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Ubaldo SpinaWritten by: Design

Deesup, 4 modi per essere sostenibili

Deesup, 4 modi per essere sostenibili

La startup ha lanciato il suo manifesto, con un programma per aiutare a preservare la foresta amazzonica

 

In questi anni la nostra esplorazione del mondo delle startup di design ci ha portato ad analizzare diversi approcci al mercato e diversi modi d’interpretare il ruolo delle giovani imprese rispetto alla domanda di sostenibilità. Abbiamo scoperto palesi fenomeni di greenwashing, corse alla riduzione degli impatti imposte esclusivamente da vincoli normativi, prototipi ancora sulla carta spesso spacciati per soluzioni pronte per essere commercializzate. Molte startup digitali si sono auto-dichiarate eco-friendly per il semplice fatto di non essere coinvolte in processi produttivi tradizionali, come se l’economia digitale e ogni singolo click fossero esenti dal consumo di risorse. Nel caso dei marketplace, abbiamo selezionato e monitorato realtà interessanti per modelli di business, ma ampiamente lontane dal potersi definire impegnate in processi di transizione ecologica.

 

Un manifesto e 4 ambiti

Per questa ragione il manifesto di sostenibilità lanciato nel mese di novembre da , il marketplace specializzato per l’acquisto e la vendita di oggetti iconici di design di seconda mano, risulta originale e proposto in maniera trasparente, grazie a una chiara direzione programmatica dove la startup ha tracciato i quattro principali contesti in cui operare attivamente: consolidare l’inclusività e l’impegno sociale; innovare il modello di consumo del design di alta gamma; ridurre l’impatto ambientale; educare e sensibilizzare la community.

Con l’intento d’innovare il modello di consumo del design di lusso, Deesup valorizza gli arredi di design second-hand, estendendone il ciclo di vita e introducendo il valore etico del riuso. Per ridurre l’impatto ambientale, a partire dal contenimento degli smaltimenti e delle relative emissioni di CO2, fino alla gestione delle spedizioni, Deesup è già partner del programma GO GREEN promosso da DHL. Nel manifesto, e nel suo conseguente sviluppo pratico, Deesup s’impegna nel sensibilizzare la community sui temi della sostenibilità, fronte sul quale la startup è attiva divulgando contenuti e offrendo un canale per stimolare gli utenti a stili di vita e comportamenti di acquisto sostenibili.

Il marketplace opera online come abilitatore anche per la vendita, mettendo a disposizione di distributori e produttori un canale digitale e innovativo per valorizzare pezzi iconici da esposizione, ma anche articoli rientrati da fiere e shooting fotografici; il tutto, per favorire il riuso di prodotti già usciti dal ciclo produttivo.

 

Forest Mounth per la tutela della foresta amazzonica

Oltre al manifesto di sostenibilità, Deesup ha avviato un’azione concreta di tutela di un’area della foresta amazzonica in collaborazione con LifeGate e con le onlus ICEI e AVIVE. Per celebrare il manifesto e coinvolgere la propria community, infatti, divulgando il messaggio a una platea ancora più estesa, fino al 30 novembreè stata lanciata l’iniziativa del Forest Month. La scelta è ricaduta sull’undicesimo mese dell’anno, caratterizzato dalla consueta corsa agli acquisti che culmina con il Black Friday, e vuole essere un segnale forte per i consumatori nel compiere scelte più responsabili verso l’ambiente.

Per tutto il mese di novembre, quindi, cliccando su sarà possibile contribuire individualmente alla salvaguardia di 50 mq di foresta e conoscere via via lo stato di avanzamento dell’ammontare di superficie tutelata, grazie al contributo di tutti i partecipanti. L’azione è ulteriormente simbolica se si considera che il legno rappresenta una delle materie prime più utilizzate dalla filiera dell’arredo. Il mira infatti alla tutela e conservazione di 100.000 mq di foresta nell’Amazzonia brasiliana.

 

Autore

  • Ubaldo Spina

    Ricercatore, Industrial Designer e BDM presso CETMA (www.cetma.it), dove lavora occupandosi di progetti di ricerca sul design e servizi di design e innovation management. Consulente di startup, PMI e Grandi Imprese, con focus sulla gestione dei processi di sviluppo di nuovi prodotti e fornitura di servizi avanzati di progettazione concettuale e strategica, ingegneria, prototipazione e protezione IP. Esperto europeo nella ricerca di "Tecnologie emergenti per il design" e membro dello Steering Board del progetto WORTH, il più grande incubatore europeo finanziato all’interno del programma COSME per la creazione e il supporto di collaborazioni transnazionali tra designer, PMI e technology provider, è membro della Commissione "Ricerca per l'impresa" dell'ADI - Associazione per il Disegno Industriale. Per conto del Joint Research Center della Commissione Europea, ha co-curato il rapporto "Innovation Ecosystems in the Creative Sector: The Case of Additive Manufacturing and Advanced Materials for Design". Il suo gruppo di lavoro ha ricevuto diversi premi ADI Design Index, nel 2011 e nel 2016 le Menzioni d'Onore Compasso d'Oro ADI. Docente nell'ambito delle attività didattiche magistrali de “Il Sole 24 Ore”, coordina la pagina Design de “Il Giornale dell'Architettura” e le rubriche giornalistiche “SOS Design” (Design for Emergencies), “Design&Startup” e “Professione Designer”.

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Last modified: 22 Novembre 2021