Il controverso sistema di barriere mobili della laguna di Venezia, il Mose, secondo i dati ufficiali del consorzio Venezia Nuova, concessionario del ministero, a giugno scorso sembrava fosse oltre il 60% del completamento dei lavori. Non sono disponibili date certe per la conclusione dellopera, un grande cantiere che conta circa 3.000 dipendenti. Per rendersi conto di persona della vastità e dellentità dei lavori è necessario recarsi alle bocche di porto. Dopo lelicottero, il sistema più efficace per avere uno sguardo dinsieme dallalto, è quello di entrare o uscire da Venezia in nave. Limpatto è notevole e dà unidea delle modificazioni ambientali che si stanno apportando. Nel frattempo, la città è afflitta sempre più spesso da oramai non più straordinarie acque alte di livello crescente e, nonostante le prove sperimentali, non è certo quanto il sistema potrà realmente proteggerla. Di certo invece, ci saranno le spese, proporzionali allintervento, non quantificabili con precisione sino alla fine degli interventi. E pure certa è la necessità di costose e incessanti manutenzioni al sistema.
Articoli recenti
- I dati nella roccia. Sorprendenti flussi nella cava trentina 22 Ottobre 2025
- Fondation Cartier, con Jean Nouvel nel cuore di Parigi 22 Ottobre 2025
- Madrid, prima pietra per la Città della Giustizia: dopo 20 anni 21 Ottobre 2025
- Architetture di montagna, minime e necessarie 21 Ottobre 2025
- SOS design: Nivor 20 Ottobre 2025
- Smarrirsi in Veneto, tra Carlo Scarpa, villette e capannoni 18 Ottobre 2025
- Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio a Venezia: iscrizioni aperte 16 Ottobre 2025
- In tempi di crisi, ci salverà l’urbanistica analogica 15 Ottobre 2025
- De Carlo 20. La sfida dei Collegi: conservare innovando 15 Ottobre 2025
- De Carlo 20. Urbino, dove la Pineta ferma la città 15 Ottobre 2025
- De Carlo 20. La Data, apertura senza enfasi per un luogo senza fine 15 Ottobre 2025
- Aga Khan Award 2025, vincono le forme per le comunità 14 Ottobre 2025
- De Carlo 20. L’utopia di Terni: partecipata e incompiuta 14 Ottobre 2025
- De Carlo 20. Bordighera, la vacanza democratica dei milanesi 13 Ottobre 2025
Tag
Edizione mensile cartacea: 2002-2014. Edizione digitale: dal 2015.
Iscrizione al Tribunale di Torino n. 10213 del 24/09/2020 - ISSN 2284-1369
Fondatore: Carlo Olmo. Direttore: Michele Roda. Redazione: Cristiana Chiorino, Luigi Bartolomei, Ilaria La Corte, Milena Farina, Laura Milan, Arianna Panarella, Maria Paola Repellino, Veronica Rodenigo, Cecilia Rosa, Ubaldo Spina. Editore Delegato per The Architectural Post: Luca Gibello.
«Il Giornale dell’Architettura» è un marchio registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. all’associazione culturale The Architectural Post; ilgiornaledellarchitettura.com è un Domain Name registrato e concesso in licenza da Società Editrice Allemandi a r.l. a The Architectural Post, editore della testata digitale, derivata e di proprietà di «Il Giornale dell’Architettura» fondato nell’anno 2002 dalla casa editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A., oggi Società Editrice Allemandi a r.l.
L’archivio storico
CLICCA QUI ed effettua l’accesso per sfogliare tutti i nostri vecchi numeri in PDF.
© 2025 TheArchitecturalPost - Privacy - Informativa Cookies - Developed by Studioata