Visit Sponsor

Giampaolo EvangelistaWritten by: Progetti

Mondiali di calcio 2018: il tour degli stadi

Mondiali di calcio 2018: il tour degli stadi

Breve panorama dei dodici impianti che, in undici città, ospitano il Campionato Mondiale di calcio 2018 in Russia

 

Dodici stadi in undici città ospitano il Campionato Mondiale di calcio 2018 in Russia. Gli investimenti faraonici messi in campo, sia pubblici che privati, hanno permesso a molte di queste città di realizzare strutture all’avanguardia che diventeranno, in alcuni casi, motori di ampie riqualificazioni urbane.

 

Stadio Lužniki (Mosca)

E’ la struttura più importante, nata nel 1956 come Stadio Lenin. Con i suoi oltre 80.000 posti a sedere, ospita anche la finale. L’impianto, dalla consueta forma ovoidale, è di proprietà statale e ha subito una radicale ristrutturazione su progetto di alcuni importanti studi internazionali tra 2013 e 2017 in vista dei Mondiali, con una demolizione totale ad eccezione della copertura autoportante e della storica facciata.

 

Otkrytie Arena (Mosca)

Ultimato nel 2014 su progetto dei londinesi DMA, il secondo impianto della capitale è una struttura polivalente da 47.000 spettatori. Alla facciata, tramite una sottostruttura reticolare, è ancorata una “corazza” di circa 600 pannelli romboidali di vetro traslucido bianco e rosso ispirati al logo della polisportiva Spartak Mosca, committente dell’opera. Il rivestimento segue la curvatura dello stadio, evocando l’aspetto delle cupole tipiche dell’architettura tradizionale russa.

Stadio (San Pietroburgo)

Particolarmente all’avanguardia, con quasi 70.000 posti a sedere, è stato inaugurato nel 2017 al costo di quasi un miliardo di euro, che ne fanno lo stadio più costoso di sempre. Realizzato su progetto postumo del giapponese Kisho Kurokawa (1934-2007), vuole diventare esso stesso parte del paesaggio circostante, grazie all’utilizzo di elementi strutturali simbolicamente “ad albero” che sospendono l’imponente copertura degli spalti. Inoltre, è stato progettato in ottica polifunzionale per poter ospitare eventi su larga scala, e fa parte di un piano urbanistico riguardante l’intera Isola di Krestovsky, che prende in considerazione anche i sistemi del paesaggio e del traffico per trasformare tutto il contesto in un luogo fruibile dai cittadini durante tutto l’anno. Oltre ad integrare le più avanzate tecnologie eco-sostenibili e ambientali, l’impianto è un concentrato di tecnologia, con il sistema di spostamento verso l’esterno del campo di gioco (al fine di mantenere l’erba fresca per un anno) e il tetto retrattile con struttura a membrana gonfiata ad aria calda per sciogliere la neve in inverno.

 

Arena Baltika (Kaliningrad)

Capace di ospitare 45.000 spettatori, è progettata dallo studio parigino Wilmotte & Associés, vincitore di un concorso bandito nel 2012. A causa di rallentamenti del cantiere, è stata completata appena in tempo per la manifestazione, che di fatto lo ha inaugurato. Il concept è basato su di una struttura a parallelepipedo in acciaio, la cui parte superiore è temporanea: dopo il 2018, i piani superiori saranno smantellati e il tetto abbassato per aumentarne la versatilità. Il progetto è il fulcro del nuovo piano di riqualificazione urbana dell’Isola di Ottobre, gestito dallo stesso studio parigino. Verrà sviluppata un’intera rete di canali che conferirà una forte identità a questa parte della città, insieme a nuova vegetazione, un lago artificiale e un porto turistico per 100 barche, insieme a nuove funzioni residenziali e commerciali.

Kazan Arena

Rappresenta un’altra struttura polifunzionale (ha ospitato al suo interno anche i Mondiali di Nuoto nel 2015), inaugurata nel 2013 su progetto dello studio internazionale specializzato in impianti sportivi, con base negli Stati Uniti, Populous. Conta circa 50.000 posti a sedere e si inserisce nei pressi delle sponde del fiume Kazanka, con il quale dialoga tramite la forma della copertura degli spalti che, con il suo andamento sinuoso, ricorda una ninfea.

