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Written by: Design

SOS design: 30°HOUSE

Modulo abitativo temporaneo

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Designer/Architetti: Guya Bertelli e Claudio Chesi con il gruppo di Ricerca POLIMI formato da: Paola Bracchi, Pasquale Mei, Fausta Occhipinti, Nicola Petaccia, Paolo Pirovano, Andrea Previtali, Michele Roda, Doaa Salaheldin, Valentina Sumini. Con: Giuliana Bonifati, Martina Sogni, Anna Solimando.

Descrizione: 30°HOUSE è un modulo abitativo pensato per le situazioni di emergenza il cui nome richiama la geometria e l’inclinazione della struttura. L’involucro è progettato per coniugare la semplicità realizzativa con la qualità spaziale, le possibili aggregazioni con le prestazioni energetiche. Il progetto (dal concept alla definizione esecutiva degli elementi fino alle verifiche strutturali) è stato sviluppato nell’ambito della ricerca Compass House (Politecnico di Milano, sotto la direzione dei professori Guya Bertelli e Claudio Chesi). L’obiettivo del lavoro è il progetto di uno spazio abitativo che possa fornire una risposta adeguata e di qualità architettonica e tecnologica alle situazioni di emergenza, affrontando anche il tema da un punto di vista dello sviluppo sostenibile di territori e città.

30° HOUSE – prima di diventare un’architettura – è un principio abitativo: un suolo che si increspa, una linea (tridimensionale, sotto forma di travi) che si articola piegandosi su sé stessa, a ritrovare quel vuoto interno (spazio raccolto della dimensione domestica che l’emergenza ha cancellato improvvisamente e repentinamente) indispensabile per superare il trauma della distruzione. Un luogo per sé ma anche per l’altro (l’amico, il vicino, il parente) perché senza rinnovati rapporti sociali non ci possono essere né ricostruzione né normalità. Un processo/progetto quindi che propone nuove forme e nuove energie nell’ottica di incentivare circoli virtuosi di transizione tra le fasi dell’emergenza e quelle della (temporanea) stabilità.

Il modulo, nella sua configurazione base, ha una superficie di circa 30mq e può essere accoppiato per costruire tagli abitativi diversi. Si compone di una serie di portali pre-assemblati in legno lamellare ripiegabili mediante cerniere allo scopo di agevolarne trasportabilità e velocità di impiego. Pareti laterali e coperture sono realizzate con pannelli sandwich ad alte prestazioni energetiche rivestiti in lamiera; i serramenti invece sono in alluminio. Attenzione specifica è stata dedicata agli aspetti impiantistici ed energetici con la previsione di serbatoi per la raccolta di acque piovane, di ampie superfici per pannelli solari e di una dorsale tecnologica unica capace di cablare tutto il sistema.

Anno di sviluppo2017

Stato del progetto: progettazione esecutiva + pubblicazione dei risultati. È in corso la ricerca di finanziamenti per la realizzazione di un prototipo.

Link per pubblicazione

(Nel luglio 2017 (a firma di Guya Bertelli e Claudio Chesi, con la cura di Nicola Petaccia e Michele Roda) è stato pubblicato un volume che ripercorre le fasi della ricerca, ne illustra i risultati e definisce uno sfondo teorico al tema delle abitazioni temporanee per l’emergenza: “30°HOUSE. Abitare tra emergenza e trasformazione: studio per un modulo abitativo temporaneo”, Maggioli Editore)

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Last modified: 21 Novembre 2018