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Written by: Progetti

Uno spazio urbano ritrovato

Rovigo. Sono giunti a termine i lavori sulle aree limitrofe al Castello, previsti nel più ampio programma comunale di «Riqualificazione del centro storico e recupero torri medievali» redatto nel 2006. Gli interventi urbanistici, progettati da Marco Venturi, si sono integrati al restauro architettonico firmato da Mario Piana, che ha interessato le mura e le torri Donà e Grimani. Il restauro, elaborato dopo un’accurata indagine stratigrafica e documentaria del sito, ha ricostruito l’immagine storica e costruttiva del castello, fornendo dati significativi per il progetto: la verifica dell’estinzione dei fenomeni di assestamento, a causa dei quali le due torri sono inclinate, ha permesso di escludere interventi sul piano fondale. Per fermare la progressione dei degradi sono state consolidate le murature gravemente danneggiate e integrati, a seconda dei casi riscontrati, giunti di malta e laterizi mancanti. Il ridisegno dell’area esterna alle mura crea una nuova continuità spaziale tra le piazze Matteotti e Tien An Men identificando nel castello il nodo dei percorsi. Il progetto di Venturi elimina le recinzioni metalliche che limitavano gli accessi al parco interno al castello e negavano i rapporti visivi con il contesto urbano; sono stati razionalizzati i parcheggi esistenti e collegati, con tre nuove scale, i percorsi del giardino con quelli in quota. La nuova piazza Matteotti, posta in parte su un piano rialzato raccordato da rampe e gradoni, ripropone con leggere increspature della pavimentazione segni scomparsi del tessuto rodigino come il corso dell’Adigetto, deviato nel 1938, e la vecchia Darsena, convogliando gli spazi verso il castello. L’edificio comunale a due elevazioni su piazza Tien An Men, ristrutturato spostando scala e ascensore in un nuovo corpo vetrato esterno, ospita un bar, i servizi e due sale polivalenti; è stata recuperata anche la vecchia casamatta, adibita a sede per associazioni giovanili. Al suo fianco un nuovo volume vetrato, con struttura metallica e frangisole di legno, conduce ai sotterranei per i quali è stato studiato un nuovo sistema distributivo. Il laterizio è stato scelto per rivestire le piazze, la pietra di Prun per i percorsi pedonali e la ghiaia stabilizzata per il giardino, arricchito con nuovi prati e arbusti. L’intervento, dal costo complessivo di circa 5 milioni, restituisce alla città uno spazio urbano pienamente accessibile e rinnovato nelle funzioni, conservando inalterato il suo carico di storia.

Autore

  • Domenico Mollura

    Nato a Milazzo (Messina), consegue la laurea in Architettura presso l’Università degli Studi di Palermo nel 2006. Dopo aver lavorato presso una società di ingegneria di Ravenna, esercita la professione in Sicilia, occupandosi anche di pubblicistica nel campo dell’architettura e dell’urbanistica. Dal 2009 collabora con «Il Giornale dell’Architettura»

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Last modified: 17 Luglio 2015