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Christine DesmoulinsWritten by: Patrimonio

Parigi/1: quale futuro per l’Ile de la Cité

Parigi/1: quale futuro per l’Ile de la Cité

Il presidente della Repubblica ha affidato a Domique Perrault e a Philippe Bélaval una missione di studio e orientamento

 

PARIGI. A cavallo della Senna, i 22 ettari dell’antica culla della capitale, iscritta al Patrimonio mondiale Unesco, ne testimoniano la stratificazione storica lungo i secoli e riuniscono importanti monumenti: la cattedrale di Notre-Dame, l’ospedale dell’Hôtel Dieu, il Palazzo di Giustizia, la Prefettura di Polizia, il celebre quai des Orfèvres e il Tribunale del commercio, senza dimenticare la pittoresca presenza del mercatino dei fiori. Assidua meta turistica, l’Ile manca oggi di una struttura dedicata e di sistemazioni pedonali necessarie per conciliare gli usi dei visitatori e dei parigini.

Alcune istituzioni importanti l’abbandoneranno presto. Il Palazzo di giustizia perderà peso rispetto alla Cittadella giudiziaria che sta sorgendo su progetto di RPBW a Batignolles, quartiere in cui la Direzione generale della Polizia giudiziaria attende anch’essa la consegna della sua nuova sede.

Nel dicembre 2015, il presidente della Repubblica François Hollande ha così affidato a Dominique Perrault e al presidente del Centre des monuments nationaux Philippe Bélaval un incarico di studio e d’orientamento sul possibile ruolo di questa “isola monumento” nei prossimi 25 anni. Si tratta d’immaginare gli assi d’un intervento destinato a rispondere alle questioni molteplici del sito, soprattutto in materia urbana, culturale e turistica, nonché in funzione d’una strategia globale di sviluppo sostenibile per la città di Parigi. Si tratta di pensare l’isola nella sua globalità, come un quartiere vivo e aperto, rivolto verso le due rive della Senna, conciliante attività economica, accoglienza migliorata dei turisti e valorizzazione di un patrimonio senza uguali. Le proposte sono attese per settembre.

 

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Autore

  • Christine Desmoulins

    Giornalista e critica di architectura francese, collabora con diverse riviste ed è autrice di numerose opere tematiche o monografiche presso diverse case editrici. E’ anche curatrice di mostre: in particolare «Scénographies d’architectes» (Pavillon de l’Arsenal, Parigi 2006), «Bernard Zehrfuss, la poétique de la structure» (Cité de l’Architecture, Parigi 2014), «Bernard Zehrfuss, la spirale du temps» (Musée gallo romano di Lione, 2014-2015) e «Versailles, Patrimoine et Création» (Biennale dell'architettura e del paesaggio, 2019). Tra le sue pubblicazioni recenti: «Un cap moderne: Eileen Gray, Le Corbusier, architectes en bord de mer» (con François Delebecque, Les Grandes Personnes et Editions du Patrimoine, 2022)

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Last modified: 19 Luglio 2016