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Cecilia RosaWritten by: Reviews

“Trame della memoria”: continuità e sperimentazione di EMBT

“Trame della memoria”: continuità e sperimentazione di EMBT

30 anni di lavori dello studio fondato da Enric Miralles e Benedetta Tagliabue in mostra alla Reale Accademia di Spagna a Roma

 

ROMA. Nell’affascinante cornice della Reale Accademia di Spagna si può visitare la mostra “Trame della memoria”, promossa dalla Fundació Enric Miralles e realizzata con il supporto del MITMA (Ministero dei Trasporti, Mobilità e Agenda Urbana del Governo di Spagna – Direzione Generale di Agenda Urbana e Architettura). L’esposizione, sapientemente allestita nelle meravigliose sale e nel chiostro dell’Accademia, celebra trenta intensissimi anni di attività dello studio EMBT, fondato a Barcellona da Enric Miralles e Benedetta Tagliabue all’inizio degli anni novanta.

 

5 opere emblematiche

I cinque emblematici progetti selezionati per la mostra nelle sale interne (il Mercato e il quartiere di Santa Caterina a Barcellona, il Municipio di Utrecht, il Parlamento di Scozia, l’intervento nella zona portuale di Hafencity ad Amburgo e il complesso parrocchiale di san Giacomo a Ferrara, da poco consacrato), vengono esposti in una sequenza non cronologica e attraverso un dispositivo narrativo che ben restituisce la straordinaria galassia di schizzi, disegni, maquette, plastici e collage fotografici che hanno sempre costituito gli strumenti d’indagine progettuale dello studio catalano.

Ciascuno di queste celebri opere affronta il tema dell’intervento sul patrimonio costruito nelle complesse trame degli spazi urbani, con una predisposizione progettuale attenta alla stratificazione storica ma che al contempo non trascura la sperimentazione formale e figurativa. È la stessa Tagliabue a identificare il tema conduttore della mostra con la parola continuità; continuità architettonica tra il progetto e le preesistenze urbane e storiche ma, anche, continuità progettuale e professionale portata avanti per oltre vent’anni dalla stessa Tagliabue dopo la prematura scomparsa di Miralles nel 2000.

 

Allestimento “remake”

Curato daCaterina Miralles Tagliabue

, reinterpreta e riadatta un supporto espositivo (mai realizzato) progettato da Miralles nel 1996 per la fiera ARCO di Madrid: si tratta di dispositivi reticolari realizzati in morali di legno che colonizzano le sale. Sui muri di ogni sala, attraverso dei grandi decollage, s’intravedono inoltre alcuni scorci della casa privata dei due progettisti a Barcellona: la casa, per il duo catalano, costituisce infatti la fonte d’ispirazione e il luogo privilegiato della ricerca architettonica. Gli spazi domestici, nei quali si scorgono librerie, tavoli, tappeti e oggetti della vita quotidiana, si confrontano con paesaggi, piazze ed edifici pubblici progettati e realizzati per la collettività, instaurando così un singolare rapporto tra l’intimità dell’abitazione privata e la sensibile naturalezza che caratterizza questi progetti ad ampia scala edilizia e urbana.

Dall’ultima sala si accede direttamente al chiostro dell’Accademia, che ospita altri progetti dello studio focalizzati sul rapporto tra architettura e contesto urbano (il lungomare di Rimini, il Kálida Sant Pau Centre di Barcellona e il Padiglione di Shanghai, solo per citarne alcuni), oltre alle precedenti mostre del 1995 e del 2012 già ospitate dall’Accademia di Spagna a Roma.

Al piano superiore, lontano dal percorso espositivo, vengono infine collocati alcuni guiños (letteralmente “occhiolini”), rappresentati da oggetti di arredo progettati da Miralles e Tagliabue nel corso degli anni (tra gli altri, i vasi e le ceramiche del Parco di Diagonal Mar a Barcellona, i tavolini e le sedie del Taller de sueños) che costituiscono un divertente rimando alla rassegna ospitata al piano inferiore.

Immagine di copertina: © Paolo Fassoli

 

 

 

Trame della memoria

3 marzo – 15 maggio 2022
Real Academia de España en Roma

Piazza San Pietro in Montorio, 3
accademiaspagna.org/trame-della-memoria

 

Autore

  • Cecilia Rosa

    Nata a Roma (1990), dove vive e lavora, studia Architettura tra Roma, Milano e Porto, laureandosi con lode nel 2016 presso il Politecnico di Milano. Nel 2019 consegue un Master di II livello presso lo IUAV di Venezia in “Architettura digitale”. Dopo diverse collaborazioni tra Roma e Bologna, dal 2016 porta avanti la professione collaborando con lo studio romano STARTT (studio di architettura e trasformazioni territoriali) su diversi progetti a varie scale, seguendo principalmente progetti museografici. Dal 2019 è assistente alla docenza presso il Dipartimento di Architettura all'Università degli Studi “Roma Tre” e dal 2023 è dottoranda presso il medesimo Dipartimento

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Last modified: 8 Marzo 2022