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Arianna PanarellaWritten by: Design Reviews

Ico Parisi, il design servito su un tavolo

Ico Parisi, il design servito su un tavolo
Nel centenario della nascita, alla Villa Reale di Monza una mostra dedicata a Ico Parisi che indaga un periodo cronologico del suo lavoro, focalizzandosi su una tipologia d’arredo: il tavolo

 

MONZA. All’interno del suggestivo spazio Belvedere della Villa Reale proseguono le mostre dedicate ai protagonisti del design italiano e in particolare a quelli legati al territorio della Brianza.

Protagonista della nuova esposizione è Ico Parisi nel centenario dalla nascita. Un talento eclettico, un personaggio eccentrico e geniale che non è possibile etichettare: architetto, designer, fotografo, regista, artista e molto altro ancora. Parisi credeva nell’integrazione di tutte le forme d’arte e questo è diventato un valore fondamentale di tutta la sua opera. Nato a Palermo nel 1916 e morto a Como nel 1996, stranamente e forse ingiustamente, non è entrato nel novero dei “progettisti illustri” del ‘900.

Parisi era fermamente convinto che il progetto architettonico e l’arredamento dovessero essere concepiti insieme. Di qui i molti arredi realizzati appositamente per i suoi committenti, ma anche i molti progetti per la produzione industriale, tra cui alcuni grandi capolavori, realizzati con aziende come Cassina.

La mostra, che ha avuto il supporto del ricco patrimonio di materiali dell’Archivio del Design di Ico Parisi di Como, non è il consueto racconto cronologico del lavoro del progettista, ma ha volutamente circoscritto la ricerca ad un periodo definito e, scelta ancor più interessante, si concentra su una tipologia d’arredo in particolare.

I curatori Roberta Lietti e Marco Romanelli hanno infatti scelto il periodo dell’attività di Parisi che va dalla fine della guerra al termine degli anni ’50, mettendo in evidenza il suo raffinato lavoro legato al tema del tavolo: un elemento d’arredo in cui, più che in altri ambiti, ha lasciato un segno. Qui Parisi sfoga la sua genialità e creatività analizzando le più diverse soluzioni costruttive, sperimentando materiali, realizzando delle piccole architetture ogni volta diverse. In mostra le sue svariate declinazioni che vanno dal tavolo da pranzo alla scrivania, dalla consolle al coffee table, al carrello di servizio.

 

L’allestimento, altrettanto speciale, vede l’inserimento di questi arredi all’interno di strutture leggerissime in tubolare bianco, che raccontano al proprio interno delle piccole storie. Micro stanze minimaliste che ricordano le linee nette dei razionalisti ma anche le strutture magiche di Sol LeWitt; che arricchiscono lo spazio e il percorso della mostra ma non distraggono il visitatore dai caporali di design di Parisi.

 

Ritrovare Ico Parisi

Villa Reale di Monza
15 gennaio – 19 marzo 2017

A cura di Roberta Lietti e Marco Romanelli
Allestimento: Marco Romanelli con Giorgio Bonaguro
Grafica: GBstudio

Autore

  • Arianna Panarella

    Nata a Garbagnate Milanese (1980), presso il Politecnico di Milano si laurea in Architettura nel 2005 e nel 2012 consegue un master. Dal 2006 collabora alla didattica presso il Politecnico di Milano (Facoltà di Architettura) e presso la Facoltà di Ingegneria di Trento (Dipartimento di Edile e Architettura). Dal 2005 al 2012 svolge attività professionale presso alcuni studi di architettura di Milano. Dal 2013 lavora come libero professionista (aap+studio) e si occupa di progettazione di interni, allestimenti di mostre e grafica. Dal 2005 collabora con la Fondazione Pistoletto e dal 2013 con il direttivo di In/Arch Lombardia. Ha partecipato a convegni, concorsi, mostre e scrive articoli per riviste e testi

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Last modified: 1 Febbraio 2017