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Written by: Professione e Formazione

Le principali novità

Presentata, in estate, in versione short, la Finanziaria 2010, approvata dal Senato lo scorso 22 dicembre, ha assunto, durante i passaggi parlamentari, la consueta veste large grazie al maxiemendamento di 250 commi, per un valore di circa 11,2 miliardi di euro. I settori interessati sono eterogenei. Per l’edilizia, in attesa di una stabilizzazione definitiva del beneficio, verrà nuovamente prorogata al 31 dicembre 2012, con un tetto di spesa di 48.000 euro da ripartire in dieci anni, la detrazione Irpef del 36% delle spese di ristrutturazione di appartamenti, parti comuni di edifici residenziali e fabbricati, purché, questi ultimi, realizzati fra il 1° gennaio 2008 e il 31 dicembre 2012, con successiva alienazione o assegnazione dell’immobile entro il 30 giugno 2013. Definitiva diviene, invece, l’Iva agevolata al 10% sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio. Ai comuni sono stati destinati oltre 1.700 milioni di euro per rimborsare i mancati incassi, derivanti dall’abolizione dell’Ici, per il triennio 2008-2010. Fondi sono stati anche destinati all’edilizia carceraria, per la realizzazione di nuove strutture o per l’incremento della capienza di quelle esistenti, e a quella sanitaria. Circa 300 milioni di euro sono stati stanziati per gli interventi di messa in sicurezza e adeguamento antisismico, immediatamente cantierabili, del patrimonio edilizio scolastico. Avviato un programma infrastrutturale per le Forze armate con la valorizzazione e l’alienazione degli immobili militari e la costituzione di fondi comuni di investimento immobiliare per il reperimento delle risorse. Per i grandi interventi infrastrutturali, previsti come prioritari dalla Legge Obiettivo, il Cipe potrà approvare il singolo lotto costruttivo, impegnandosi a finanziare l’intera opera. Assegnati 100 milioni di euro al Fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio, istituito presso il Ministero dell’Economia, da erogare agli enti locali per interventi sul rispettivo territorio di appartenenza. Un miliardo di euro è stato previsto per finanziare il Piano Straordinario contro il rischio idrogeologico. Introdotto il tetto del 51%, quale soglia minima di partecipazione al capitale sociale della Stretto di Messina Spa, dell’Anas, delle Regioni Sicilia e Calabria e di altre società a controllo statale per garantirne la proprietà pubblica, con una contestuale ricapitalizzazione di 470 milioni di euro della società che dovrà realizzare il Ponte. Per i comuni abruzzesi del cratere è prevista l’esclusione dal saldo del patto di stabilità interno 2010 e la proroga dei termini di pagamento delle imposte al giugno 2010, oltre a un’imposta fissa del 20%, solo per il 2010, da versare in luogo dell’Irpef ordinaria, sui redditi derivanti da contratti di locazione a canone concordato relativi a immobili ubicati nella provincia de L’Aquila per agevolare il reperimento di alloggi per gli sfollati. I beni immobili confiscati alla mafia, non riutilizzabili per fini pubblici, verranno ceduti dall’Agenzia del demanio e il ricavato sarà destinato, in misura paritaria, al Ministero dell’Interno e al Ministero di Grazia e Giustizia. In tema di dismissioni, l’Agenzia del demanio potrà alienare gli immobili statali con trattativa privata, se aventi un valore non superiore a 400 mila euro, ovvero, per importi superiori, con asta pubblica e invito a offrire e, in caso di asta deserta, a trattativa privata. Gli enti locali ove si trovano i beni hanno comunque il diritto di opzione all’acquisto e il diritto di prelazione in caso di procedura con offerta libera. È anche prevista la riduzione del contributo ordinario di base agli enti locali per il prossimo triennio e del 20% del numero dei consiglieri comunali. Ridotto il numero massimo degli assessori comunali e provinciali, in misura pari, rispettivamente a un quarto dei consiglieri comunali e a un quinto degli assessori provinciali. Per contenere le spese, sono state eliminate le figure del difensore civico e del direttore generale e cessati i finanziamenti statali alle comunità montane, in attesa della loro definitiva soppressione, che verranno invece destinati direttamente ai comuni montani. Dallo scudo fiscale dovrebbero arrivare nuove risorse per il finanziamento delle università nel 2010, mentre verranno riaperti i termini per la rivalutazione dei terreni edificabili e con destinazione agricola ai fini del pagamento delle relative imposte e delle partecipazioni. In tema di edilizia è prevista la rivalutazione nella misura del 100% del trattamento speciale di disoccupazione per i lavoratori licenziati da imprese edili e affini, mentre il Tfr dei lavoratori dipendenti del settore privato, accantonato dall’Inps e non destinato alle previdenza complementare, verrà utilizzato dal Governo per la copertura della spesa corrente. In tema di welfare, un miliardo di euro è destinato a coprire la proroga degli ammortizzatori sociali, alla tutela dei lavoratori a progetto ed a incentivare la reintegrazione dei lavoratori over 50 beneficiari dell’indennità di disoccupazione. Altre misure verranno sicuramente inserite nel decreto «mille proroghe» che sarà emesso all’inizio del 2010.

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Last modified: 17 Luglio 2015