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Arianna PanarellaWritten by: Reviews

Immersi nel mondo di Leonardo

Immersi nel mondo di Leonardo

Nel V centenario della morte di Leonardo da Vinci il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano rinnova l’esposizione permanente, con allestimento di François Confino e Studio LLTT

 

MILANO. Il Museo, inaugurato nel 1953, ha ospitato per oltre 60 anni nella storica Galleria i modelli leonardeschi predisposti in occasione della mostra “Della Scienza e della Tecnica di Leonardo” (1953), poi trasformata in esposizione permanente. Questa presentava una lettura essenzialmente tecnico-scientifica di Leonardo attraverso i modelli ideati ad hoc da ingegneri e studiosi. Oggi le Nuove Gallerie riaprono completamente rinnovate attraverso un progetto che consente di scoprire l’opera di Leonardo attraverso i suoi molteplici interessi e non solo come ingegnere e tecnologo. Con la volontà, in quanto museo orientato alla didattica, di essere comprensibile ed appetibile ad un pubblico che negli anni è cambiato. Un investimento anche economico (10 milioni) che ha delle Nuove Gallerie la più grande realizzazione a livello internazionale nell’ambito delle celebrazioni del 2019. Tutto ciò, grazie anche ai numerosi partner: MIUR, MIBACT, Regione Lombardia, Comune di Milano, Fondazione Cariplo, Eni e Leonardo.

Le Nuove Gallerie restituiscono un’immagine di Leonardo più coerente con quella del suo tempo, e liberata dall’idea retorica del genio assoluto. Il progetto, a cura di Claudio Giorgione e dello staff del Museo, accompagna il visitatore alla scoperta dei saperi che caratterizzano il pensiero di Leonardo e del Rinascimento. Dallo storico allestimento costituito da un’unica galleria, si è passati a una “visione in sezioni”, leggibili anche in modo autonomo, ma legate da una narrazione che vuol essere sia cronologica che tematica, per consentire di comprendere i diversi ambiti di studio, ricerca e applicazione a cui si è dedicato.

L’esposizione è raccontata attraverso oltre 170 opere (70 modelli e plastici storici, 33 naturalia, 18 volumi antichi, 17 calchi, 14 affreschi e dipinti, 6 manufatti antichi, 13 facsimili storici) e 39 installazioni multimediali (23 audiovisivi, 6 interfacce esplorabili, 8 disegni animati, 2 installazioni sonore), oltre 500 immagini provenienti da 70 istituzioni culturali internazionali. Importanti i prestiti; come i 12 affreschi strappati e trasportati su tela, in deposito dalla Pinacoteca di Brera, e il grande affresco strappato e trasportato su tela dell’Ultima Cena (1570-1640) ad opera del Fiammenghino appartenente alla Città Metropolitana di Milano. Ma, soprattutto, l’esposizione valorizza le collezioni di materiali appartenenti al Museo, le quali aiutano a raccontare la grande complessità del maestro vinciano.

 

L’allestimento immersivo

Interessa uno spazio di oltre 1.300 mq all’interno della struttura museale (ex monastero olivetano del XVI secolo), ed è il risultato del serrato confronto tra il curatore e l’architetto-scenografo franco-svizzero François Confino, con lo Studio LLTT. È stato studiato un percorso immersivo che, alle opere, affianca postazioni audiovisive e multimediali interattive per rivelare temi e approfondire le opere, fino a dare forma tridimensionale ai disegni di Leonardo, utilizzando anche proiezioni cinematografiche di grandi dimensioni. L’esposizione si sviluppa a partire dalla galleria centrale che conduce agli spazi laterali, i quali ospitano 10 aree tematiche specifiche seguendo un percorso circolare.

La prima sezione “Artisti o Ingegneri?” è dedicata alla vita quotidiana all’epoca di Leonardo. Il visitatore si ritrova nella via di una città toscana rinascimentale grazie a due grandi quinte scenografiche dipinte lungo le pareti. Idealmente, egli ripercorre gli anni della formazione nella bottega del Verrocchio e l’interesse del giovane Leonardo nei confronti di macchine e meccanismi nella Firenze degli ingegneri toscani. Completano la sensazione di trovarsi nella Firenze dell’epoca tre proiezioni realizzate all’interno di nicchie, in cui tre personaggi si rivolgono al visitatore per raccontare le loro storie.

