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A Venezia, una rilettura dello Shopping di Ralph Erskine

A Venezia, una rilettura dello Shopping di Ralph Erskine

Una mostra fa luce sul pionieristico edificio commerciale disegnato dall’architetto inglese nel 1955 per il centro di Luleå

 

VENEZIA. Presso L’ERA Gallery di Dorsoduro, il 31 maggio s’inaugura What? Yet another women’s revolt? Lo Shopping a Luleå, mostra-performance a cura di Stefano Tornieri, Roberto Zancan e Cecilia Zavagno. L’esposizione presenta le vicissitudini di uno dei capolavori meno visitati dell’architettura svedese del secondo dopoguerra, lo Shopping, un’opera dell’architetto inglese naturalizzato svedese Ralph Erskine (1914-2005) e inaugurata nel 1955 a Luleå, città ai margini del Circolo Polare Artico dove si concentra la maggior parte della popolazione del Norrbotten.

Il tema è quindi l’architettura dello Shopping e come questo sia stato vissuto e modificato proprio dal gioco del riassetto sociale. Con la sua posizione difficile da raggiungere, l’edificio ricevette poca attenzione da parte dei critici di architettura, che s’interessarono solo a ciò che non era: il primo centro commerciale della storia. I documenti esposti dimostrano che nonostante il nome, l’edificio è in realtà piuttosto un passage, un centro commerciale senza parcheggio sotterraneo e senza accesso dedicato per le auto, situato proprio nel centro città.

I curatori citano Mary McLeod che, in un saggio famoso per aver ridefinito il rapporto tra femminismo e architettura, ha osservato come Michel Foucault, nell’articolare il concetto di eterotopia, “sembra aver espresso un inconscio disprezzo per aspetti della vita quotidiana come la casa, il parco pubblico e il grande magazzino, che erano invece province in cui le donne trovavano non solo oppressione, ma anche un certo grado di comfort, sicurezza, autonomia e persino libertà”. In realtà la mostra riflette su come nel corso della modernità gli spazi commerciali abbiano costituito un campo di confronto privilegiato per la ridefinizione dell’identità di genere. L’importanza dell’edificio non è sfuggita alla regista Mai Zetterling – la prima donna a vincere un premio per la regia alla Mostra del Cinema di Venezia nel dopoguerra con il cortometraggio War Game (1962) – che vi ha ambientato le sequenze decisive di Flickorna (Le ragazze, 1968), una pietra miliare nella promozione della cultura dell’uguaglianza e della parità di genere (da cui è tratto il titolo della mostra).

Accostando la proiezione di questa trasposizione cinematografica della Lisistrata di Aristofane alle trasfigurazioni d’immagini promozionali e documentarie conservate in archivio che in vario modo danno conto del passato della galleria commerciale, la mostra intende rendere esplicita la contestazione all’immagine stereotipata della donna svedese che si affermò sulla scena internazionale, e più in particolare nel cinema italiano, a partire da fine anni Cinquanta.

Per acquisire una consapevolezza fisica e corporea di quanto l’architettura dello Shopping sia stata e continui a essere un terreno di confronto e ridefinizione dell’identità di genere, il visitatore avrà la possibilità concreta di ripercorrere il suo complesso atrio interno e di confrontarlo direttamente con figurine, caricature (macchiette) e rappresentazioni umane dell’epoca, dando vita alla rappresentazione di una vera e propria “veduta animata”. Durante l’evento di apertura infatti, il pubblico sarà chiamato a partecipare in prima persona, intervenendo direttamente negli spazi della galleria e diventando parte dell’installazione stessa.

Il progetto rientra in un più ampio un programma d’iniziative, promosso da Davide Arra e dalla galleria dell’Associazione L’Era, volto a sostenere e incoraggiare la diffusione dell’arte in tutte le sue forme.

 

Immagine di copertina: Sångerskan Monica Zetterlund uppträder på

Esibizione di Monica Zetterlund allo Shopping di Luleå

Fotograf Okänd, 1962 – Luleå kommuns historiska bildarkiv

 

What? Yet another women’s revolt? Lo Shopping a Luleå

a cura di Stefano Tornieri, Roberto Zancan, Cecilia Zavagno

31 maggio – 30 giugno 2024

Galleria L’ERA – Fondamenta dell’Arzere, Dorsoduro 2324 – Venezia

 

 

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Last modified: 26 Maggio 2024