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Michele RodaWritten by: Reviews

Sguardi di carta su Milano, tra storie nascoste e autocelebrazioni

Sguardi di carta su Milano, tra storie nascoste e autocelebrazioni

Guida ragionata all’eterogenea pubblicistica di settore dedicata a una città che domina anche la scena editoriale, oltre a quella della trasformazione urbana in Italia

 

La nostra inchiesta sulla Milano che cambia restituisce una condizione insieme dinamica e contraddittoria, esito – qui più che altrove, ora più che mai – di tendenze spesso contrastanti. Milano, oltre che capitale (in questo senso) della trasformazione architettonica contemporanea in Italia, lo è anche della pubblicistica di settore. E allora libri e libretti a tema architettonico costruiscono una geografia all’interno della quale pare interessante – più che raccontare la cifra specifica della singola pubblicazione – individuare gli orientamenti.

 

Guide: nuove e vecchie, disciplinari e non

Pur con la concorrenza spietata del web, resiste ancora la tradizione della guida cartacea. Nella forma più tradizionale è quella pubblicata da Hoepli nell’autunno 2018 (di cui abbiamo diffusamente parlato qui): racconta una Milano fatta di architetture vivisezionate in 178 schede, mentre i tre autori (Marco Biraghi, Florencia Andreoli e Gabriella Lo Ricco) firmano i testi introduttivi (rispettivamente: L’architettura di Milano e la sua identità, Milano internazionale, Milano e le grandi trasformazioni) che provano ad ordinare temi e contenuti. Meno disciplinare, e forse proprio per questo più utile a comprendere anche sguardi altri, è la nuovissima edizione di un’altra guida (Sassi, versione italiano e inglese), Milano verso il futuro di Alessandra Novellone e Stefano Zuffi; vi troviamo chiavi di lettura e contenuti di carattere più storico e trasversale. Non può non colpire la scelta dell’immagine di copertina: dove Hoepli sceglie i Giardini della Triennale con le nuove torri sullo sfondo, questo volume pone il suo obiettivo aereo sulla forma tonda di piazza Gae Aulenti, identificata come il simbolo del futuro stesso. Un futuro orgogliosamente poggiato sulle radici in un passato che è oggetto dello sguardo, tra il curioso e l’ammirato, di The design city, opera ponderosa edita da Forma. Quello che comincia con una copertina rosso fuoco e una grafica accattivante è un bel viaggio, tortuoso e complesso, alla ricerca delle radici dell’eccezionalità del design milanese, che apre le porte di studi e luoghi della produzione. E che non rinuncia ad alcuno strumento della comunicazione scritta: dall’intervista al saggio, dalla foto d’archivio alla citazione.

 

Storytelling: progetti e studi alla prova

La ricca produzione edilizia ed architettonica che Milano può vantare si riflette anche in un filone particolarmente fortunato, quello della pubblicistica applicata al singolo progetto. È il caso del Campus Humanitas di Rozzano, raccontato con la forma consueta della monografia architettonico-progettuale, edita da Skira. L’intervento è illustrato con un ricco repertorio d’immagini fotografiche di Andrea Martiradonna e con i contributi scritti, tra gli altri, di Fulvio Irace e del progettista Filippo Taidelli. La “casa madre” Electa risponde con un testo analogo, dedicato alla Torre Allianz di Arata Isozaki, curato da Marco Biagi che scrive anche un testo introduttivo dedicato all’esperienza di CityLife. Anche per questa pubblicazione il repertorio è quello della monografia (testi in italiano/inglese e immagini fotografiche, oltre a disegni e schizzi), con un’inclinazione particolare agli aspetti tecnologici e costruttivi. Con i libri si raccontano anche gli studi milanesi, come nel caso di Parisotto-Formenton (piccola struttura professionale che si divide tra Padova e la sede meneghina di via Archimede). Per farlo hanno scelto una strada ambiziosa, ancora con Electarchitettura: ricca ed elegante monografia del loro trentennale lavoro, ampiamente documentato con immagini e dati di progetto, con tanto di testo critico di Francesco Dal Co. Decisamente più sperimentale è la strada battuta da Massimo Roj e dal suo studio milanese Progetto CMR che per Mondadori pubblica un originale e ardito tentativo di affiancamento di brani musicali novecenteschi con l’evoluzione dell’architettura. Il neologismo, Rock-tecture, dichiara l’ambizione di un parallelismo proposto per 40 progetti e che, stando a Milano, vede le nuovi torri di Garibaldi accoppiate a Stairway to Heaven, dei Led Zeppelin.

