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Written by: Inchieste

Prevenire è meglio che curare

Dalla fine di maggio saranno applicabili le «Linee guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale», messe in vigore dalla direttiva «Valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle Norme tecniche per le costruzioni dm 14.1.2008» del presidente del Consiglio del 9 febbraio 2011 (Gazzetta Ufficiale 47, 26/2/2011, supplemento ordinario 54), che aggiornano le precedenti, del 12 gennaio 2007, parzialmente superate dall’entrata in vigore delle Norme tecniche per le costruzioni. È uno strumento tecnico molto importante per gli architetti che operano nel campo del patrimonio architettonico: la materia dei lavori sui beni culturali è infatti di spettanza della professione di architetto (art. 52 del regio decreto 2537/1925), che ha competenza esclusiva per la progettazione architettonica, mentre per la parte tecnica (strutture e impianti) è competente alla pari dell’ingegnere civile-ambientale. Le Linee guida sviluppano prevalentemente gli aspetti strutturali degli interventi per far fronte al rischio derivante da eventi sismici, ed è importante che gli architetti se ne facciano carico, senza delegare il campo agli ingegneri come accade frequentemente. La direttiva stabilisce che le Regioni, d’intesa con il ministero per i Beni culturali e il dipartimento della Protezione civile, disciplinino le modalità applicative e le attività di monitoraggio sullo stato di conservazione del patrimonio culturale, in coerenza con le finalità della Direttiva stessa.

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Last modified: 10 Luglio 2015