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Alessandro ColomboWritten by: Design

L’autunno caldo del design italiano a Shanghai

Il Salone del Mobile.Milano a Shanghai chiude i battenti raccogliendo successo di pubblico e critica mentre la capitale del design in Cina si prepara già per il nuovo anno

 

SHANGHAI (Cina). Solo al secondo anno di vita, ma già appuntamento consolidato, il Salone del Mobile.Milano a Shanghai ha chiuso i battenti raccogliendo successo di pubblico e critica per un appuntamento che coinvolge imprenditoria, cultura e diplomazia in quello che è sempre di più il mercato di riferimento per il Design in Cina. Come da aspettative si sono raggiunte le 109 aziende leader in mostra nell’affascinante cornice del SEC (Shanghai Exhibition Center) nel distretto di Jing’An Temple nel cuore della più straordinaria megalopoli d’Oriente. Grande soddisfazione per la presenza di operatori selezionati provenienti dalle regioni di prima fascia della Cina – Shanghai, Beijing e Guangdong – e da quelle in forte crescita – Sichuan, Fujian, Shandong, Henan e Hubei – e conferma della capacità del prodotto italiano di attrarre quello che è sempre il mercato più grande e più in crescita del mondo che vede l’Italia primo fornitore con una quota del 18% sul totale delle importazioni cinesi dell’arredamento. Ventimila selezionati visitatori sono la testa di ponte di una penetrazione sul mercato cinese che si rivolge, giocoforza, ad una nicchia di qualità alta che in questo paese comporta numeri comunque impressionanti. Secondo il presidente del Salone Claudio Luti «Il successo di questa edizione testimonia quanto l’eccellenza e la creatività delle nostre aziende facciano registrare sempre maggiori consensi da parte del consumatore cinese, sempre più in cerca di qualità e autenticità», mentre per il presidente di Federlegno Arredo Eventi Emanuele Orsini si tratta di «un risultato straordinario – rafforzato dalla sinergia sempre più forte tra Federlegno Arredo Eventi, Agenzia ICE ed espositori – che ci spinge a investire con sempre maggiore convinzione in questo straordinario Paese». Forte il sostegno del Governo italiano, anche quest’anno presente con il sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto.

A crederci sono anche i giovani che in 50 hanno partecipato a quella che è anche la seconda edizione del SaloneSatellite Shanghai e che si sono battuti per avere un invito alla prossima edizione del SaloneSatellite che si terrà nell’ambito del Salone del Mobile.Milano dal 17 al 22 aprile 2018. Momenti corali e di grande partecipazione le tre Master Classes affidate a nomi dell’architettura e del design italiano – Mario Bellini, Piero Lissoni, Giancarlo Tintori – e ad altrettanti talentuosi designer cinesi – Di Zhang, Kuang Ming (Ray) Chou e Jamy Yang. Gremiti anche i dibattiti organizzati dai media partner e la mostra Italian Interiors from 1925 to the Present Day a conferma che l’aspetto culturale e formativo non è dissociato da quello commerciale. A battesimo anche la IADC – Italian Architects & Designers Community che, con la presenza al Salone, promette di diventare punto di riferimento e di unione fra Italia e Cina in una sinergia nella quale anche le Università sono impegnate: Politecnico di Milano, Tongji University, XJLTU (XI’an Jiaotong-Liverpool University).

E non c’è Salone senza Fuorisalone. Prove tecniche in diversi eventi fra i quali vanno annoverati l’Italy Day a CIMEN Shanghai, organizzato da IADC e Milan DesignWeek Out, promossa dall’Italy-China Fashion and Creative Council in Nanjing West Road. La strada è aperta e la città di Shanghai oramai nei fatti dimostra di volere essere capitale del design in Cina: l’appuntamento è al novembre 2018.

Autore

  • Alessandro Colombo

    Nato a Milano (1963), dove si laurea in architettura al Politecnico nel 1987. Nel 1989 inizia il sodalizio con Pierluigi Cerri presso la Gregotti Associati International. Nel 1991 vince il Major of Osaka City Prize con il progetto: “Terra: istruzioni per l’uso”. Con Bruno Morassutti partecipa a concorsi internazionali di architettura ove ottiene riconoscimenti. Nel 1998 è socio fondatore dello Studio Cerri & Associati, di Terra e di Studio Cerri Associati Engineering. Nel 2004 vince il concorso internazionale per il restauro e la trasformazione della Villa Reale di Monza e il Compasso d’oro per il sistema di tavoli da ufficio Naòs System, Unifor. È docente a contratto presso il Politecnico di Milano e presso il Master in Exhibition Design IDEA, di cui è membro del board. Su incarico del Politecnico di Milano cura il progetto per il Coffee Cluster presso l’Expo 2015

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Last modified: 6 Dicembre 2017