La lama riflettente che attraversa lhôtel Salé per mano dellartista Daniel Buren lo segnala da un anno: per il museo Picasso comincia una nuova stagione.
Con la chiusura del museo e lo smantellamento dellopera di Buren si dà avvio allinizio dei lavori, la cui conclusione è prevista per febbraio 2012. Per latelier Bodin, vincitore del concorso, non si tratterà solo di mettere a norma impianti e percorsi e di progettare nuovi spazi, ma di musealizzare, seppur parzialmente, lassetto museografico esistente, magistralmente composto da Roland Simounet tra il 1976 e il 1985 per convertire lhôtel Salé in museo dedicato allartista spagnolo.
Simounet è entrato nel palazzo seicentesco aprendosi un passaggio come in un terreno incolto, rilegando i volumi disarticolati, attingendo, come lui stesso annota, a un lessico ridotto a pochi elementi essenziali: vetrine angolari, controsoffitti, modanature, rientranze, timpani, architravi e dispositivi dilluminazione. Per tutti i museografi, il museo Picasso è stata una lezione tangibile, oltre che teorica, della convergenza tra conservazione, architettura degli interni e museografia, dove ciascuna parte assolve a molteplici compiti funzionali ed estetici, proprio perché è stata progettata tenendo insieme larchitettura preesistente e la collezione darte; per cui i setti, come i controsoffitti, oltre che separare e dividere, sono modulati per mostrare una determinata opera e, al contempo, lasciare intravedere la successiva, svelando i criteri dellordinamento come il filo di una storia.
«Il programma di riorganizzazione del museo proposto da Anne Baldessari, che dirige il museo dal 2005, non nasce solo da esigenze di normalizzazione del complesso architettonico – commenta Jean-François Bodin – ma riguarda unistituzione culturale in evoluzione che, a distanza di un oltre un ventennio, non può sfuggire a un processo di rinnovamento del sistema museale non solo in quanto centro polivalente, con una maggiore accessibilità a documenti e archivi, ma anche come attore nella costruzione di una critica della storia dellarte contemporanea attraverso la rilettura della propria collezione. Il nuovo assetto museale dovrà consentire lorganizzazione tematica, oltre che cronologica, delle opere, offrire una pluralità di percorsi, permanenti e temporanei, e dotarsi di luoghi di studio e incontro. La ridistribuzione degli spazi è mirata allaumento delle sale espositive, ottenuta destinando lintero palazzo allaccoglienza del pubblico, da cui sono scorporati i magazzini e gli uffici che, in una fase successiva dei lavori, saranno dislocati in un edificio limitrofo. Lampliamento è ipogeo e comprende un auditorium, scavato in corrispondenza del giardino delle sculture. Il progetto apporterà un linguaggio diverso da quello di Simounet, di cui fa propri i principi dintervento, e di cui mantiene le sale del primo piano cha affacciano sul giardino».
Il riallestimento del Picasso accende il dibattito sulla conservazione degli allestimenti contemporanei, troppo recenti per essere soggetti a una tutela legislativa, ma che costituiscono un apporto fondamentale per lo studio e la pratica della disciplina.
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