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Written by: Professione e Formazione

Imre Makovecz (1935-2011)

Imre Makovecz (1935-2011)

È mancato il 27 settembre uno dei pochi architetti ungheresi ad aver acquisito uno status internazionale. Nato a Budapest, dove nel 1959 si laurea al Politecnico, dopo avere lavorato per alcuni uffici statali (tra cui Bvtv, Szövterv e Váti, fino al 1977) e da Pilis Forestry (fino al 1984), apre nella capitale ungherese il suo studio, Makona. Makovecz è la personalità più significativa dell’architettura postmoderna organica in Ungheria, influenzata dalla tradizione vernacolare ungherese e dalle forme organiche di Frank Lloyd Wright, Bruce Goff, Herb Greene, Ödön Lechner e Károly Kós. Tra i progetti realizzati nella capitale ungherese, il ristorante Sió a Szekszárd (primo lavoro nel 1965), il dimanico interno dell’edificio delle pompe funebri nel cimitero di Farkasréti (realizzato con Gábor Mezei tra il 1974 e il 1977) e ville (come villa Gubcsi, al numero 25 di via Törökvész lejtö, nel 1985), mentre al di fuori progetta centri civici e chiese, come il centro civico a Sárospatak (1974-77) e quello di Bak (1985-88, foto 1), e la chiesa cattolica di Paks (1987-91, foto 2). Makovecz è anche autore del padiglione ungherese all’Expo di Siviglia, nel 1992.
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Last modified: 22 Luglio 2015