Visit Sponsor

Written by: Città e Territorio

Urbanpromo 2016: 10 regole per il social housing e progetti per città sempre più smart

La tredicesima edizione dell’appuntamento promosso da Inu e Urbit si chiude con 1.800 visitatori, 350 relatori e 65 progetti di buone pratiche di gestione del territorio

 

Con l’ingresso di 1.800 visitatori, si è chiusa alla Triennale di Milano l’edizione 2016 di Urbanpromo, l’evento di marketing urbano e territoriale promosso da Inu e Urbit che, nei suoi 4 giorni di convegni e workshop, ha visto quest’anno la presenza di 350 relatori e l’esposizione di 65 progetti di interventi virtuosi sul territorio, confermandosi, arrivato alla tredicesima edizione, un appuntamento sempre più importante nell’ambito della pianificazione urbana e della gestione del territorio.

Molte sono le tematiche che sono state affrontate dai dibattiti. Alcuni di particolare importanza per la rigenerazione dei tessuti urbani degradati, come i progetti presentati al bando nazionale periferie (che saranno presto approfonditi all’interno del Giornale), altri per il supporto alle crescenti parti di popolazione che sono e saranno in futuro sempre più in difficoltà, come il punto sul social housing, mentre altri ancora riguardano i progetti per lo sviluppo di città sempre più smart.

 

Un decalogo per il Social housing

Finalizzato a dare risposte a domande e necessità sempre più attuali per tutto il paese, il social housing ha visto a Urbanpromo Progetto paese la scrittura di un decalogo di raccomandazioni raccolte all’interno di un documento riassuntivo dei lavori della preview torinese:

 

  1. Ricercare l’integrazione – nello spazio urbano e nella gestione operativa – tra gli interventi di edilizia residenziale del settore pubblico e quelli del privato sociale, anche grazie a una semplificazione dell’attuale complessa articolazione delle competenze pubbliche
  2. valorizzare nella progettazione e nella gestione degli interventi di social housing i contenuti propri dell’economia della condivisione
  3. costruire progetti integrati e partecipati di rigenerazione dei quartieri in crisi, la cui leva sia appunto costituita dal social housing e i cui ingredienti siano anche le innovazioni tecnologiche riconducibili alle idee di smart city e smart communities e le elevate prestazioni ambientali
  4. definire modelli unificanti per gli accordi tra enti e operatori, standardizzando le definizioni tecniche ed anche prevedendo adeguati sistemi di adattamento delle convenzioni alle oscillazioni del mercato immobiliare
  5. fin dal montaggio delle operazioni, a partire dal concept dell’iniziativa, realizzare una efficace interdipendenza tra la gestione finanziaria e la gestione sociale, pur nella diversa specificità di competenza e responsabilità dei soggetti economici coinvolti
  6. contenere i costi di costruzione e di esercizio dell’edilizia residenziale sociale all’interno dei programmi di rigenerazione urbana, intervenendo su tutti i fattori di costo e in particolare su quelli maggiormente incidenti
  7. integrare gli interventi di social housing, in quanto servizi abitativi, all’interno delle politiche sociali, valorizzando le complementarietà con la sicurezza, la solidarietà, la coesione sociale, il lavoro
  8. estendere gli interventi di social housing, con i relativi sistemi valoriali, a tutte le principali città italiane, promuovendo anche specifici percorsi formativi presso i comuni interessati
  9. sviluppare i modelli di valutazione degli esiti sociali, oltre che finanziari, degli interventi, anche attraverso la precisazione dei dati strettamente necessari, così da migliorare le valutazioni ex ante (destinate ad incidere sulle convenzioni), in itinere (a beneficio dei gestori sociali e finanziari) ed ex post (per il miglioramento dell’intera sperimentazione)
  10. attivare ulteriori opportunità formative per creare le competenze professionali necessarie per diffondere nel Paese l’approccio valoriale del social housing

 

Per città sempre più smart

Enel, con il progetto “Future – E” che riconvertirà 23 ex centrali, A2A, con le opere e i progetti previsti in realizzazione a Milano in ambito di illuminazione pubblica e pulizia della città insieme a un progetto per la rigenerazione del centro storico de L’Aquila sono stati i temi centrali discussi in tema di centri urbani sempre più smart.

