Visit Sponsor

Written by: Professione e Formazione

A Greenwich Londra realizza il suo sogno eco-friendly

Londra. Saranno Jestico+Whiles, Studio 54 e Peter Barber Architects a proseguire il mastodontico piano urbanistico del Greenwich Millennium Village, nel sud est della capitale, iniziato nel 1999 da Ralph Erskine. Il raggruppamento ha avuto la meglio sugli altri due finalisti: il gruppo formato da Feilden Clegg Bradley, Alison Brooks e S333 e quello formato da Aecom, Proctor & Matthews, Maccreanor Lavington e Karakusevic Carson. Il progetto prevede la costruzione di 1.850 nuove case. Countryside Properties, una delle più grandi imprese edili in Gran Bretagna, insieme a Greenwich Millennium Village Ltd e the Homes and Communities Agency ha lanciato il concorso nel marzo 2010 e annunciato i vincitori a dicembre.
Il Millennium Village si trova nella penisola di Greenwich, dove dal 2000 sorge anche il Millennium Dome, progettato dallo studio di Richard Rogers come elemento attrattore per l’area.
Pensato per una previsione di almeno 12 milioni di turisti l’anno, attualmente, con oltre 150 concerti in agenda, ne richiama 7 e sta subendo una leggera crisi, dovuta anche al vicino Excel Centre, centro conferenze utilizzato per le maggiori esposizioni.
Un tempo sito d’inquinanti industrie, parcheggi e strade deserte, grazie al masterplan di Erskine è stato uno dei primi esempi europei di rigenerazione urbana secondo i principi della sostenibilità e facendo ricorso alle energie rinnovabili.
Il piano integra case, strade, trasporti e servizi commerciali alla scala umana, evitando opere eclatanti e puntando su tecnologie d’avanguardia ispirate all’ecologia. Tra gli obiettivi: la riduzione dei consumi energetici e idrici, della produzione dei rifiuti, dell’utilizzo dell’automobile e dei costi complessivi. Che i primi esiti siano positivi lo si può riscontrare semplicemente passeggiando nell’area: la maglia delle strade (poco trafficate grazie agli efficienti trasporti pubblici): il piano riprende il concetto delle garden cities, dove piazze e strade definiscono rigide gerarchie tra spazi pubblici, semi privati e privati, mentre i parcheggi sono sotterranei. Se generosi balconi e terrazzi si affacciano sul Tamigi, all’interno un parco si snoda su tutta l’area grazie a una rete di corridoi verdi.
Nonostante il non felice periodo, le compravendite di abitazioni si mantengono su buoni livelli, grazie alla convenienza rispetto alle inavvicinabili quotazioni raggiunte dagli immobili ubicati in centro: qui si possono trovare appartamenti con due camere da letto intorno alle 350.000 sterline.
Il progetto di Jestico+Whiles, Studio 54 e Peter Barber Architects è solo una parte del masterplan di Erskine. Sono ancora numerose le aree da ricostruire e in attesa di una destinazione futura.
Infatti, nonostante la presenza del Millennium Dome, Greenwich soffre ancora del suo passato. I trasporti pubblici rimangono carenti e molto resta da fare per migliorare l’area. Si preferisce investire in altre zone di Londra, dove è più sicuro il ritorno economico: si vedano il colossale intervento firmato Rpbw concluso l’anno scorso a St. Giles o i continui cantieri nell’area di Kings Cross.
Greenwich, pur essendo stata tempo fa tra le zone nevralgiche di Londra, ora è vista come un’appendice della città.

Autore

About Author

(Visited 150 times, 1 visits today)
Share
Last modified: 10 Luglio 2015