Ad Aspern, nell’ambito del progetto di sviluppo urbanistico più esteso dell’Austria, visita al complesso firmato Berger & Parkkinen con Querkraft Architekten
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Leggi la seconda parte “Costruire in legno in Europa”
e a proposito di nuovi progetti a Vienna
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ASPERN (AUSTRIA). Situata alle porte di Vienna, la cittadina di Aspern costituisce oggi il progetto di sviluppo urbanistico più esteso dell’Austria. E anche il più ambizioso.
Secondo il masterplan firmato dallo studio svedese Tovatt Architects & Planners, infatti, sull’area dell’ex aeroporto della capitale austriaca sta sorgendo un nuovo quartiere a basso impatto energetico sul modello di social housing conforme alla tradizione viennese. Si tratta di una vera e propria città giardino con aree verdi e piste ciclabili accanto a zone residenziali e attività commerciali. A conclusione dei lavori, prevista per il 2028, qui si troveranno 105.000 unità abitative e oltre 20.000 uffici raggruppati in blocchi edilizi disposti lungo le sponde sinuose di un lago artificiale.
Tra gli edifici già ultimati e abitati risulta particolarmente interessante il complesso “D12” disegnato dallo studio Berger & Parkkinen, nome conosciuto a livello internazionale grazie alla realizzazione delle ambasciate nordiche a Berlino negli anni novanta.
Insieme al gruppo viennese Querkraft, B&P hanno progettato un complesso abitativo nel quale forma e funzione si esprimono attraverso l’impiego del calcestruzzo combinato con l’uso estensivo del legno.
Si tratta infatti del primo complesso a Vienna nel quale palazzi di oltre venti metri di altezza presentino facciate con un rivestimento ligneo. Pannelli retroventilati di abete non trattato avvolgono i fabbricati su ogni lato, aumentando il livello di efficienza energetica e la qualità ambientale, oltre a offrire l’opportunità di essere completamente riciclati. Dietro al rivestimento esterno, pannelli in fibra di gesso garantiscono una resistenza di trenta minuti al fuoco, ottemperando così alle norme antincendio vigenti. Il calcestruzzo è stato utilizzato non solo per le strutture portanti ma anche per tutti i balconi, mentre l’uso di elementi prefabbricati ha permesso una notevole riduzione dei tempi di cantiere e della produzione di rifiuti.
L’utilizzo alternato del legno e del cemento caratterizza le facciate. In esse la sobria eleganza del materiale naturale si contrappone alla rudezza del cemento a vista di logge aggettanti e balconi che si inseriscono sui prospetti con ritmo irregolare. Una soluzione dettata non solo da valutazioni estetiche ma anche da esigenze funzionali in quanto la posizione sfalsata dei balconi costituisce una barriera alla propagazione del fuoco in caso di incendio.
All’interno del complesso si trovano 213 appartamenti distribuiti su sette palazzine di altezza variabile tra i quattro e i sette piani. L’oggettiva densità abitativa dell’insediamento risulta stemperata dalla distribuzione a pettine dei singoli volumi lungo un asse est-ovest: una soluzione che ha permesso la creazione di corridoi visivi e aree verdi tra i vari edifici. Questi sono connessi tra loro attraverso torri vetrate verticali che rappresentano anche zone interne di incontro e comunicazione.
Al centro del complesso. uno spazio aperto interamente rivestito in legno e denominato “il canyon” è caratterizzato da salti di quota ed è ripartito in zone di gioco e di riposo. Delimitato da sentieri e percorsi pedonali, esso costituisce il cuore pulsante dell’intervento e offre ai residenti opportunità di socializzazione.
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Chi sono i progettisti
Lo studio internazionale Berger & Parkkinen è stato fondato nel 1995 da Alfred Berger e Tina Parkkinen con sede a Vienna e a Helsinki e si è imposto all’attenzione con il progetto delle ambasciate nordiche realizzato a Berlino nel 1999.
Lo studio è specializzato nella realizzazione di progetti in ambito urbanistico ed in particolare nel disegno di edifici pubblici dedicati alla cultura, allo sport e all’istruzione, senza trascurare l’edilizia privata, il design di mobili e l’architettura di interni.
Insignito di vari riconoscimenti internazionali tra i quali, in Austria nel 2017, il premio “Architettura e Sostenibilità” per il progetto Seestadt Aspern, lo studio Berger & Parkkinen ha partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2004.
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Tag
legno , social housing , vienna
Last modified: 11 Settembre 2017