Quattro esposizioni all’interno del Campus Vitra fino al 25 febbraio celebrano una delle coppie più influenti del design del ventesimo secolo
WEIL-AM-RHEIN (GERMANIA). Al Campus Vitra, luogo magico per architetti e designer, si celebra una delle coppie più influenti del design del ventesimo secolo, ma anche immagine di questa storica azienda internazionale: Charles e Ray Eames.
An Eames Celebration è infatti il titolo che raccoglie le quattro esposizioni dislocate in diversi edifici del Campus. Un grande evento, che racconta per la prima volta in modo completo, il percorso di queste due importanti figure della storia del design internazionale oltre che l’occasione per celebrare il 110° anniversario della nascita di Charles Eames.
Riconosciuti soprattutto come designer di noti complementi d’arredo, i coniugi Eames non si sono occupati però solo di progettazione di mobili; basato fortemente sulla ricerca, il loro lavoro è assai più complesso. Hanno prodotto film, opere architettoniche, mostre, installazioni, libri e giocattoli.
Il percorso parte con la grande retrospettiva “Charles & Ray Eames. The Power of Design”, ospitata nel Vitra Design Museum disegnato da Frank Gehry. Un allestimento semplice e rigoroso ci guida negli articolati spazi del museo, che raccolgono una panoramica completa della ricca produzione creativa e della vita degli Eames, raccontata attraverso pezzi originali come mobili, disegni, sculture, dipinti, tessuti, opere grafiche, modelli e guardaroba teatrali, ma anche fotografie e proiezioni di video e diapositive.
La mostra documenta gli inizi della coppia californiana, e l’apertura, nel 1947, dell’Eames Office a Venice, California, dove nacquero i primi lavori per l’esercito americano, i primi complementi d’arredo per poi dedicarsi ai film, passando per mostre e progetti d’interni. I mobili e le loro costruzioni più conosciute si svilupparono in un arco di tempo di soli 15 anni. I primi progetti, di cui in mostra troviamo gli originali, raccontano l’approccio, i materiali e la ricerca che nascondono un lavoro di progettazione durato a volte anche numerosi anni. Molto interessante è l’aspetto legato alla promozione dei prodotti, che curavano personalmente in ogni fase: è possibile ammirare le foto pubblicitarie, gli stampati originali dotati di una forte personalità grafica ed infine le immagini degli spazi espositivi allestiti per i loro prodotti. In mostra anche alcune installazioni multimediali audio-video a cui si dedicheranno da fine anni ’50, diventando così anticipatori dell’era informatica.
La seconda parte del racconto si svolge nella Fire Station di Zaha Hadid, dove è possibile ammirare una selezione di oltre 100 film intitolata “Ideas and Information. The Eames Films”. Per la prima volta viene valorizzata in modo appropriato una parte centrale del loro lavoro, perché se per molti è stato trascurabile, è innegabile che sono stati tra i precursori delle nuove tecnologie mediali e delle nuove forme di divulgazione del sapere. Infatti, come già anticipato nella mostra al Vitra Design Museum, questa è una parte molto rilevante del lavoro della coppia. Utilizzano i film come mezzo per la condivisione delle loro idee e dei loro progetti e rappresenta un punto d’incontro tra diverse discipline: design, arte, scienze naturali e tecnica.
La terza esposizione è allo Schaudepot Vitra. Nello straordinario “deposito”, va in scena “Kazam! The Furniture Experiments of Charles & Ray Eames” che racconta con esperimenti e prototipi come nascevano gli schizzi e i modelli di studio dei mobili della coppia. Nello spazio centrale, tra le “gigantesche librerie per oggetti” è esposta la collezione di mobili in serie e sperimentali che il Vitra Design Museum acquisì nel 1988 dall’Eames Office. Per ciascuno di questi oggetti si sono susseguite molte fasi di sviluppo e, cosa più interessante, la maggior parte di essi fu ottimizzata e rielaborata anche dopo l’immissione sul mercato. La coppia arrivò così a soluzioni sempre nuove e fuori dagli schemi. Come l’insolito titolo della mostra, Kazam, che descrive in forma onomatopeica il rumore assordante prodotto dalla macchina che tenevano nell’appartamento di Los Angeles e con la quale deformavano il legno laminato tridimensionalmente.
Infine la quarta ed ultima tappa è la mostra “Play Parade. An Eames Exhibition for Kids”, situata nella Vitra Museum Design Gallery che invita a scoprire e a provare giochi, cortometraggi e oggetti, i quali vengono presentati in un’installazione ricca di forme e colori grazie alle riproduzioni e alle riedizioni, mentre gli originali sono rigorosamente sotto teca.
L’aspetto forse più interessante di Charles e Ray Eames è che sono riusciti a muoversi con semplicità tra varie discipline, interagendo anche con importanti personalità dell’epoca tra cui Saul Steinberg, Alexander Girard, Billy Wilder, George Nelson, Richard Buckminster Fuller, Eero Saarinen e Isamu Noguchi. La coppia statunitense ha così dato vita ad una personale filosofia del design che definisce il ruolo del designer come quello del bravo padrone di casa, in grado di anticipare le necessità degli ospiti, ma soprattutto essi hanno ispirato diverse generazioni di progettisti ed ancora oggi continuano ad essere un importante riferimento progettuale, probabilmente tra i più imitati nella storia del design.
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Tutte le foto sono di Arianna Panarella
An Eames Celebration
30 settembre 2017 – 25 febbraio 2018
Vitra Design Museum: Weil am Rhein / Basilea
Curatori: Jolanthe Kugler, Heng Zhi, Tanja Cunz, Janna Lipsky
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allestimenti , mostre
Last modified: 17 Ottobre 2017