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Andrea IacomoniWritten by: Professione e Formazione

Premio Architettura Toscana, elogio della quotidianità

Premio Architettura Toscana, elogio della quotidianità

Riflessioni a conclusione della terza edizione del riconoscimento regionale

 

Da sempre oggetto di dibattito teorico, fin dalla ratio vitruviana, la qualità architettonica può essere ormai considerata come una componente essenziale della qualità generale della città e, trattandosi di un tema molteplice, multiscalare e multidisciplinare, amplia il suo significato generale fino a coinvolgere progetto, produzione e gestione, evidenziando la grande responsabilità dei progettisti, dei committenti e delle imprese, nella definizione dello spazio urbano.

Da anni gli ordini professionali lavorano per una legge sulla qualità architettonica che, al momento, ha portato all’approvazione, circa un anno fa, delle Linee guida sulla qualità dell’architettura da parte del Consiglio superiore lavori pubblici, con l’ulteriore decisione d’istituire una commissione con rappresentanze istituzionali, universitarie, ministeriali e professionali, al fine di definire principi, regole e procedimenti per la “qualità del buon costruire”, che assume connotazioni non solo personali e soggettive, ma anche culturali e collettive (l’interesse pubblico della qualità architettonica è riconosciuto dal 1985 con la Direttiva 85/384/CEE).

È evidente come l’architettura sia centrale nel dibattito per le trasformazioni urbane, come propulsore della rigenerazione, che riparte anche sotto la spinta dei premi di architettura, utili a stimolare riflessioni e diffondere la cultura del progetto come garanzia di qualità ambientale e civile.

 

PAT, per la qualità delle trasformazioni del territorio

Il Premio Architettura Toscana (PAT), istituito dal 2017, intende promuovere la discussione intorno all’architettura contemporanea, in quanto la qualità non può essere isolata dal momento storico, dalla cultura e dal contesto specifico in cui va a collocarsi l’opera. Il Consiglio regionale, gli Ordini degli architetti e le Anci toscane, con la collaborazione della Fondazione Architetti Firenze, sostengono la qualità dell’architettura come arte sociale, al fine di sensibilizzare tutti gli attori implicati nel processo di trasformazione del territorio e “premiare chi, attraverso la cultura del progetto, promuove una qualità di vita migliore anche nei singoli aspetti del quotidiano”.

 

I 5 vincitori

La terza edizione del 2022, suddivisa in 5 categorie, ha visto premiare, dalla giuria composta da Gianpiero Venturini, Nicola Di Battista, Gianluca Peluffo, Sofia von Ellrichshausen e Daniela Ciaffi, le Officine Gullo House nella categoria “Opera prima”, la Scuola comprensiva di Sant’Albino per le “Nuove costruzioni”, la Ginori 1735 per gli “Allestimenti e interni”, il Museo dell’Opera del Duomo di Pisa per il “Restauro e recupero”, la Piazza dell’Isolotto per gli “Spazi urbani”.

Dei 140 progetti presentati, in molti casi è evidente l’attenzione ad una rinnovata concezione dell’abitare, con il recupero del carattere “domestico” e il rapporto con la sostenibilità ambientale come prerogativa nella definizione del progetto, che mette in gioco un maggiore dialogo con il paesaggio, un attento uso dei materiali, la valorizzazione, attraverso il recupero dei manufatti, dell’identità e della storia dei luoghi che, spesso, si combinano a un linguaggio minimalista.

Le opere premiate, in generale, risaltano il valore civico dei luoghi, attraverso una qualità altamente comunicativa, che contiene qualità di tipo intrinseco (tecniche, fisiche, funzionali) inerenti l’oggetto architettonico, e qualità di tipo estrinseco (percettive, simboliche, soggettive) che interessano l’ubicazione dell’opera nel contesto complessivo, ripartito, in questa edizione, prevalentemente nella Toscana nord-occidentale, nell’area fiorentina, pisana e pratese, oltre che al grossetano; in tutti i casi considerando necessità attuali e identità locali, rielaborate attraverso trasformazioni indicative della modernità della progettazione, dalla composizione all’uso dei materiali, alle relazioni con il paesaggio.