Stadio (Nižnij Novgorod)

Nuovissimo impianto costruito dalla società di ingegneria russa OAO Stroytransgaz su iniziativa statale. Anche questa è una struttura polifunzionale (45.000 spettatori) ed è situata nella zona strategica alla confluenza tra i fiumi Volga e Oka. Sul basamento poggiano dei sottili pilastri triangolari in acciaio disposti a cerchio, i quali sostengono una facciata ondulata semitrasparente che di notte si illumina, nascondendo la conca dello stadio.

 

Stadio (Samara)

Anch’esso di recente costruzione, è stato progettato dai tedeschi GMP-Architekten e costruito dalla compagnia russa Strojtransgaz, la stessa dello stadio di Nižnij Novgorod. Capace di 45.000 spettatori, presenta una calotta sferica alta 60 metri, aperta al centro, rivestita da pannelli traslucidi sostenuti da complesse travature reticolari.

Volgograd Arena

Impianto polifunzionale di nuova costruzione inaugurato in primavera 2018 sul sito del vecchio Central Stadium, progettato dall’unità Sport e Ingegneria statale. E’ caratterizzato da un grande tetto strallato bianco e blu, una sorta di ruota di bicicletta sostenuta da corde d’acciaio ad alta resistenza. La forma della facciata, con tralicci a vista, è invece conica e si restringe verso il basso per rispondere alla necessità di collocare l’edificio occupando meno suolo possibile.

Mordovija Arena (Saransk)

Struttura all’avanguardia da 45.000 posti, inaugurata poche settimane fa, è stata costruita apposta per l’evento su progetto di Populous ed è destinata a diventare il più grande centro sportivo e ricreativo della zona. Il concept è basato sull’immagine del sole, ispirato ai miti e leggende del popolo mordoviano. Su un basamento a due piani poggiano gli spalti, un guscio bombato ovoidale ricoperto da pannelli metallici forati: colorati di arancio, rosso e bianco per onorare la gamma cromatica distintiva delle arti e mestieri locali, formano una sorta di baldacchino sopra gli spalti.

 

Rostov Arena

Inaugurata a fine 2017 sempre su progetto di Populous, si caratterizza per la forma irregolare della copertura e dei supporti. Si tratta del primo grande intervento sulla sponda meridionale del fiume Don e fungerà da punto focale per investimenti e nuovi sviluppi di questo comparto urbano. Una parte dei posti a sedere è temporanea e verrà smontata dopo il Mondiale.

 

Stadio Olimpico Fišt (Soči)

L’ambiziosa struttura, già protagonista nei Giochi olimpici e paralimpici invernali del 2014, si deve sempre a Populous. Pur rimaneggiata in occasione del Mondiale, è rimasta invariata l’ormai iconica immagine di base a forma di guscio, che vuole richiamare la cima di una montagna innevata. La copertura, sorretta da travature reticolari, è formata da una superficie di vetro continuo che riflette la luce solare proveniente dal mare. Il guscio si apre verso nord, consentendo una visione diretta delle montagne, e a sud, con vista sul Mar Nero.

 

Stadio centrale (Ekaterinburg)

L’unica città sul lato orientale degli Urali che ospita la manifestazione presenta una struttura datata 1953 e caratterizzata da una facciata principale con dettagli in stile neoclassico sovietico. Per l’occasione è stata ampliata con delle tribune aggiuntive che verranno smontate al termine del Mondiale.

Autore

  • Giampaolo Evangelista

    Nato a Roma nel 1984, vivo in provincia di Pavia. Laureato in architettura al Politecnico di Milano nel 2012, sono particolarmente sensibile ai temi dell'efficienza energetica e della rigenerazione urbana. Autore di diversi articoli e saggi, partecipo alle iniziative del Gruppo di Lavoro Urbanistica dell'OAPPC della provincia di Pavia e del Gruppo di Lavoro Rigenerazione Urbana della Consulta Regionale Lombarda degli OAPPC

    Visualizza tutti gli articoli

About Author

(Visited 1.584 times, 1 visits today)
Share

Tag


, ,
Last modified: 18 Giugno 2018