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Francesca AlberaWritten by: Città e Territorio

Parkview Green e The Place: quando il centro commerciale a Pechino diventa spettacolo

Parkview Green e The Place: quando il centro commerciale a Pechino diventa spettacolo

Proseguiamo il viaggio intrapreso qualche mese fa nella capitale cinese  (leggi l’articolo introduttivo e i reportage monografici) con la presentazione di ulteriori realizzazioni e ambiti urbani

 

PECHINO. I grandi magazzini sono di solito i luoghi per eccellenza dell’acquisto. Tuttavia, a Pechino esistono due complessi commerciali dove la presenza dei negozi risulta quasi marginale rispetto alle attrazioni che contengono, in funzione dell’intrattenimento.
Il primo di questi è il Parkview Green, situato nel cuore del central business district, a un passo dalle ambasciate e dall’area più internazionale della città. Il complesso, realizzato dall’omonima compagnia di real estate di Hong Kong, si presenta all’esterno come un’imponente struttura di acciaio e vetro; ma è l’interno a distinguersi da quello dei tradizionali centri commerciali. Huang Jianhua, presidente del gruppo Parkview, lo ha infatti ideato non solo come un insieme di negozi e ristoranti ma anche come galleria d’arte diffusa. I quattro edifici interni, connessi tra loro da passerelle sospese e passaggi, delineano una piazza coperta che funziona da vera e propria sala espositiva temporanea. Anche ai livelli più alti sono presenti diverse opere e installazioni che arricchiscono lo spazio tra i negozi, le terrazze e le scale, fornendo ai visitatori un percorso alternativo a quello commerciale. Si entra a Parkview Green non solo per fare acquisti ma per la curiosità dell’esplorazione di un contenitore d’arte unico nel suo genere.
Poco distante si trova invece The Place, un complesso commerciale di 700.000 mq, dove la scenografia merita la visita. La strada tra gli edifici contenenti i negozi e ristoranti risulta infatti interamente coperta da una colossale tettoia alta 30 m e lunga 250, dotata di schermo a led. Su questa gigantesca superficie vengono proiettati ogni sera immagini, messaggi, video che rendono il luogo spettacolare.

 

 

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2 – Beijing N.2 Textile: una città in miniatura (di Maria Paola Repellino)
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Autore

  • Francesca Albera

    Nata a Cuneo nel 1989, studia architettura presso il Politecnico di Torino, dove si laurea con lode nel 2014 con una tesi sul riuso di un'area industriale ad Amburgo, frutto di un'esperienza di studi e ricerca svolta tra Italia e Germania. Dopo la laurea parte per la Cina, lavorando a Pechino presso gli studi professionali Atelier Teamminus ed Elevation Workshop. Dal 2015 collabora con il Giornale dell'Architettura e attualmente lavora a Torino come architetto.

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Last modified: 20 Aprile 2018