 

Tutti i premi

Opera primaPrimo premio

: Officine Gullo House Firenze, Firenze (FI) / SuperSpatial
Motivazione della giuria: Nell’era della società della cura è significativo che un soggetto profit apra le porte del pubblico alla fruizione del patrimonio e lo faccia attraverso scelte di progetto urbano, oltre che architettonico
Menzioni: Casa Giusta, San Miniato (PI) / Matteo Gallerini, Cristina Toni; StoDistante, Vicchio (FI) / Caret Studio
Selezione: CasAmanda, Orbetello (GR) / Presicci + Pantanella D’Ettore Architetti

 

Nuova costruzione

Primo premio: Scuola comprensiva di Sant’Albino, Montepulciano (SI) / Roberto Vezzosi | MAVAA (Carlos Machado, Moura e Luìs Pereira Viana)
Motivazione della giuria: Il progetto della nuova scuola di Sant’Albino sostituisce due vecchie strutture scolastiche e realizza più che un nuovo edificio, un nuovo paesaggio; quest’ultimo non si sovrappone al sito in cui si inserisce, ma al contrario lo interpreta e lo restituisce trasfigurato
Menzioni: Casa nell’orto, San Miniato (PI) / LDA.iMdA Architetti Associati; La Manufacture, Radda in Chianti (SI) / Metro Office Architetti
Selezioni: Centro sportivo US Grosseto 1912, Roselle (GR) / Giulio Basili, Arianna Festelli, Angelo Lupo; Furla Progetto Italia, Tavarnelle Val Di Pesa (FI) / Geza Architettura, Biagini Bracciali Studio di Ingengeria, LAND Italia, Consiluim Servizi d’ingegneria

 

Restauro e recupero

Primo premio: Museo dell’Opera del Duomo di Pisa, Pisa / Guicciardini&Magni Architetti
Motivazione della giuria: Adeguatezza. Tutto quello che viene fatto si adegua al luogo. C’è ma non si vede, nel rispetto dell’esistente. Spesso succede che, dentro questi interni storici, l’architettura si confonde con il design, e quindi “diventa troppo”
Menzione: BASI Pilates Italia, Prato / ECOL, Emanuele Barili, Olivia Gori, ArchiBAM, Niccolò Balestri, Margherita Gemma Michelagnoli, Natale di Filippo
Selezioni: Civico 22, Firenze / FABBRICANOVE. Enzo Fontana, Giovanni Bartolozzi; Metafisica Toscana, Volterra (PI) / Studio Milani; Oratorio degli Angeli Custodi, Lucca / MISCROSCAPE

 

Allestimenti e interni

Primo premio: Ginori 1735, Sesto Fiorentino (FI) / b-arch
Motivazione della giuria: L’intervento declina con attenzione, eleganza e ricchezza di scelte progettuali, il rapporto di scala fra grande e piccolo, fra struttura e sottostruttura, fra esistente e nuovo intervento, utilizzando la grafica come elemento di progetto, spaziale e comunicativo, proprio all’interno di queste dualità, creando un immaginario innovativo e sorprendente
Menzione: Casa LIM, Firenze / Sara Bitossi Studio
Selezione: Leonardo Ricci 100, Firenze / Eutropia Architettura

 

Spazi urbani

Primo premio: Piazza dell’Isolotto, Firenze / Rossi Prodi Associati, Frontini Terrana
Motivazione della giuria: Questo progetto esplora una soluzione intelligente per una piazza che non è una vera e propria piazza. Riesce a ridare un centro a uno spazio che non lo possiede. Introducendo una copertura riflettente, attiva ed evidenzia ciò che succede nello spazio. Lo specchio restituisce agli utenti la ricchezza del tempo, le loro abitudini, oggetti e colori
Selezioni: Piazza Galeazzi, Grosseto / Massimo Gualtieri; Piazza Montanelli, Fucecchio (FI) / ARX, Heliopolis 21 Architetti Associati, Sandro Saccuti

Immagine di copertina: Scuola Comprensiva di Sant’Albino, Montepulciano (SI)

 

Autore

  • Andrea Iacomoni

    Architetto, dottore di ricerca in Progettazione urbana e territoriale (con specializzazioni al Berlage Institute di Rotterdam, all’Università Federico II di Napoli e alla Scuola superiore Sant'Anna di Pisa) e ricercatore della Fondazione Michelucci. E' stato docente di Progettazione presso le Università di Firenze, Genova, Pisa e Roma La Sapienza, ed attualmente è ricercatore in Urbanistica presso La Sapienza Università di Roma. Parallelamente alla didattica svolge attività professionale e di ricerca con lo studio Giraldi Iacomoni Architetti, ricevendo vari riconoscimenti (Premi Gubbio, IQU, De Masi, Bastelli) ed è consulente di varie amministrazioni e membro di Commissioni edilizie e per il paesaggio. Suoi progetti sono stati pubblicati in libri e riviste («Domus», «Opere», «Paesaggio Urbano», «Urbanistica», «Urbanistica Dossier») ed esposti in mostre, tra cui la Triennale di Milano e la Biennale di Pisa. Collabora con riviste di settore tra cui «Arknews», «Ananke» e ha diretto «Architetture città e territorio» e «Macramè». È autore di numerosi testi e libri, tra cui: «Tracce storiche e progetto contemporaneo» (2009), «Architetture per anziani» (2009), «Lo spazio dei rapporti» (2011), «Questioni sul recupero della città storica» (2014), «Topografie dello spazio comune» (2015).

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Last modified: 6 Luglio 2022