RHO (MILANO). Con lultimazione della copertura della corte centrale, è prossimo al traguardo il cantiere dell«Altra sede Regione Lombardia» progettata dal raggruppamento temporaneo di Pei Cobb Freed & Partners, Caputo Partnership e Sistema Duemila, vincitori nel 2004 del concorso internazionale bandito dalla Regione (cfr. «Il Giornale dellArchitettura», n. 19).
Il complesso è composto da sei edifici con andamento sinusoidale tangenti in quattro punti dinterscambio funzionale, uno dei quali è alla base del grattacielo di 42 piani e 161,3 m. Al centro si trova la grande «piazza delle provincie lombarde», completamente coperta da una volta trasparente che, da poco ultimata, è costata circa 4,5 milioni e con i suoi 4.000 mq è tra le più grandi dEuropa. La struttura è costituita da sei diversi cores (blocchi edilizi) in calcestruzzo armato, realizzati in opera con tecniche costruttive tradizionali fino alla quota di 12 m, e con sistemi prefabbricati nelle altre parti, in modo da velocizzare il cantiere. I pilastri Pcm (Pilastri cerchiati misti) sono costituiti da tubi di acciaio multipiano con funzione di cassero oltre che di armatura. In questo modo è stato possibile realizzare i solai prefabbricati e completarli in opera in tempi ristretti.
La grande copertura della piazza principale, a forma di occhio con assi di 150 m e 50 m è composta da un rivestimento in membrana pneumatica di Etfe (Etilene tetrafluoro etilene) sorretta da una struttura metallica. Questa è composta da un telaio spaziale grid shell (struttura reticolare a guscio) a curvatura variabile, con maglie triangolari, composto da tubi in acciaio ad alta resistenza e irrigidito da una rete di funi pretensionate. La struttura appare sospesa al decimo piano di quattro edifici indipendenti, assorbendo i loro diversi movimenti e trasferendo loro solo i pesi propri gravitazionali e i carichi accidentali: le spinte del guscio sono infatti annullate dalla rete di cavi. Grazie a queste soluzioni, il montaggio delle 500 tonnellate di acciaio con campate di 50 m è stato eseguito in soli due mesi.
Linvolucro a membrana, realizzato con il sistema Vector-Foiltec, è costituito da un insieme di cuscini pneumatici gonfiati e mantenuti in pressione con aria in modo da ottenere un elemento rigido autoportante resistente a neve e al vento, ma al contempo isolante, grazie alla presenza dellaria che mantiene i cuscini in pressione; un sistema leggero dal momento che è composto prevalentemente da aria imprigionata e da due o più film di spessore di pochi decimi di millimetri e trasparente. LEtfe presenta una superficie molto liscia con proprietà antiadesive che migliorano lo scorrimento dellacqua piovana riducendo i depositi, e di conseguenza i costi di manutenzione ordinaria.
Articoli recenti
- Milano, la Triennale delle ingiustizie 14 Maggio 2025
- Stato sociale e collettività: libri in inglese, ma parlano scandinavo 14 Maggio 2025
- Premio svizzero per l’architettura umana di Al Borde 14 Maggio 2025
- Città del Messico, le forme dell’acqua (che manca) 12 Maggio 2025
- Partecipazioni nazionali, top e flop 10 Maggio 2025
- Chi troppo riempie, poco o nulla allestisce 9 Maggio 2025
- La coerenza del pensiero si perde nell’allestimento 9 Maggio 2025
- Un Living Lab non molto urbano 9 Maggio 2025
- Padiglione Italia, in fuga dalla curatela 9 Maggio 2025
- Padiglione Santa Sede, ex-chiese come cantieri di socialità 9 Maggio 2025
- 2025, la Biennale di Architettura di Pisa si fa città e lancia una Call 9 Maggio 2025
- Venezia, la Biennale dell’accumulazione 7 Maggio 2025
- Vienna, quella fantastica città che sta sopra i tetti 6 Maggio 2025
- Cent’anni di creatività. All’ADI il design italiano 6 Maggio 2025
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Michele Roda. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Ilaria La Corte, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Maria Paola Repellino, Veronica Rodenigo, Cecilia Rosa, Ubaldo Spina. Editore Delegato per The Architectural Post: Luca Gibello.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. a The Architectural Post, editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A., oggi Società Editrice Allemandi a r.l.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2025 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata