Gli esiti della 12° edizione del riconoscimento biennale assegnato dal Centro di cultura contemporanea di Barcellona
BARCELLONA. Sono due i progetti premiati in questa 12° edizione del Premio europeo dello spazio pubblico urbano, conclusasi il 29 ottobre scorso presso il Centro di cultura contemporanea (CCCB), organizzatore dell’iniziativa in collaborazione con diverse istituzioni europee: Arc en Rêve e La Cité de l’Architecture et du Patrimoine, Francia; Architekturzentrum Wien – AzW, Austria; ArkDes, Suecia; CIVA, Belgio; Deutsches; Architekturmuseum – DAM, Germania; Eesti Arhitektuurimuuseum, Estonia; Kortárs Építészeti Központ – Kék, Ungheria; Muzej za Arhitekturo in Oblikovanje –; MAO, Slovenia; The Architecture Foundation – AF, Gran Bretagna. Al consueto riconoscimento, infatti, si aggiunge una nuova categoria, dedicata ai “Fronti marittimi”, che valorizza il ruolo delle città costiere di fronte ai fenomeni climatici estremi.
Sono state 297 le opere presentate (l’edizione 2022 ne contava 326), 253 nella categoria “Generale” con una partecipazione rilevante di Spagna (50 progetti), seguita da Polonia (21) e Germania (18), e 44 per i “Fronti marittimi”, in cui spiccano i 10 spagnoli, per un totale di 35 paesi rappresentati. In calo la presenza dei paesi nordici, storicamente ben rappresentati. L’Italia ha partecipato con 11 progetti, di cui una sola proposta per la nuova categoria: il Parco marittimo di Rimini, firmato EMBT, selezionato tra i quattro finalisti.
And the winner is…
La giuria internazionale, presieduta dall’architetta paesaggista Beth Galí e composta da Sonia Curnier, Fabrizio Gallanti, Žaklina Gligorijević, Beate Hølmebakk e Francesco Musco, ha premiato nella categoria “Generale” il Parco sul Colle della Rivolta di Varsavia, opera degli studi topoScape e Archigrest. Per la categoria “Fronti marittimi” ha invece prevalso la riqualificazione della spiaggia e del waterfront di Porto do Son in Galizia (Spagna), di Creus & Carrasco con RVR Arquitectos. Entrambe le realizzazioni sono state scelte per la loro capacità di riqualificare gli spazi pubblici cittadini attraverso l’uso dei materiali e il recupero di elementi storici, con l’obiettivo di renderli accessibili e fruibili.
Nei suoi 24 anni di storia e 12 edizioni, il Premio ha ricevuto quasi 3.000 proposte. Vincitori e finalisti sono raccolti in un ampio corpus documentale nell’archivio digitale, 382 spazi pubblici disseminati in 200 città europee, consultabile online, che consente una visione ad ampio raggio delle strategie continentali recenti.
Il Parco sul Colle della Rivolta di Varsavia
Secondo le parole della giuria, il progetto «offre uno spazio pubblico che si collega in modo innovativo alla memoria del luogo, rivitalizzando un’area urbana, onorandone la storia e creando una connessione unica tra memoria, svago ed ecosistema locale». Particolarmente apprezzata l’ingegnosa soluzione che trasforma le macerie che formano la collina, provenienti dai resti della seconda guerra mondiale, nel calcestruzzo che dà forma alle nuove strutture del parco: «Il progetto riconosce che lo spazio e l’esperienza dei cittadini diventano parte di una memoria collettiva, avvicinandosi alla storia non attraverso il monumentalismo, ma attraverso una lente materiale, ecologica e pedagogica. Il parco diventa un memoriale di per sé. Il progetto si distingue per il riconoscimento della complessità dello spazio pubblico, che comprende molteplici strati di significato e interazione. Riconfigurando l’estetica tradizionale di un parco urbano, lo immagina come un’entità ecologica profonda, che accoglie specie invasive e abbraccia un elemento di “incompiutezza” immaginativa che promuove la partecipazione degli utenti e rivela una nuova estetica per i parchi urbani».
Riqualificazione della spiaggia e del waterfront di Porto do Son
Premiato della categoria “Fronti marittimi”, per «aver risolto la precedente difficile convivenza tra le attività portuali e quelle urbane dell’area, ricostruendo la relazione tra la città e il mare». Viene apprezzata la scelta radicale del progetto di preservare l’antica muraglia che protegge la città, insieme al fatto che «l’opera dimostra una profonda comprensione dei problemi affrontati, un approccio gestito con onestà, cura e approfondita esperienza architettonica, per dar vita a un progetto che risponde alle esigenze urbane e rispetta i sistemi naturali».
I finalisti
Queste le altre opere finaliste della categoria “Generale”: il Paseo de la Boca de la Mina a Reus (Spagna) di Batlleiroig; sette interventi a Castel San Pietro (Svizzera) di StudioSer; il Palazzo delle esposizioni di Charleroi (Belgio) di AgwA e architecten jan de vylder inge vinck; il Bosco urbano a Tbilisi (Georgia) di Ruderal. Quattro gli altri finalisti anche per la categoria “Fronti marittimi”: oltre al citato intervento riminese, la riqualificazione delle terme Dún Laoghaire a Dublino (Irlanda) di DLR Architects’ Department, A2 Architects; il lungomare di Palamós (Spagna) di Estudi Martí Franch Arquitectura del Paisatge e Ardevol Consultors Associats; il Boulevard della spiaggia di Delfzijl” (Paesi Bassi) di LAOS landscape urbanism. Questi, insieme ad altri 20 progetti selezionati, entreranno a far parte dell’archivio digitale del Premio, del catalogo e della mostra itinerante.
Immagine copertina: progetto vincitore “Riqualificazione della spiaggia e del margine del porto di Porto do Son”, Galizia (Coruña) – Spagna 2024 (© Luis Diaz)

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polonia , premi , spagna , spazio pubblico , waterfront
Last modified: 11 Novembre 2024