Il piccolo Stato è al centro d’importanti processi, orientati da una visione circolare: la Dichiarazione di San Marino e il nuovo PRG
La Repubblica di San Marino è uno Stato proiettato ad una visione circolare di sostenibilità e saldamente ancorato al medioevo, la cui identità è descritta nel ricordo che se ne porterà Norman Foster e “riguarderà soprattutto gli spazi urbani, i materiali, la pietra, gli spazi aperti (…) la mia sorpresa nel giungere in questo teatro storico meraviglioso”, partendo dal Parlamento. Infatti sono le infrastrutture, la connettività e gli spazi pubblici, correlati alla natura, che disegnano la genetica del suo organismo urbano, Patrimonio UNESCO dal 2008 e posto sulle propaggini dell’Appennino tra Marche e Romagna, in cui l’insediamento a fuso d’acropoli sulla cima del Monte Titano si è forgiato rimanendo integro nel tempo.
Attiva negli obiettivi Agenda 2030, la città ha ospitato l’83° Commitee on Urban Development, Housing and Land Management, evento ONU e UNECE (Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite) durante il quale sono stati declamati i Principles for Sustainable and Inclusive Urban Design and Architecture su cui si baserà la rigenerazione urbana e ambientale obiettivo del nuovo PRG di Stato.
La Dichiarazione di San Marino
La Dichiarazione, che punta alla transizione energetica, ecologica e alla qualità del costruire, è stata scritta per l’ONU da Foster nel luglio 2022 ed è rivolta agli operatori edili del mondo: “sindaci delle città, architetti, ingegneri, pianificatori urbani, progettisti, geometri e gestori di edifici”. Nel piccolo Stato, in cui l’architetto londinese realizzò nel 2001 il World Trade Center, il documento vuole essere manifesto di concreta applicazione. Undici intenti etici, sociali e tecnici fondati sulle idee di “clean energy, climate nautral, recycle and nature” che, pronunciati il 3 ottobre, ora sono guida, nell’intervento su città, reti ed edifici, in 56 paesi, secondo i seguenti punti: “centralità e responsabilità delle persone, identità, valori e patrimonio culturali, efficienza e circolarità, sicurezza e salute, rispetto della natura e processi naturali, rispetto del clima, smart, resilienza, durata, funzionalità e lungimiranza, economicità e accessibilità, interdisciplinare e reti, coinvolgimento”.
Principi elaborati da Foster dopo una carriera di sessant’anni passata attraverso esperienze concrete di analisi e progettazioni stratificate di città e servizi, luoghi ripopolati in cui è stato introdotto il diritto di proprietà, attraverso cui si è potuto rilevare come in ordine di priorità si debba agire partendo dalla sostenibilità e passando all’inclusività, alla pianificazione, al disegno urbano e, infine, all’architettura. La Dichiarazione offre l’opportunità di restituire centralità alla professione dell’architetto se questi opera secondo i principi della democratizzazione della pianificazione, della riforestazione e delle nuove costruzioni a saldo attivo di energia.
Il nuovo Piano regolatore generale
La Dichiarazione di San Marino trova riferimenti vivi nel nuovo PRG
, redatto da Stefano Boeri, che sono strategici per l’economia, la produttività e la qualità del vivere. Uno strumento urbanistico atteso dai cittadini e dal mondo dell’imprenditoria, dopo il PRG con la consulenza di Leonardo Benevolo nel 1992 e il Testo unico delle leggi urbanistiche ed edilizie del 1995, ora superati. La pandemia, come ha affermato il Segretario di Stato Stefano Canti, “ha fatto riflettere sull’importanza di approcci sensibili, di sicurezza ed inclusività”.
Questo rivelano i dodici progetti strategici già tracciati da Boeri, che pongono come priorità la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico e sismico di frane per calanchi: attraverso un approfondito studio geologico, sono infatti state individuate le aree fragili e quelle in cui spostare le abitazioni. L’obiettivo di contenere al minimo il consumo di suolo favorirà la rigenerazione del patrimonio costruito e l’intervento in aree urbanizzate, senza compromettere i diritti edificatori. Si potenziano gli ecosistemi ambientali esistenti con la forestazione, attraverso corridoi verdi ad incrementare la biodiversità di specie vegetali e faunistiche di cui San Marino è ricca. Si propone una mobilità su gomma a corsia preferenziale, mettendo a sistema ed attivando percorsi ciclo-pedonali, e ripristinando nei tratti possibili la ferrovia da Rimini. Nel centro storico saranno sperimentate forme di residenze per integrare studenti, commercio e cittadini. L’ottavo asse completa una visione di economia circolare, puntando a un’agricoltura biologica avanzata che valorizzi la sequenza alimentare e renda lo Stato autosufficiente nelle forniture primarie. L’intento strategico concerne anche energia e industria, che dovranno portare il territorio ad essere sempre meno dipendente dall’Italia. L’immagine che si vuole trasmettere è quella di un giardino d’Europa: un luogo con un’alta qualità di vita in cui verde, accessibilità e servizi ai cittadini possano portare sicurezza e contrastare i cambiamenti climatici.
Gli Ordini professionali, parte attiva
Una parte attiva in queste azioni è giocata dal locale Ordine Ingegneri e Architetti, che sta facendo un lavoro di condivisione e diffusione culturale partendo dai temi del riuso, e costituendosi “cantiere d’idee” nel coinvolgere anche l’Università. Il presidente Luca Zanotti e i consiglieri sono stati promotori di un protocollo d’intesa con il Consiglio nazionale degli architetti con gli Ordini di Pesaro-Urbino e di Rimini, nonché del documento ONU. Il presidente CNAPPC Francesco Miceli, presente all’evento di ottobre, ha sottolineato “l’impegno che la comunità degli architetti prende nella condivisione dei principi, per lavorare concretamente in questa direzione. La qualità del progetto è una grammatica che si arricchisce di elementi derivati dalla presa di coscienza, in cui l’innovazione è il risultato di un percorso di ricerca”.
San Marino intende quindi diventare un punto di convergenza internazionale, un modello virtuoso di strategie di pianificazione, messa in rete di professionalità e azioni di produttività e potenziamento delle risorse locali.
Immagine di copertina: © Repubblica San Marino
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Boeri , Cnappc , compatibilità ambientale , Foster + Partners , Pianificazione
Last modified: 17 Ottobre 2022