A seguire, il disegno come metodo d’indagine, ovvero la sezione “Disegnare per capire il mondo”, mentre i progetti d’ingegneria militare e le fantastiche declinazioni di macchine belliche della tradizione medievale le troviamo in “L’arte della guerra”, che si sviluppa nella galleria centrale, dove, su entrambe le pareti, una proiezione riproduce una composizione dei disegni di Leonardo dedicati alla guerra attraverso un grande affresco dinamico che funge da sfondo all’esposizione dei modelli.

Al centro della sala, “Il teatro delle macchine”, dove trova posto anche una balestra gigante collocata all’interno di un diorama raffigurante “La battaglia di San Romano” di Paolo Uccello (1438); scene guerresche che il visitatore può ammirare attraverso appositi fori a diverse altezze ricavati sulla parete esterna che racchiude la piccola “stanza”. Proseguendo nelle sale laterali, incontriamo le soluzioni tecniche, studiate nel corso del primo soggiorno milanese, per migliorare strumenti di lavoro e produzione che fanno parte della sezione “L’ingegno del fare”. A seguire, gli studi sul volo a partire dall’anatomia degli uccelli nella sezione “Il fantastico sogno del volo”; l’osservazione del territorio e delle vie d’acqua lombarde in “Le vie d’acqua” e il contributo al dibattito sull’architettura in “Città ideale e perfetti corpi”, con l’incredibile modello del Pantheon di Georges Chedanne (1861-1940). La sua influenza sulla pittura lombarda del tardo Rinascimento possiamo ammirarla nelle importati opere in “Ispirati da Leonardo”, mentre la conclusione del percorso è affidata a un’installazione, “Noi e il cosmo”, realizzata con l’utilizzo di proiezioni multiple di disegni tardi di Leonardo dove il pensiero della maturità si sofferma sull’idea di un cosmo governato da leggi universali.

Umanista, ingegnere, indagatore della natura, simbolo di curiosità e conoscenza multidisciplinare e interdisciplinare, in questa esposizione vengono messi in evidenza gli aspetti unici e innovativi del suo pensiero, a confronto anche con i suoi contemporanei. Una curatela ed un allestimento altamente divulgativo ma estremamente elegante che ha saputo dosare l’ormai spesso abusato mondo multimediale e che riesce a trasmetterci l’immensa curiosità di Leonardo e soprattutto la sua capacità di guardare le cose in modo trasversale unendo più ambiti del sapere.

Le Nuove Gallerie Leonardo

Esposizione permanente

Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci

via San Vittore 21, Milano

 

a cura di Claudio Giorgione con Simone Bertelli, Luca Giacomelli, Ida Morisetti

allestimento a cura di François Confino con Studio LLTT

INSTALLAZIONI multimediali a cura di Neo, Narrative Environments Operas MYBOSSWAS

grafica a cura di Ales Bonaccorsi con Daniele Brivio

Autore

  • Arianna Panarella

    Nata a Garbagnate Milanese (1980), presso il Politecnico di Milano si laurea in Architettura nel 2005 e nel 2012 consegue un master. Dal 2006 collabora alla didattica presso il Politecnico di Milano (Facoltà di Architettura) e presso la Facoltà di Ingegneria di Trento (Dipartimento di Edile e Architettura). Dal 2005 al 2012 svolge attività professionale presso alcuni studi di architettura di Milano. Dal 2013 lavora come libero professionista (aap+studio) e si occupa di progettazione di interni, allestimenti di mostre e grafica. Dal 2005 collabora con la Fondazione Pistoletto e dal 2013 con il direttivo di In/Arch Lombardia. Ha partecipato a convegni, concorsi, mostre e scrive articoli per riviste e testi

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Last modified: 18 Dicembre 2019