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Arianna PanarellaWritten by: Interni

Ripensare il lavoro: gli spazi del futuro/2

Ripensare il lavoro: gli spazi del futuro/2

Il caso di Milano, che sta ridisegnando non solo la sua immagine ma anche gli spazi, i tempi e i modi del lavoro

 

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I volumi e gli interessi economici, che stanno dietro la progettazione di spazi per il lavoro, devono essere riequilibrati in base alle nuove esigenze dettate dalla pandemia, rimodulando i layout interni per creare ambienti lavorativi diversi da quelli finora conosciuti, più attenti al benessere e alla sicurezza dei dipendenti. In tal senso, Milano risulta emblematica per raccontare alcune recenti realizzazioni di quartier generali che guardano al futuro.

TheFork

A fine 2019 ha inaugurato la sede di TheFork, piattaforma di prenotazione dei ristoranti e sussidiaria di TripAdvisor, noto sito di viaggi. Il progetto, affidato allo studio internazionale Tétris specializzato in soluzioni di fit-out per uffici, è un esempio di riconversione di uno spazio tradizionale per uffici. I 1.200 mq sono ricavati infatti all’interno di un edificio storico, il Palazzo dell’informazione. Gli ambienti interni, distribuiti su due piani collegati internamente, sono stati progettati per offrire alle persone il massimo benessere e la possibilità di svolgere il proprio lavoro in modo flessibile, creativo, condiviso e confortevole.

L’idea nasce dalla volontà di riproporre il tessuto urbano milanese all’interno degli spazi attraverso la composizione architettonica delle aree funzionali e la selezione dei materiali utilizzati. All’ingresso veniamo accolti nella zona reception, che concettualmente si sviluppa come una piazza urbana che introduce al volume dell’area break e al terrazzo esterno. Questa prima area è di fatto una zona di rappresentanza, uno spazio dinamico che ricrea differenti scenari a seconda delle necessità con l’uso di arredi, anche mobili, che suggeriscono una certa domesticità. Proseguendo, lungo il corridoio che si snoda per tutta la lunghezza dello spazio come una strada, s’incontrano ad esempio i phone booth, presentati come cabine per le foto tessere. Gli ambienti interni sono stati progettati per offrire alle persone il massimo benessere: tutte le postazioni operative sono regolabili in altezza per offrire la possibilità di scegliere in che posizione lavorare durante i diversi momenti della giornata, ed ogni postazione è dotata di una task light con sensore di prossimità. In questo modo ogni dipendente può regolare l’intensità della luce a seconda delle sue esigenze, mentre quella d’ambiente resta più diffusa. Tuttavia, centrali per lo sviluppo del progetto sono stati anche gli accorgimenti acustici.

Se il corridoio richiama, anche a livello di texture, una strada urbana, le aree operative si sviluppano come patii verdi, e nella scelta degli arredi prevalgono tonalità calde e naturali. Anche negli spazi di collaborazione, come ad esempio nelle sale riunioni, un’atmosfera domestica coniuga comfort, praticità e configurabilità. Oltre agli uffici di TheFork sono molti i progetti di Tétris, in Italia e all’estero, come la nuova sede di Glovo a Barcellona (2019) in cui sta studiando e sviluppando il modo migliore per garantire una vita regolare in ufficio senza mai perdere di vista il bisogno di sicurezza delle persone.

Headquarter Fastweb NEXXT

Il progetto a firma dello studio Antonio Citterio Patricia Viel è stato inaugurato a fine 2019. Situato in Piazza Adriano Olivetti, nella zona sud di Milano, l’edificio ha una superficie complessiva di oltre 18.000 mq e si colloca all’interno dell’area “Symbiosis”, ex area industriale adiacente alla Fondazione Prada. Gli spazi di NEXXT sono stati pensati per consentire all’azienda di evolvere dallo smart working, già attivo da diversi anni, alla filosofia più complessa del Working Smart, una modalità di lavoro agile che identifica di volta in volta gli spazi e gli strumenti più adeguati per svolgere le proprie attività lavorative, non solo da remoto, ma anche in ufficio.

Uno “smart workplace” a tutti gli effetti, senza postazioni fisse, ma aree aperte di condivisione dove tutti i dipendenti, direttori compresi, possono scegliere dove e con chi lavorare prenotando la propria postazione tramite cellulare attraverso una app. Ad ogni piano si trovano inoltre focus room per concentrarsi, phone booth per telefonare, numerose sale riunioni, aree break per gli incontri informali, oltre a salottini, chaise longue e arredi moderni e confortevoli. La welfare room e gli spazi spogliatoio con docce facilitano inoltre le attività sportive che i dipendenti possono svolgere in pausa pranzo, prima o dopo il lavoro, arricchendo così le opportunità di bilanciare lavoro e svago. Un impianto d’illuminazione intelligente grazie a sensori attiva l’accensione delle luci solo al rilevamento di movimento e della presenza di persone nelle sale riunioni così come nelle aree comuni, consentendo di ridurre i consumi e l’impatto energetico.

 

Immagine di copertina: Glovo a Barcellona, 2019 foto © Raul Palma

Autore

  • Arianna Panarella

    Nata a Garbagnate Milanese (1980), presso il Politecnico di Milano si laurea in Architettura nel 2005 e nel 2012 consegue un master. Dal 2006 collabora alla didattica presso il Politecnico di Milano (Facoltà di Architettura) e presso la Facoltà di Ingegneria di Trento (Dipartimento di Edile e Architettura). Dal 2005 al 2012 svolge attività professionale presso alcuni studi di architettura di Milano. Dal 2013 lavora come libero professionista (aap+studio) e si occupa di progettazione di interni, allestimenti di mostre e grafica. Dal 2005 collabora con la Fondazione Pistoletto e dal 2013 con il direttivo di In/Arch Lombardia. Ha partecipato a convegni, concorsi, mostre e scrive articoli per riviste e testi

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Last modified: 18 Maggio 2021