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Federica RussoWritten by: Città e Territorio

Ritratti di città. Non di solo barocco vive Lecce

Ritratti di città.  Non di solo barocco vive Lecce

Dal concorso Lecce Social Housing a una serie d’iniziative del Comune che allargano l’attenzione dal centro storico al territorio, dalle periferie ai borghi fino alle marine

 

Forse voi saprete che la Firenze del Barocco – come la chiamò il Gregorovius – è una città gentile, d’affabile parlata, patria di un barocchetto che la fa simile a una città spagnola. E forse non sapete altro”. Così Cesare Brandi apre il suo capitolo su Lecce in Pellegrino di Puglia, e non ci stupisce che una città cosi peculiare rimanga impressa a tutti per uno dei suoi tratti storicamente più distintivi, soprattutto dopo che fin dagli anni ’90 la forte intenzionalità della pubblica amministrazione ha portato, con un lungo lavoro di riqualificazione urbana, restauro dei beni immobili, illuminazione e pedonalizzazione, il centro storico al suo massimo splendore. Per cui quando negli ultimi anni la Puglia ha iniziato a vivere il suo momento d’oro, premiata nelle classifiche internazionali da colossi come Lonely Planet, National Geographic e “New York Times”, Lecce era già lì pronta con le sue facciate seicentesche, la sua pietra gialla ripulita e le sue strade luminose ad accogliere i turisti. Ma non di soli turisti vive una città e non di solo centro storico,  e “Lecce Social Housing” ci ha fatto capire che qualcosa sta cambiando.

 

Dal concorso Lecce Social Housing…

Il concorso internazionale bandito a inizio 2020 e concluso lo scorso dicembre, s’inserisce nell’ambito di rigenerazione urbana del quartiere Leuca e si pone come obiettivo la conversione dell’ex Ospedale sanatoriale antitubercolare Galateo, un edificio degli anni ’30 tra razionalismo e liberty abbandonato da decenni, in edilizia residenziale sociale e servizi innovativi per il quartiere e la città. Quattro piani fuori terra per un totale di 12.000 mq immerso in un parco pubblico di quasi tre ettari, oggetto di un recupero appena completato e che sta per essere inaugurato.

Un grande progetto per Lecce e un concorso che è stato un insieme di eccezioni. Partendo dal grande team interistituzionale: la Regione, il Comune, la Società Puglia Valore Immobiliare e l’Arca Sud Salento che nel 2018 hanno condiviso un Protocollo d’intesa insieme alla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio delle Provincia di Lecce, Brindisi e Taranto e con la collaborazione del locale Ordine degli Architetti hanno promosso il concorso come prima tappa per il recupero dell’edificio. Consideriamo che la possibilità di attivare un processo di questo tipo su un immobile pubblico ricompreso nel patrimonio immobiliare di Puglia Valore Immobiliare, società di cartolarizzazione interamente partecipata dalla Regione, è alquanto unica nel suo genere. Inoltre, il bando è stato studiato con un’impronta innovativa, che guarda molto a grandi esempi di housing nordeuropei e ricerca la sperimentazione nell’inclusione sociale, nell’aumento della residenzialità giovanile, in una proposta abitativa articolata e intergenerazionale, in grado di accogliere nuclei sociali tra loro diversi, nella promozione di nuove forme dell’abitare misto e solidale e nell’offerta di spazi comuni, attrezzature collettive e ampi spazi verdi.

Lo scorso settembre la giuria ha selezionato i cinque gruppi finalisti, che hanno incluso molti giovani professionisti, alcuni anche legati al territorio, tra cui i vincitori Archistart Studio e Alcotec. Lo studio romano-leccese ha risposto in maniera chiara e articolata alle richieste puntando sul rispetto dell’edificio storico, sull’integrazione urbana, sulla flessibilità del mix funzionale e sull’edificio come incubatore d‘innovazione sociale, dimostrando freschezza nelle proposte ma anche maturità progettuale. Ora si sta lavorando all’implementazione del progetto vincitore, guardando alle misure di sostegno e investimento delle politiche abitative, come il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare bandito a novembre 2020.

… ai progetti urbani e territoriali

Per quanto eccezionale, il concorso Lecce Social Housing è la punta di un iceberg d’iniziative che il Comune porta avanti da alcuni anni puntando sull’allargamento dell’attenzione dal centro storico alla territorialità comunale, dalle periferie, ai borghi fino alle marine, come ci ha spiegato l’assessora all’Urbanistica Rita Miglietta.

Partiamo dalla città e dalle mura urbiche, volute da Carlo V, che a seguito di un accurato lavoro di restauro e grazie alla realizzazione di nuovi percorsi e alla messa in sicurezza delle strutture esistenti, offrono sul lato Nord un nuovo itinerario turistico-culturale, che comprende per ora oltre alle mura e al bastione, il Palazzo Giaconia col suo giardino settecentesco, l’Obelisco, Porta Napoli e l’ex Convento degli Agostiniani; quest’ultimo recentemente restaurato grazie al “Piano Città” e parte del progetto di Community Library finanziato dalla Regione.

Sono in via di ultimazione gli interventi legati al Piano delle periferie, con Città RuraLE che ha promosso l’implementazione d’infrastrutture e spazi pubblici sulle strade che portano ai borghi di Lecce: Borgo Pace, Piave, San Nicola, San Ligorio e Villa Convento.

Mentre, per l’accessibilità sostenibile, sempre fuori dal centro cittadino è in corso di realizzazione una nuova rete di piste ciclabili che incrementerà gli attuali percorsi e in particolare collegherà la città a Rudiae, antica città messapica e poi romana alle porte di Lecce e oggi parco archeologico.

Infine, arriviamo a Lecce è il suo Mare  un programma di rigenerazione del litorale volto a far emergere il capitale storico ambientale delle marine e a rendere fruibile l’intera fascia costiera da Torre Rinalda a San Cataldo. Percorsi paesaggistici ciclopedonali che incontrano torri costiere, masserie, fari, darsene, la foce del fiume sotterraneo Idume, il Parco naturale regionale Bosco e paludi di Rauccio, il bacino idrico di Acquatina e i canali della bonifica di Frigole; questi ultimi due progetti già finanziati dalla Regione e in corso di realizzazione a firma dello studio FèRiMA e Silva.

(continua)

Autore

  • Federica Russo

    Laureata all’Università “La Sapienza” di Roma, è co-fondatrice dello studio di architettura Valari. Ha lavorato in studi internazionali come Haworth Tompkins e Allies & Morrison a Londra, VYA nei Paesi Bassi e Massimiliano Fuksas a Roma. Dal 2006 ha collaborato come giornalista freelance per diverse testate d’architettura tra cui Artribune, Compasses, Presstletter, Livingroome, a edizioni speciali de L’Arca e A10 ed è co-autrice del libro “Backstage Architecture” (2011)

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Last modified: 17 Marzo 2021