Alcuni impieghi della ditta Vottero Riccardo & C. ne testimoniano la crescente diffusione al di fuori dell’ambito piemontese
La pietra di Luserna, la cui estrazione è limitata alla porzione dell’areale dei comuni di Luserna San Giovanni, Rorà e Bagnolo Piemonte (tra le province di Torino e Cuneo), è un materiale lapideo nobile e pregiato ideale per realizzare pavimenti e rivestimenti di un certo impatto estetico sia nel campo dell’arredo urbano che in quello privato.
Usata fin dai tempi antichi per nobili impieghi, si ritrova anche in architetture di pregio come i Palazzi reali di Torino, Racconigi e Venaria Reale, ma spicca in particolare sulla copertura a lose della Mole Antonelliana di Torino. Le lastre di rivestimento della grande volta a padiglione paiono conferire maggiore solidità all’edificio che, al tempo della sua costruzione, era il più alto al mondo in muratura.
Da materiale peculiare della tradizione costruttiva locale, recentemente i pavimenti e i rivestimenti in pietra di Luserna stanno diventando di applicazione molto diffusa nel resto d’Italia come all’estero. La pietra di colore grigio vellutato al cui interno si trovano più o meno abbondanti cristalli bianchi, in genere di dimensioni millimetriche ma dotati di un’eccezionale rifrazione della luce, è un complemento d’arredo esteticamente raffinato che trova largo impiego in contesti tra loro anche molto eterogenei: dai più contemporanei a quelli storicizzati, dai tradizionali e rustici a quelli più eleganti.
Generalmente i pavimenti in pietra di Luserna sono realizzati con lastre ricavate direttamente dai blocchi di pietra attraverso un taglio a telaio. L’introduzione della segagione a telaio e disco diamantato ha innovato il processo produttivo che un tempo prevedeva la spaccatura dei blocchi in lastre e la loro successiva riquadratura in prodotti da pavimentazione urbana, da costruzione vera e propria, da copertura (le famose lose da tetto) e da edilizia funeraria.
Di recente si tende a preferire la progettazione di pavimenti in pietra di Luserna il cui piano di calpestio è spesso fiammato, senza buche o altri tipi di asperità: una caratteristica all’insegna del massimo comfort e della praticità. Infine, gioca un ruolo fondamentale nella scelta di questo materiale anche l’estrema facilità di pulizia, specialmente dalle polveri sottili, ma anche di rimozione della neve.
Emblematica di questo tipo di utilizzo è la pavimentazione della piscina dell’Hotel Imperiale a Santa Margherita Ligure, realizzata dalla ditta Vottero Riccardo & C., che si staglia in una cornice naturale di rara bellezza sul Golfo del Tigullio. Le preziose caratteristiche e l’omogeneità del materiale offrono un aspetto superficiale che richiama quello naturale della pietra, rappresentando al tempo stesso un elemento discreto e connotante.
Alla medesima azienda piemontese va ascritta la realizzazione del pavimento di piazza Liberty a Milano, proprio dietro il Duomo, dove sono invece state posizionate piastrelle a spacco naturale, coste segate e colore omogeneo, con formati di 25/30/40 cm a correre e spessore tra i 4 e i 6 cm per garantire la piena carrabilità.
Degna di nota è anche la piazza Doria a Garbegna (Alessandria; nella foto di copertina) dove si è scelto di alternare nella pavimentazione inserti in pietra di Luserna e granito chiaro. Gli elementi hanno larghezza di 30 cm e lunghezza a correre. L’alternanza tra la pietra di Luserna e il granito si è rivelata soluzione ideale per disegnare il motivo dominante, ottenendo così un felice effetto estetico.
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Last modified: 7 Dicembre 2016