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Margherita ToffolonWritten by: Città e Territorio

Sentieri metropolitani: passo dopo passo, riappropriamoci del territorio

Sentieri metropolitani: passo dopo passo, riappropriamoci del territorio

Il progetto, nato nel 2008 e oggi portato avanti da Georama, propone il camminare come atto, politico e fisico, di conoscenza della città

 

MILANO. Da Dergano a piazza Compasso d’Oro è l’ultimo in ordine cronologico dei Sentieri metropolitani, il progetto presentato in occasione di Expo Milano 2015, che Georama – Esplorazioni contemporanee ha ripreso nel 2020 dall’ambito d’ideazione di Gianluca Migliavacca (2008) e, ora, Gianni Biondillo ha messo nero su bianco nel libro di recente uscita Sentieri metropolitani, Narrare il territorio con la psicogeografia (Bollati Boringhieri, 2022, pp.192, euro 15). Due architetti pedestri (ovvero che da sempre vanno a piedi), già compagni di università, che hanno fatto della riappropriazione della metropoli e dei suoi margini attraverso il cammino una ragione di coscienza politica e conoscenza urbanistica. Ripercorriamo quindi i passi di questo progetto che negli anni ha abbracciato più territori e città in tutta Europa.

 

Pre 2010: i primi percorsi lungo i Raggi verdi

Tutto parte da lontano, ovvero ben prima del 2010, condividendo con esploratori volontari l’idea di un racconto “cronachistico” del processo di sviluppo del tessuto metropolitano attraverso la realizzazione di una serie di percorsi pedonali in affiancamento al progetto dei “Raggi verdi” di Andreas Kipar, la rete di percorsi (rettifili) anche ciclabili che unisce più sistemi e gerarchie di spazi pubblici a margine del confine comunale della città, quale modello di sviluppo urbano per Milano. Un modello che obbliga allo sguardo fisso, mentre il progetto proposto e attuato dai due architetti milanesi si snoda attraverso pieghe per poter entrare nelle viscere della città e scoprirne aspetti inediti. Alla base c’è la ricerca di punti di esperienza dove si può vivere la metropoli, intesa come ambiente mineralizzato, non necessariamente scappando alla ricerca del verde. Ecco che l’andare in giro in gruppo per la città è un atto di riappropriazione “corporea” della stessa, con lo scopo di prendersene cura.

I Sentieri metropolitani sono concepiti come infrastrutture che tagliano la metropoli da parte a parte, mostrandone quindi le sezioni antropologiche, sociali, economiche. A Milano, per la sua forma, voltando le spalle al Duomo, per anni fulcro della città e definito “montagna bianca”, si arriva ai margini ovvero alle tangenziali. Come viene spesso sottolineato dagli stessi ideatori “La città è fatta di tanti centri e di storie infinite, ognuna delle quali ne agglutina tante altre”, che vengono interpretate e narrate (Gianni Netto, studioso della disciplina dell’interpretazione ambientale, docet) attraverso le specifiche competenze di architetti, topografi ed esploratori.

 

10 sentieri e le loro evoluzioni

Ne deriva un processo che porta a individuare non tanto i punti d’interesse bensì quelli di esperienza, ovvero oggetti originali di qualsiasi dimensione che permettono di comprendere meglio l’ambiente che ci circonda. Sulla scia dei Raggi verdi di Kipar, ma per vie traverse, sono stati tracciati ben 10 sentieri metropolitani e le successive evoluzioni: la Maratown (42,195 km), performance ad anello di 24 ore con oltre 1.000 persone comprendente una serie di preesistenze urbane oltre le mura spagnole (i Corpi santi); una serie di sentieri in Europa e Italia fino al recente ruolo di mediazione fra territorio e suoi nuovi abitanti.

La finalità pedagogica ed esplorativa del progetto Sentieri metropolitani (formazione di progettisti-esploratori) dal 2020 viene portata avanti da Georama (laboratorio in itinere), che ne amplia il bagaglio di esperienze partendo dal presupposto che per conoscere una città è necessario il confronto con altre che presentano omogeneità insediative tali da costituire strumenti di comprensione delle differenze.

 

Cronologia

  • 17 marzo 2010: primo Sentiero metropolitano (10 per un totale di 140 km)
  • 23 marzo 2011: prima tappa di Tangenziali (7 tappe per un totale di 110 km)
  • 23 febbraio 2013: prima tappa della MI-LU (da Milano a Lugano in 9 tappe per un totale di 146 km)
  • primo semestre 2015: prima Maratown (42,195 km)
  • maggio 2015: presentazione a Expo Milano 2015 dei sentieri 1 e 7
  • dal 2016: sviluppo dei capisaldi politico-economici in Italia (Torino, Napoli, Palermo) ed Europa (Parigi, Berlino Londra, Rotterdam, San Pietroburgo, Lione, Marsiglia)
  • 2020: Georama inizia il processo di coinvolgimento di Milano con i territori limitrofi: Alpi (passo dello Spluga) e Genova
  • 2021-2022: collaborazione con Fondazione di Housing Sociale in qualità di mediatori fra territorio e futuri abitanti
  • 2023: ripresa di Tangenziali e MI-LU

Immagine di copertina: © Georama

Autore

  • Margherita Toffolon

    Dopo la laurea allo IUAV di Venezia collabora con studi di progettazione a Treviso e a Milano dove per 10 anni partecipa al programma di inventariazione dei beni vincolati della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici di Milano per poi diventare giornalista pubblicista e senior account di un’agenzia di comunicazione integrata. Ha scritto per Mondadori, Mida Editore, Reed Business Information, Shinda Editore, Tecniche Nuove, Agepe, BE-MA editrice. Da anni collabora con DBInformation e le riviste del settore Horeca di New Business Media (Tecniche Nuove). Cogliere dettagli architettonici o atmosfere particolari dei locali food&beverage è la sua specializzazione e piacevole scoperta. Nel 2016 ha pubblicato il libro "Grandi pasticcerie del mondo" (ItalianGourmet), mentre nel 2022 è uscito "Cantine storiche d'italia. Un viaggio fra architettura ed enologia" (24OreCultura)

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Last modified: 6 Dicembre 2022