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Christian De IuliisWritten by: Forum

L’archintruso. Il modulo abitativo Trähus

L’archintruso. Il modulo abitativo Trähus
Gli architetti di una nota multinazionale dell’arredamento low cost hanno predisposto un «nucleo spaziale» innovativo e minimale

 

Per rispondere alle esigenze abitative post-pandemia, il modulo Trähus è un rivoluzionario oggetto di design nato per coniugare il bisogno di privacy con la transizione ecologica in corso, ristabilendo il delicato equilibrio tra uomo e natura e riscoprendo la vocazione organica dell’architettura contemporanea.

Gli architetti hanno lavorato a lungo, stimolati dal dibattito culturale in corso e riflettendo sul modello insediativo più adeguato, prima di scegliere quello dell’alloggio isolato nel “verde”, affine ad alcune sperimentazioni urbane della metà del XX° secolo, note come “case sull’albero”.

Il risultato è un modulo che non consuma suolo, non inquina, è riciclabile e, essendo considerato arredo, non ha bisogno di alcuna autorizzazione edilizia.

Si tratta di un ritorno al nido primordiale: il vero grado zero dell’architettura.

Grazie al suo comodo imballaggio, il modulo Trähus può essere acquistato in uno dei numerosi «store», oppure lo si può ricevere a domicilio. Volendo si può richiedere anche il servizio “montaggio”, ma l’azienda sconsiglia di rinunciare all’esperienza dell’assemblaggio.

Infatti il modulo Trähus può essere montato facilmente grazie ai seguenti cinque suggerimenti:

  1. Scegliere un albero sufficientemente foglioso e possibilmente ad alto fusto. Se non si possiede un albero di proprietà è possibile noleggiarlo o richiederlo in permuta in un parco o in una pineta
  2. Aprire la confezione del modulo Trähus e controllare che siano presenti tutti i pezzi per il montaggio, nonché alcuni attrezzi essenziali come un martello, un giravite “a stella”, una matita 3B e una chiave a brugola da 6 mm. Importante: ricordatevi di aprire la confezione prima di salire sull’albero
  3. Disporre ordinatamente ai piedi dell’albero i pezzi contenuti nella confezione, valutare attentamente se si è in grado di procedere al montaggio autonomamente, viceversa chiedere aiuto a qualcuno, ad esempio ad un cugino al quale, eventualmente, si affiderà l’uso della matita
  4. Seguire scrupolosamente tutti i passaggi illustrati nel manuale di istruzioni senza saltarne nessuno. Tuttavia, nel malaugurato caso si manchi un’operazione, si può tornare indietro avvalendosi della reversibilità del modulo Trähus
  5. A montaggio terminato effettuare il collaudo del modulo Trähus saltellandoci all’interno per circa venti secondi.

I progettisti sostengono che il 95% degli acquirenti del modulo Trähus, dopo averlo sperimentato, non fa più ritorno nella propria abitazione tradizionale. Di questi, il 50% non da più nessuna notizia di sé.

Sempre secondo i progettisti, il modulo Trähus, se abbandonato, nell’arco di dieci anni è in grado di tramutarsi esso stesso in un albero.

Il modulo Trähus è ideale per ferie in isolamento, esercizi yoga, quarantene, ispirazioni poetiche, latitanze. Secondo la rivista americana “Domhouse”, il modulo Trähus diventerà presto il nuovo modello di casa vacanze estiva.

Da settembre, il modulo Trähus sarà disponibile anche sospeso. Per tale versione, però, è preferibile effettuare il collaudo sgombrando preventivamente l’area sottostante.

 

Autore

  • Christian De Iuliis

    Nasce, cresce e vive in costa d’Amalfi. Manifesta l’intenzione di voler fare l’architetto nel 1984, rendendolo noto in un tema in quarta elementare, raggiunge l’obiettivo nel 2001. Nel 2008 si auto-elegge “Assessore al Nulla” del suo paese. Nel 2009 fonda il movimento artistico-culturale de “Lo Spiaggismo”, avanguardia del XXI° secolo che vanta già diversi tentativi, falliti, di imitazione. All’attivo ha cinque mezze maratone corse e altrettanti libri pubblicati: “L’Architemario. Volevo fare l’astronauta” (Overview editore, 2014), “Vamos a la playa. Fenomenologia del Righeira moderno” (Homo Scrivens, 2016), "L'Architemario in quarantena. Prigionia oziosa di un architetto" (KDP Amazon, 2020), "L'architetto contro tutti" e "Il Nostromondo - le città invedibili" (2024). Ha ricevuto premi in diversi concorsi letterari. Premio PIDA giornalismo 2020 per la divulgazione dell'architettura. Si definisce architetto-scrittore o scrittore-architetto: dipende da dove si trova e da chi glielo chiede

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Last modified: 12 Luglio 2021