Per L’Aquila in particolare, colpita nel 2009 da un terremoto dalle disastrose conseguenze non solo per le perdite di vite umane e per i danni al territorio, il completamento della più importante opera pubblica commissionata dopo il sisma, il progetto Smart Tunnel, attuato da Gran Sasso Acqua, ottimizzerà e migliorerà la gestione dei sottoservizi cittadini grazie alla realizzazione di un tunnel sotterraneo percorribile all’interno del quale passeranno le linee elettriche e delle comunicazioni e i condotti per la distribuzione e lo smaltimento delle acque. I lavori, partiti ad aprile 2015, sono attualmente in corso. Il percorso del tunnel si dipana nel sottosuolo del centro storico aquilano partendo dal suo asse principale, costituito da corso Vittorio Emanuele e corso Federico II, e sviluppandosi in un’area suddivisa in sette lotti, alcuni già consegnati, altri ancora da completare.

 

I vincitori di Urban-promogiovani

Least but not last, la premiazione del concorso aperto agli studenti, per la prima volta aperto a partecipazioni internazionali. Giunto ormai alla sua ottava edizione, Urban-promogiovani ha concluso i suoi lavori con la proclamazione dei vincitori delle diverse categorie, avvenuto all’interno di un workshop che, lavorando sul caso studio della nuova porta del Parco di Molentargius sul territorio di Quartu Sant’Elena a Cagliari, ha visto oltre 60 partecipanti italiani coordinati dalle responsabili del concorso Daniela Mello, Claudia Trillo e Valeria Saiu.

I vincitori, selezionati fra 47 progetti valutati (e premiati) dai visitatori del sito e da una giuria internazionale e visibili online per 12 mesi, sono:

Referendum online

Premio: 1.000 euro (in acquisto di libri o digital devices)

SECONDigliano CHANCE (Università Federico II di Napoli): concentrandosi sull’area di Secondigliano, il progetto comprende le caserme dismesse Caretto e Boscariello e le rende, insieme al tessuto urbano circostante, riferimento per la definizione del futuro di un vuoto urbano

Premio: 500 euro (in acquisto di libri o digital devices)

ReThink Santa Ana (Università di Salerno): il progetto propone una strategia per la trasformazione del quartiere di Santa Ana a Panama City, che negli anni ha perso la qualità di uno spazio pubblico progressivamente deterioratosi ed è oggi una delle aree a maggiore presenza di “lotes baldios” (lotti dimenticati)

__

Giuria internazionale: Nico Calavita (San Diego State University), Alona Martinez Perez (University of Plymouth), Christer Bengs (Aalto University)

Premio 1.000 euro (in acquisto di libri o digital devices)

RURURBAN_INTERFACE (Università di Palermo): il progetto prevede azioni di rigenerazione urbana per centri di medie e piccole dimensioni ponendosi come interfaccia tra la città e il sistema rurale per la definizione di un nuovo sistema ru-urbano che si pone l’obiettivo di creare aree più ecologiche, creative e intelligenti.

Premio: 500 euro (in acquisto di libri o digital devices)

REconnect (Technical University Munich): a Lisbona, le strutture abbandonate degli ex gasometri di Matinha diventano l’occasione per un progetto che rivede l’intera area e propone la realizzazione di un nuovo parco con spazi per attività sportive, eventi culturali e orti di vicinato.

__

Hanno vinto il premio speciale sostenuto dalla Camera di Commercio di Genova:

Autore

About Author

(Visited 1.505 times, 1 visits today)
Share
Last modified: 23 Novembre 2016