Realtà complesse, flussi continui d’informazioni, sensoristica e sistemi di videosorveglianza costituiscono strumenti di raccolta di dati che mai erano stati a disposizione della progettazione
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I Big Data sono una realtà allo studio di molti settori e ambiti, dalla finanza al marketing, dalla salute alla progettazione. Gli edifici, sempre più interconnessi, sono come un paziente costantemente monitorato. Gli ambienti si differenziano per tipologia, destinazione, caratteristiche specifiche di comfort; il tutto, monitorato tramite sistemi di BMS, sonde ambiente, sensori di luminosità, presenza e volumetrici. I dati provengono anche dalla realtà esterna; ad esempio i satelliti meteorologici, o le stazioni meteo di un aeroporto, le stazioni pluviometriche ecc., descrivono aree geografiche in modo dettagliato e puntuale. Questi dati sono alla base dei modelli previsionali che su base statistica vengono impiegati per pianificare trasporti, opere e impatti ambientali.
I Big Data sono database sconfinati la cui chiave di lettura permette di prevedere e progettare secondo esigenze specifiche, su misura. Vengono già impiegati in ambiti specialistici della progettazione edilizia, che può sfruttare strumenti di gestione dati accurati, attraverso l’implementazione dei modelli con algoritmi dedicati. Il software visual scripting, di cui Dynamo ne è un esempio recente, è potenzialmente implementabile dal progettista, che diventa figura di confine tra la il programmatore e l’ingegnere edile; è un computational designer che usa uno strumento con articolazione chiara e metodica. I dati sono organizzati in alberi, gestiti secondo strutture gerarchiche definite rami o branches, e diventano punto di partenza per la gestione del modello secondo scopi precisi.
Un esempio può essere rappresentato dai file epw, “Energy Plus Weatherfile”, che sfruttano database dell’aeronautica militare e delle stazioni meteorologiche aeroportuali, per fornire input alle simulazioni energetico/illuminotecniche. Le serie di dati riguardano ogni ora del giorno, di ogni giorno dell’anno; costituiscono non più un’approssimazione, ma una fotografia della realtà mutevole del contesto. Riprodotto il contesto, lo strumento è impiegabile in mille modi, sta al progettista la scelta.
Il BIM è direttamente relazionabile a questo approccio progettuale; le sue infinite potenzialità si adattano a questa tipologia di processo e incamerano secondo istruzioni precise la parte ritenuta rilevante dal professionista specializzato. Il canvas diventa zona d’interscambio dati; il progetto è affinato, ma anche realtà esistenti possono essere gestite secondo approcci del tutto analoghi. Il limite non sta nell’aver iniziato dal primo stadio ad impiegare questo metodo, quanto piuttosto nella costanza e volontà di farlo.
L’impiego dei Big Data incide a monte, ma anche a valle della realizzazione: serve a orientare persone in strutture pubbliche affollate, a regolare portate d’aria in ambienti lavorativi, a regolare umidità e temperatura, a valutare le abitudini per rendere l’ambiente più adeguato all’uomo. Al contempo, presenta potenzialità enormi in ambito di sostenibilità, perché lo spreco è escluso dal processo ottimizzato.
A sfide crescenti è possibile rispondere solo con l’innovazione continua. In questo ATIproject rappresenta un punto di riferimento nel corso degli anni; sia come realtà di progettisti all’avanguardia nell’uso di tali procedure, sia perché in grado di adattarsi alle crescenti sfide che ci si presentano.
Chi è ATIproject
Dal 2011, ATIproject lavora nel campo dell’architettura e dell’ingegneria, promuovendo un’edilizia ecocompatibile e a impatto zero. È una realtà internazionale, dinamica e in crescita, che conta circa 200 collaboratori, distribuiti in 6 sedi, di cui 2 in Italia (Pisa e Milano), e 4 all’estero (Belgrado, Odense, Parigi e Ginevra), specializzata in servizi di progettazione integrata che sviluppa in ambiente BIM i settori disciplinari del design architettonico, Mep e strutturale, a tutti i livelli di approfondimento progettuale. L’interdipendenza degli ambiti e l’approccio sinergico adottato, garantiscono il valore aggiunto e le conoscenze che caratterizzano il ventaglio dei servizi offerti. Settori di punta sono il Tender Management di appalti pubblici e privati e il Project Management delle fasi progettuali e realizzative. Strumenti avanzati per la gestione e l’analisi delle varie tipologie di commesse concorrono all’ottimizzazione delle risorse impiegate, aumentando le capacità previsionali e incidendo in modo sostanziale sulle aggiudicazioni dei bandi: nel complesso, oltre 250 appalti vinti, per un totale di 1,5 miliardi di euro e percentuali di aggiudicazione superiori al 40%. L’investimento dei clienti ne ha permesso il consolidamento a livello di partnership, con riflessi evidenti sull’evoluzione dell’azienda.
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ATIproject , BIM , Dalle Aziende
Last modified: 20 Aprile 2020