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Written by: Professione e Formazione

Premi FAD 2018: le Baleari, soprattutto (tra le alghe)

Premi FAD 2018: le Baleari, soprattutto (tra le alghe)

Tra i progetti premiati quattordici unità residenziali di edilizia popolare a Formentera che impiegano alghe marine come isolante termico

 

BARCELLONA. Quattordici unità residenziali di edilizia popolare a San Ferran (Formentera), progettate dagli architetti dell’Instituto Balear de la Vivienda (IBAV) hanno ricevuto il premio dell’associazione ArquinFAD del Fomento de las Artes y del Diseño nella sua sessantesima edizione. Competendo con nomi del calibro di Guillermo Vázquez Consuegra, José Antonio Martínez Lapeña, Elías Torres e Francisco Mangado, i sei architetti Carles Olivé, Antonio Martín, Joaquín Moyá, Alfonso Reina e Maria Antònia Garcías hanno convinto la giuria presieduta da Anna Bach con «un modello di abitazione sociale di grande qualità architettonica, che fa uso delle risorse dell’intorno più prossimo per proporre soluzioni costruttive». Per l’isolamento delle coperture, infatti, l’equipe ha rispolverato una tecnica tradizionale a Ibiza e Formentera, che impiega le alghe di Posidonia come isolante termico.

Le Baleari si sono portate a casa altri due premi: lo studio maiorchino TEd’A composto da Jaume Mayol Amengual e Irene Pérez Piferrer ha vinto sia la categoria Interior Design con il progetto di un’abitazione a Can Picaort a Mallorca, sia quella Internazionale per una scuola nella località svizzera di Orsonnes, ex aequo con Esteve Bonell, Marc Collomb, Josep Maria Gil e Patrick Vogel per il Parlamento del cantone di Vaud, sempre in Svizzera.

I progetti portoghesi “Praça Fonte Nova” firmata da José Adrião e “Pavilhão do lago” di Carlos Azevedo, João Crisostomos e Luis Sobral hanno vinto rispettivamente i Premi FAD per le categorie Città e Paesaggio e Interventi Temporanei.  

Il Premio FAD Pensiero e Critica è stato consegnato ex-aequo a Jorge Torres Cueco e Clara E. Mejía Vallejo per “La Recherche Patiente. Le Corbusier, 50 años después” e a Javier García-German per il lavoro “Thermodynamic Interactions”.

Sono state 484 le proposte arrivate da tutta la penisola iberica, delle quali 392 per la categoria Architettura e Interior, 56 per Pensiero e Critica, e 36 per la sezione Internazionale, ossia opere realizzate in tutto il mondo da progettisti con sede nella penisola iberica.

Quest’anno il Premio è stato consegnato durante la 13° edizione della Barcelona Design Week (5-14 giugno), con il doppio obiettivo di dare maggiore risonanza all’evento a livello cittadino e consolidarlo nel panorama internazionale. I progetti selezionati sono esposti presso il Disseny Hub fino al 15 ottobre.

Autore

  • Francesca Comotti

    Laureata in architettura al Politecnico di Milano nel 1998, dopo alcuni anni come libero professionista rivolge la sua attenzione al mondo editoriale, formandosi presso la redazione della rivista «Area» e il settore libri di Federico Motta Editore. La tesi in urbanistica, con i professori Giancarlo Consonni e Giuseppe Turchini le apre (inconsapevolmente) la strada verso quella che è diventata la sua città di adozione, Barcellona, dove risiede dal 2004. Da qui consolida il suo percorso professionale come giornalista freelance specializzata in architettura contemporanea, collaborando stabilmente con alcune testate di settore italiane e come corrispondente per «Il Giornale dell’Architettura». Per la casa editrice spagnola Loft Ediciones ha pubblicato come co-autrice «Atlas for living», «Atlas de arquitectura del paisaje» e «Sketch landscape»

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Last modified: 13 Giugno 2018