impariamo di volta in volta usi, costumi, bisogni e tecniche costruttive consolidate. Il progetto nasce in relazione al luogo naturale e abitato e corso d’opera dal confronto collaborativo e partecipativo con la comunità che si fa progettista, costruttore, utente con tempi e metodi ben diversi da quelli della ricorrente pratica architettonica”.
La giuria (guidata da Mario Botta con Walter Angonese, Sophie Delhay, Matthias Kohler e Xu Tiantian, la vincitrice dell’ultima edizione) ha motivato così: “Oltre all’approccio collettivo alla progettazione e alla costruzione, che si riflette anche nel coinvolgimento delle comunità locali, e alla particolare attenzione agli aspetti climatici, le opere di Al Borde manifestano un’interpretazione ampia e profonda del concetto di sostenibilità, perché radicata nella storia dell’architettura e in un ampio spettro di riferimenti che vanno dalle tecniche costruttive tradizionali alle sperimentazioni moderne. La loro ricerca riguarda anche la reinterpretazione innovativa dei materiali locali, la definizione di un vernacolo contemporaneo e le questioni cruciali in corso a livello locale: temi che Al Borde affronta con singolare coerenza e radicalità”.

La mostra visitabile fino ad ottobre
Unitamente al premio di 100.000 franchi svizzeri, dal concorso nasce la mostra BancaStato Swiss Architectural Award 2024 che rimarrà aperta fino al 5 ottobre 2025 presso l’Auditorio del Teatro dell’architettura Mendrisio, dove è anche visitabile la mostra dedicata ai nuovi orientamenti dell’architettura giapponese.
L’esposizione presenta le schede fotografiche delle tre opere presentate dai 31 partecipanti di 17 Paesi di tutto il mondo che hanno inviato la loro candidatura fra il 2023-2024. Tutte opere realizzate o in fase di completamento che si fanno testimone dell’imprescindibile approccio alla sostenibilità che l’architettura è chiamata a formulare non solo nei confronti delle condizioni climatiche, politiche, economiche ma anche delle risorse disponibili.
“BancaStato Swiss Architectural Award 2024”
9 maggio – 5 ottobre 2025
Auditorio del Teatro dell’architettura, Mendrisio, Svizzera
A cura di: Fondazione Teatro dell’architettura
https://www.tam.usi.ch/it
Immagine copertina: Al Borde Raw Threshold Pavilion, Sharjah, Emirati Arabi Uniti / United Arab Emirates 2022-2023 (© Danko Stjepanovic )

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al borde , Mendrisio , partecipazione , premi , Swiss Architectural Award
Last modified: 14 Maggio 2025