Il prossimo 2 marzo la seconda giornata mondiale del Design Italiano che interesserà 100 città nel mondo, seguendo il tema della sostenibilità: i commenti dalla presentazione alla Farnesina
ROMA. La diplomazia italiana scende in campo per sostenere la seconda giornata mondiale del Design Italiano che il 2 marzo prossimo interesserà 100 città nel mondo. In realtà si tratta di un progetto di sistema che coinvolge, oltre al Ministero degli Esteri, il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, ICE, Triennale di Milano, Fondazione Altagamma, Fondazione ADI Compasso d’oro, Federlegno Arredo, Salone del Mobile. Milano, che, tutti presenti in una bella mattinata di sole alla Farnesina, per voce dei loro massimi rappresentanti hanno lanciato l’Italian Design Day nel mondo.
Triennale di Milano porta i contenuti: sullo slancio del concept della XXII Triennale del 2019, Broken Nature_Design Takes on Human Survival, il tema sarà quello della sostenibilità. I cento ambasciatori nominati saranno, quindi, testimoni e promotori del design visto come «strumento di diplomazia economica moderna» secondo le parole di Vincenzo De Luca, direttore generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina. Così per Antimo Cesaro, sottosegretario MIBACT, il καλὸς κἀγαθός (kalòs kagathòs) è la cifra di una visione olistica della natura del Bel Paese che nel modo rappresenta l’eccellenza nell’immaginario collettivo. Il presidente ICE Michele Scannavini sottolinea che il Design ha la capacità di aprire i mercati (nell’ultimo anno +24% d’incremento dell’export in Cina con il settore mobile a un +34% dopo il Salone a Shanghai) e che la sostenibilità è un’occasione per un vantaggio competitivo del modello industriale italiano. Il direttore di Triennale Andrea Cancellato sottolinea il percorso della XXII già citata rimarcando la necessità di “riparare” il mondo con un cambiamento di modalità operativa nella quale il design sia strumento di connessione fra la qualità del progetto e la qualità del fare. Sui numeri torna Emanuele Orsini, presidente Federlegno, le imprese che rappresenta fatturano un export di 14,1 miliardi. Il ponte con l’Expo 2020 a Dubai è gettato da Paolo Glisenti, designato commissario italiano, che afferma la creatività come competenza e come integrazione di competenze multidisciplinari condivisibili. Chiudiamo con Umberto Cabini, presidente di Fondazione ADI Compasso d’oro che cita, in termini di design sostenibile, un Vittorio Gregotti di annata «Nulla si crea, nulla si distrugge: tuttavia tutto si può accumulare in attesa di essere trasformato»*.
L’operazione è brillante, le intenzioni sono le migliori, le dichiarazioni pure, i soggetti e le istituzioni coinvolti sono i protagonisti di questo mondo che ruota attorno al design e che grandi risultati sta portando al nostro paese nel mondo. I commenti in sala sono semmai sulla necessità di rendere sistemica questa iniziativa che, ora portata avanti sull’onda dell’entusiasmo, deve diventare strutturata e organizzata in modo che, nei giusti tempi, possa costituire un strumento efficace e incisivo nella politica culturale ed economica del nostro Paese.
*«Nulla si crea, nulla si distrugge: tuttavia tutto si accumula in attesa di essere trasformato. Non ci sono solo più i cimiteri degli uomini, dei cani e degli elefanti: tutta la nostra periferia urbana è un cimitero di oggetti. Ciò che è partorito dalle strutture produttive decentrate confluisce nei centri di consumo, passa attraverso gli stadi della utilizzazione di prima, seconda e terza mano, e si ferma, scheletrame, a metà strada, attendendo che torni conveniente il suo ricupero» (V. Gregotti, E. Battisti, Periferia di rifiuti, «Edilizia moderna», 1965, 85, p. 28).
—
Italian Design Day – IDD
Un’azione di squadra attivata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, la Triennale di Milano, ICE Agenzia, il Salone del Mobile di Milano, l’Associazione per il Disegno industriale, la Fondazione Compasso d’Oro e la Fondazione Altagamma. Sono coinvolti tutti gli attori pubblici e privati che rappresentano il design italiano di qualità, tra cui il mondo delle imprese, attraverso Confindustria, e il settore della formazione pubblica e privata per un totale di oltre cinquanta portatori di interessi, tra associazioni, federazioni, università e scuole di design.
Lo stesso giorno in 100 città nel mondo, 100 “Ambasciatori” della cultura italiana – testimonial scelti tra designer, architetti, imprenditori, critici, comunicatori, docenti – raccontano il rapporto tra design e sostenibilità. In una tavola rotonda con personaggi della formazione, dell’informazione e del commercio si affrontano le tematiche relative alla sostenibilità che si legano al mondo del progetto, alle consuetudini, ai processi produttivi.
I testimonial [tra cui anche l’autore del presente articolo; n.d.r.] porteranno inoltre in Italia le segnalazioni di esperienze di eccellenza del Paese visitato (artigianato, innovazioni tecnologiche, modi di costruzione, materiali), con l’obiettivo di verificare eventuali contaminazioni progettuali.
Fonti: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Direzione Generale per la promozione del Sistema Paese
About Author
Tag
Italian Design Day
Last modified: 14 Febbraio 2018
[…] il verbo del Design Italiano nell’orbe terracqueo. Come già ricordato da queste colonne La Giornata del Design Italiano nel Mondo, progetto di promozione a livello internazionale delle eccellenze del design italiano organizzato […]