 

Sorprese e scoperte

Sotto la superficie di edifici e spazi urbani, c’è un’intensa ricerca di ciò che è nascosto. Didascalico in questo il lavoro della storica dell’arte Manuela Alessandra Filippi edito da Hoepli: una guida (ma fatta di storie prima ancora che di luoghi) che rintraccia e descrive i piccoli pezzi che segnano la continuità dalla Milano romana a quella contemporanea, sempre e comunque vista come la città che sale. E da questa superficie rotta emergono due pubblicazioni capaci di sorprendere per qualità e per il modo diverso di comunicare la Milano novecentesca. La prima (fresco arrivo nella collana della Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano) è dedicata alle figure di Asnago e Vender, capaci con i loro progetti (in cui, come scrive il curatore, Massimo Novati, “architettura e pittura si sostanziano grazie alla capacità professionale di diventare oggetti del quotidiano, del vivere, dell’abitare”) di cambiare il volto di Milano tra gli anni ’30 e ’60. Oltre agli edifici firmati Asnago e Vender nel panorama urbano contemporaneo, il libro mette in pagina alcuni disegni inediti di Mario Asnago e propone un raffinato dialogo tra Adam Caruso e Cino Zucchi su questa esperienza, così speciale e così profondamente milanese. Ancora meno conosciuta, e così ancora più meritevole di essere diffusa, è la parabola di vita e professionale di Renzo Zavanella (1900-1988). La firma Davide Allegri con un’intensa ricerca, condensata nelle oltre 600 pagine pubblicate da Scripta, con il sostegno (anche) del Mibact, oltre che della Fondazione Leon Battista Alberti. Progettista silenzioso che ha attraversato tutto il Novecento, pur originario di Mantova, Zavanella ha vissuto nel capoluogo lombardo, legandovi gran parte della propria attività. Una Milano particolare, disegnata e sognata, si palesa sfogliando le pagine patinate del libro, elegante e di ottima qualità, fin dalla copertina che riporta uno schizzo per la Pensilina OM del 1948. Strutturata in tre parti, la pubblicazione ricostruisce lo sfondo culturale in cui Zavanella si forma e progetta, riportando puntualmente apparati biografici, bibliografici e archivistici (questi ultimi conservati presso lo CSAC di Parma). Ma è soprattutto la parte centrale, la seconda, ad affascinare con immagini di opere e progetti: dagli stand della Fiera Campionaria ai numerosi allestimenti ed esposizioni, da oggetti di design di uso comune ad alcuni autogrill delle nascenti autostrade italiane. Fino ai tanti edifici (basti su tutti quello commissionato da BPM in Piazza Sant’Eustorgio, a metà anni ‘50; nell’immagine di copertina) che, oggi assorbiti dalla città tanto da diventarne frammenti scontati, ritornano alla nostra attenzione, grazie a queste pagine, con le loro storie architettoniche che – una sull’altra, una dopo l’altra – hanno costruito una città.

 

Milano. L’architettura dal 1945 a oggi, a cura di Florencia Andreola, Marco Biraghi, Gabriella Lo Ricco, Hoepli, 2018, 320 pagine, € 29,90

 

 

 

 

 

 

 

 

Milano. Verso il futuro, di Alessandra Novellone e Stefano Zuffi, Sassi, 2020, 176 pagine, € 29

 

 

 

 

 

 

 

 

The design city. Milano città laboratorio, di Marco Sammicheli e Anna Mainoli, Forma Edizioni, 2018, 416 pagine, € 98

 

 

 

 

 

 

 

 

Humanitas Campus: architettura per la società della conoscenza, Skira, 2019, 160 pagine, € 29

 

 

 

 

 

 

 

 

Torre Allianz. Milano, a cura di Marco Biagi, Electa, 2020, 240 pagine, € 50

 

 

 

 

 

 

 

Aldo Parisotto, Massimo Formenton Architetti. Works, a cura di Eleonora Grigoletto, Electa, 2019, 310 pagine, € 50

 

 

 

 

 

 

 

 

Rocktecture. Progetto CMR, a cura di Fortunato D’Amico, Mondadori, 2019, 263 pagine, € 50

 

 

 

 

 

 

 

 

Milano nascosta. Dalle pietre romane alla città che sale, di Manuela Alessandra Filippi, Hoepli, 2019, 464 pagine, € 19,90

 

 

 

 

 

 

 

 

Asnago e Vender a Milano, di Massimo Novati, Fondazione OAMi, 2020, 124 pagine, € 18

 

 

 

 

 

 

 

 

Renzo Zavanella. 1900-1988. Architettura design tecnologia, di Davide Allegri, Scripta, 2019, 618 pagine, € 59

 

 

 

 

 

 

 

 

Autore

  • Michele Roda

    Nato nel 1978, vive e lavora a Como di cui apprezza la qualità del paesaggio, la tradizione del Moderno (anche quella svizzera, appena al di là di uno strano confine che resiste) e, soprattutto, la locale squadra di calcio (ma solo perché gioca le partite in uno stadio-capolavoro all’architettura novecentesca). Unisce l’attività professionale (dal 2005) come libero professionista e socio di una società di ingegneria (prevalentemente in Lombardia sui temi dell’housing sociale, dell’edilizia scolastica e della progettazione urbana) a un’intensa attività pubblicistica. È giornalista free-lance, racconta le tante implicazioni dei “fatti architettonici” su riviste e giornali di settore (su carta e on-line) e pubblica libri sui temi del progetto. Si tiene aggiornato svolgendo attività didattica e di ricerca al Politecnico di Milano (dove si è laureato in Architettura nel 2003), confrontandosi soprattutto con studenti internazionali. Così ha dovuto imparare (un po’) l’inglese, cosa che si rivela utilissima nei viaggi che fa, insieme anche alla figlia Matilde, alla ricerca delle mille dimensioni del nostro piccolo mondo globale

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Last modified: 28 Ottobre 2020