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Written by: Professione e Formazione

Lutero: come ampliare un museo senza esagerare

Eisleben (Germania). Da tempo nel patrimonio Unesco per il suo legame con la memoria luterana (Martin Lutero vi nacque nel 1483 e morì nel 1546), la cittadina della Sassonia Anhalt aumenta ulteriormente le superfici museali dedicate al proprio cittadino più famoso. L’edificio dove Lutero si spense viene ampliato, portando la superficie espositiva da 200 a 800 mq.
Vincitore del concorso internazionale in due fasi concluso il mese scorso è un giovane studio di Stoccarda, Von M Architekten fondato da Matthias Siegert, Erich H. Fritz e Dennis Müller, il cui progetto è stato preferito sulla rosa dei 28 finalisti, a loro volta selezionati tra le 109 proposte inviate nella prima fase. Ad attirare tanto interesse, non solo il valore simbolico dell’opera ma anche la sua sicura realizzazione, con cinque milioni già stanziati tra stato, regione, comune e associazioni cittadine e i lavori pronti a partire per arrivare in tempo al 17 febbraio 2012, giusto un giorno prima dell’anniversario della morte di Lutero.
L’edificio oggetto del concorso è stato acquistato dalla Municipalità già nel 1862, per essere adibito a museo a partire dal 1894, previa realizzazione d’interni in stile che rievocassero gli ambienti originali. La difficoltà che il concorso ha posto è legata naturalmente a una città-reliquario che poggia la propria identità su un tema a continuo rischio Disneyland. Peraltro, già due anni fa Eisleben ha visto la realizzazione di un analogo museo, annesso alla casa natale di Lutero, su progetto (raffinato e pluripremiato) dei berlinesi Springer Architekten (cfr. «Il Giornale dell’Architettura», n. 52, p. 16). Il progetto vincitore per la casa di morte gioca su un linguaggio sommesso e una distribuzione quasi rigida ma, secondo la giuria, valorizza particolarmente con la sua architettura a terrazzi il retro a giardino, lasciando inalterata la struttura originale della casa con la sua corte, senza toccare la quercia piantata in memoria di Lutero. Reception e negozi vengono trasferiti nei nuovi spazi, affacciati su una nuova piccola corte, mentre gli ambienti antichi sono riservati all’esposizione. Viene trasferito anche l’ingresso principale, realizzando così un percorso di collegamento con la preesistenza che distribuisce sale per mostre temporanee e un’aula conferenze. È previsto l’utilizzo didattico dei nuovi spazi, mentre i contenuti museali tratteranno da due punti di vista la figura di Lutero: da un lato leggenda e biografia, dall’altro l’opera teologica. Nel complesso, comunque, il progetto vincitore lascia presagire un’architettura laica, asettica, attenta più a non turbare il contesto che a celebrare un eroe da kolossal (vedi la pellicola del 2005 finanziata dalla stessa chiesa luterana).

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Last modified: 17 Luglio 2015