La Commissione strutture dellOrdine degli ingegneri di Milano, presieduta da Bruno Finzi, ha prodotto unaccurata indagine sulle Norme tecniche delle costruzioni (Ntc, dm 14 gennaio 2008 e Circolare n. 617 del 2 febbraio 2009), con dettagliate proposte di modifica. Ecco una sintesi con commenti su alcuni aspetti.
Una prima osservazione riguarda il coinvolgimento nella redazione delle Norme di docenti universitari e non ingegneri esperti nella professione, che devono applicarle sul campo «senza qui pro quo e senza facili scorciatoie legate alluso delle procedure automatiche». A conclusione dellanalisi, lOrdine non ritiene che lattuale testo delle Ntc e la relativa Circolare siano adeguati alla progettazione e alla verifica delle strutture soprattutto per:
Scarsa chiarezza delle norme. Se professionisti di ventennale esperienza non sono in grado di comprendere cosa si debba fare, vuol dire che la norma è scritta male. Inoltre la Circolare, che dovrebbe limitarsi a dare chiarimenti sulle Norme, aggiunge impropriamente prescrizioni che non sono contenute nel testo della norma.
Scarsa semplicità. La maggior parte delle costruzioni è relativamente semplice. Pertanto progettazioni semplificate o semplici sarebbero altamente auspicabili, e così metodi di chiara e rapida applicazione. Sembra quindi necessario che una buona norma preveda metodi di diversa complessità, da utilizzare a seconda delle esigenze.
Difficile controllabilità. Le regole di normativa devono essere controllabili anche senza luso di complessi programmi di calcolo. Diversamente i progettisti si trovano nellimpossibilità pratica di fare i controlli. Ciò implica che la norma accolga, oltre ai metodi complessi maggiormente precisi, anche metodi alternativi a favore della sicurezza che abbiano i requisiti di semplicità necessari. Le formule di verifica devono essere semplici e verificabili, possibilmente a mano o comunque con strumenti semplici.
Con lettera dell11 marzo 2011 lOrdine ha quindi chiesto un intervento urgente per la loro correzione da parte del ministero, che dovrebbe avvalersi del supporto degli Ordini e dei professionisti con esperienza sul campo. Parallelamente, il presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Francesco Karrer, dichiara su «Edilizia e Territorio» n.11/2011 che sono in corso gli studi per il recepimento in Italia degli Eurocodici e laggiornamento delle Ntc, con particolare attenzione ai nuovi prodotti. «Le norme tecniche hanno rappresentato un cambiamento culturale, con il passaggio definitivo del calcolo strutturale dalle tensioni ammissibili agli stati limite». Anche il Consiglio superiore è impegnato a migliorare le Ntc, subito dopo la loro piena entrata in vigore, infatti, presso il Consiglio è stata istituita una commissione di monitoraggio che dovrà raccogliere le osservazioni. Una commissione di revisione e aggiornamento produrrà un pacchetto di modifiche nel tempo di un anno, con lobiettivo di correggere alcuni problemi applicativi.
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