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Silvia BerselliWritten by: Biennale di Venezia

Belgio: “Bravoure”

Belgio: “Bravoure”

VENEZIA. Uno studio di progettazione, un bureau di architettura degli interni e un fotografo/artista presentano il contributo belga alla Biennale 2016, realizzato sotto la direzione del Flanders Architecture Institute che assume questo ruolo ogni quattro anni in alternanza con le istituzioni della comunità francofona. Architecten De Vylder Vinck Taillieu, Doorzon Interieur Architecten e Filip Dujardin formano il collettivo Bravoure (Bravura), che si propone di indagare “il significato dell’artigianato in un periodo di regressione economica” in quanto, secondo i curatori, “la scarsità di mezzi richiede un alto livello di precisione”.

All’interno del padiglione sono esposti tredici frammenti, riprodotti alla scala reale, di altrettanti progetti significativi concepiti da tredici architetti fiamminghi selezionati dai curatori. Attorno ad ogni brano i curatori costruiscono un trittico composto dall’elemento materico, dall’architettura di provenienza e da una fotografia. Un pilastro, un tubo, un nodo metallico, un pannello di tamponamento: perso il contatto fisico con il contesto architettonico di provenienza, anche i più semplici elementi del progetto possono assumere il valore scultoreo di ready-made duchampiani.

Il dialogo a tre voci compone in alcuni momenti un accordo consonante estremamente poetico, anche grazie a un allestimento che non teme i silenzi e privilegia la permeabilità visiva. La semplicità espositiva chiarifica i presupposti curatoriali, evitando di cadere in un esercizio concettuale. Questi fragments sembrano acquisire una nuova dimensione, senza arrivare a diventare elements, né fundamentals – e il riferimento alla passata kermesse veneziana, diretta da Koolhaas, è d’obbligo – e riportano in primo piano il tema della qualità, anche in assenza di grandi mezzi economici.

Tra le attività proposte all’interno del padiglione, spiccano le presentazioni di libri: diverse pubblicazioni monografiche dedicate al ricco panorama delle più recenti realizzazioni fiamminghe.

 

Commissario: Christoph Grafe, Director Flanders Architecture Institute Curatore: bravoure architecten de vylder vinck taillieu-doorzon interieur architecten- filip dujardin Sede: Giardini

Autore

  • Silvia Berselli

    Laureata in Architettura al Politecnico di Milano, ha collaborato con la Triennale di Milano (Renzo Piano, 2007 e Casa per tutti, 2008) e si è dottorata in Storia dell’architettura e dell’urbanistica al Politecnico di Torino. Dal 2010 svolge attività didattica presso l’Accademia di architettura di Mendrisio ed è ricercatrice post-doc, borsista FNS, nel gruppo coordinato da Daniela Mondini Da Ravenna a Vals. Luce e oscurità in architettura dal Medioevo al presente, con un progetto sull’illuminazione della casa-atelier nel XX secolo. Con MAP/Silvana ha recentemente pubblicato la monografia Ionel Schein. Dall’habitat evolutivo all’architecture populaire (2015) e co-editato Le jeu savant. Luce e oscurità nell'architettura del XX secolo (2014).

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Last modified: 26 Maggio 2016