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Elena FrancoWritten by: Città e Territorio Reviews

Incompiuto, un Grand Tour tra le rovine dell’Italia contemporanea

Incompiuto, un Grand Tour tra le rovine dell’Italia contemporanea

“Incompiuto, la nascita di uno stile”: un libro e una mostra a Torino raccontano attraverso fotografie e video il più importante fenomeno architettonico italiano dal secondo dopoguerra

 

TORINO. All’interno della programmazione del Festival Nesxt, che si tiene durante la settimana di Artissima dal 30 ottobre al 4 novembre, e che è dedicato ai centri di produzione artistica e culturale indipendente, segnaliamo un’iniziativa particolarmente interessante, che stimola la riflessione sull’architettura e il paesaggio italiano.

Parliamo del progetto Incompiuto: la nascita di uno stile che Alterazioni Video e Fosbury Architecture hanno trasformato in un libro, edito da Humboldt Books con contributi di Marc Augé, Gabriele Basilico, Marco Biraghi, Filippo Minelli e Davide Giannella, Wu Ming, Leoluca Orlando, Antonio Ricci, Salvatore Settis, Robert Storr e Paul Virilio. E che, sino all’11 novembre è anche una piccola mostra ospitata presso lo spazio indipendente “isole”, all’interno della rassegna sul photobook italiano I Just Look At Pictures, a cura di Ivan Catalano, con la collaborazione di Annalisa Pellino.

Incompiuto: la nascita di uno stile indaga le opere pubbliche incompiute in Italia attraverso una prospettiva estetica, rintracciando e ricostruendo gli elementi di un fenomeno unitario. La quantità dei manufatti, l’estensione territoriale e le incredibili peculiarità architettoniche fanno dell’Incompiuto il più importante “stile architettonico” italiano dal secondo dopoguerra a oggi. L’intento del lavoro, frutto di dieci anni di ricerca sul campo, è di fornire gli strumenti per (ri)conoscere un fenomeno che caratterizza il paesaggio italiano contemporaneo e rappresenta una prospettiva dalla quale leggere la storia recente del nostro Paese. Un periodo storico che ha visto lo sviluppo e l’infrastrutturazione della penisola coincidere con il diffondersi di opere pubbliche rimaste incompiute su tutto il territorio nazionale. Più di un migliaio di opere in tutta Italia, finanziate con soldi pubblici e interrotte per i più svariati motivi (errori progettuali, bancarotta, valutazioni economiche inaccurate, drenaggio di fondi) rappresentano un patrimonio utile a una comprensione più ampia dei rapporti tra il territorio e coloro che lo abitano. Un dato che ci mette oggi nelle condizioni di interrogarci sulle dinamiche del progresso, i suoi limiti e i suoi fallimenti. L’Incompiuto ci consente di riflettere sulla compresenza di differenti linguaggi, sull’intrecciarsi di grammatica e retorica, sulla costruzione di un immaginario condiviso, sul rapporto tra ideologia e politica.

I diversi contributi tracciano vari percorsi di lettura all’interno della storia e della cultura dell’architettura pubblica in Italia e offrono per la prima volta la possibilità di un’ampia discussione sul tema. L’insieme di 160 immagini presentate nel libro e raccolte nella sezione Opere, le mappe regionali, i dati e le misurazioni fornite nel Catalogo tipologico definiscono natura, storia, fenomenologia ed estetica di questi manufatti, accompagnando il lettore in un nuovo “Viaggio in Italia”, un Grand Tour tra le rovine della contemporaneità.

Dopo aver promosso un incontro – molto partecipato – di presentazione del libro insieme agli autori, presso Fronte del Borgo il 29 ottobre, lo spazio indipendente “isole” ospita una selezione di fotografie del progetto e un video. E dimostra, con questa iniziativa, di voler essere – per Torino, ma non solo – un luogo di riflessione su tematiche urbane e territoriali. Lo fa coraggiosamente, nella sua indipendenza, andando ad occupare un locale sfitto ai margini di una delle aree più complesse della città, lungo il fiume, fedele al suo proposito di lavorare sul libro come modalità di promozione di progetti corali, portati avanti da gruppi di ricerca spesso interdisciplinari, stimolando il dibattito su temi improcrastinabili ed irrisolvibili, se non attraverso una presa di coscienza ed un impegno collettivi.

“Incompiuto: la nascita di uno stile”

29 ottobre – 11 novembre 2018
isole

Lungo Dora Napoli, 18b
10152 Torino

visita su appuntamento – per info (+39) 339 819 3106 – isolestudio@gmail.com

Alterazioni Video (Paololuca Barbieri Marchi, Alberto Caffarelli, Matteo Erenbourg, Andrea Masu e Giacomo Porfiri)

Collettivo attivo dal 2004 e diviso tra l’Italia, Berlino e New York. A dispetto del nome la sua pratica non considera solo il linguaggio audiovisivo ma si articola, declina e diffonde attraverso una molteplicità di linguaggi spesso fusi tra loro: performance, installazioni, prodotti editoriali e musica.

 

Fosbury Architecture (Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino, Claudia Mainardi e Giacomo Ardesio)

Collettivo di ricerca e progettazione architettonica fondato nel 2013 e i cui membri condividono una comune attitudine al lavoro, fatta non di intuizioni geniali, bensì di attente letture dei dati e del contesto di partenza.

 

Humboltd Books

Casa editrice fondata nel 2012 da Alberto Saibene e Giovanna Silva, specializzata in narrazioni ed esperienze di viaggio che dà vita a progetti editoriali interdisciplinari incrociando geografia e letteratura, fotografia e arte.

 

isole (Ivan Catalano e Adele Corvo)

Spazio indipendente dedicato alla cultura della fotografia contemporanea e del fotolibro, con una particolare attenzione alle tecniche di legatoria sperimentale. Fra i suoi progetti I Just Look At Pictures, viaggio nel photobook italiano e isole lab, appuntamento annuale dedicato alla sperimentazione sul libro d’artista.

Nesxt

Network internazionale dedicato ai centri di produzione artistica e culturale indipendente: associazioni, collettivi, artist run spaces. Comitato scientifico: Olga Gambari, Lorenzo Balbi, Pietro Gaglianò, Serena Carbone, Elena Motisi, Alessandra Pioselli e Marco Scotini.

Autore

  • Elena Franco

    Nata a Torino (1973), è architetta e si occupa di valorizzazione urbana e del territorio. Della sua formazione in restauro al Politecnico di Torino conserva la capacità di leggere gli edifici e comprenderne le trasformazioni, anche grazie alla ricerca storica. E’ autrice di articoli e saggi sul tema della rivitalizzazione urbana e partecipa a convegni e workshop in Italia e all’estero, in particolare in materia di town centre management e place management. La fotografia – di documentazione e ricerca – occupa gran parte della sua attività e viene spesso utilizzata nei suoi progetti, anche a supporto del lavoro di costruzione dell’identità locale e di percorsi di messa in rete di potenzialità territoriali. Da gennaio 2016 è direttrice della Fondazione Arte Nova, per la valorizzazione della cultura Liberty e Art Nouveau. Fra le sue pubblicazioni: "La rinascita dell'ex ospedale di Sant'Andrea a Vercelli" (2016), "Hospitalia. O sul significato della cura" (2017)

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Last modified: 31 Ottobre 2018