Visit Sponsor

Roberta ChionneWritten by: Reviews

I primi nomi della Biennale di Venezia (ma l’Italia tace)

Al momento in cui questo giornale va in stampa ancora non sappiamo chi sarà il curatore del padiglione Italia, sono già noti (anche perché in molti casi decisi già da diversi mesi) alcuni nomi e progetti stranieri. La Japan Foundation ha affidato a Toyo Ito la cura del padiglione giapponese. Il tema, «Architecture in the Wake of Disaster», affronta gli aspetti dell’architettura dell’emergenza e per i senzatetto delle province colpite dal terremoto e tsunami dello scorso anno. Con «Future Greenland» la Danimarca propone uno studio sul futuro della Groenlandia, dove l’urgenza della sostenibilità climatica implica anche nuove opportunità culturali ed economiche. L’evento è curato dal Danish Architecture Centre e dal professor Minik Rosing insieme a Nord Architects. La fondazione Pro Helvetia, nell’ottica di presentare la prassi architettonica nazionale della Svizzera, ha nominato curatore Miroslav ?ik, architetto di origine praghese emigrato a Zurigo nel 1968, dove ha lanciato negli anni ottanta il manifesto e le esposizioni sull’«architettura analogica». Per organizzare la partecipazione degli Stati Uniti, il Bureau of Educational and Cultural Affairs of the U.S. Department of State (Eca) ha scelto l’Institute for Urban Design of New York City, che con il critico e redattore dell’«Architect’s Newspaper» Cathy Lang Ho presenta «Spontaneous Interventions: Design Actions for the Common Good», dedicato a progetti volti a migliorare lo spazio pubblico. In Canada, una giuria nazionale ha selezionato «Migrating Landscape» e i curatori 5468796 Architecture e Jae-Sung Chon per raccontare come i progettisti canadesi under 45 siano stati influenzati da migrazione e immigrazione. In Germania, il Bundesministerium für Verkehr, Bau und Stadtentwicklungha ha scelto il tema del recupero e riutilizzo dell’esistente, bandendo un concorso che si è aggiudicato l’architetto Petzet Muck. Per rappresentare l’Austria il ministro della Cultura Claudia Schmied ha nominato Arno Ritter, architetto, critico e direttore dell’Architekturforum Tirol. I curatori del padiglione austrialiano, selezionati dall’Australian Institute of Architects tramite concorso, sono Anthony Burke e Gerard Reinmuth, in collaborazione con Toko Concept Design. Il tema «Formations: New Practices in Australian Architecture» si propone di mostrare pratiche non convenzionali di progettazione, per avviare un dibattito sulla trasformazione del ruolo dell’architetto e della sua formazione. Per la Gran Bretagna, Il British Council propone «Venice Takeaway. Ideas to change British Architecture», lanciando un bando alla ricerca d’ispirazioni da importare in patria. I curatori sono Vicky Richardson, direttore del settore Architecture, Design, Fashion al British Council, e Vanessa Norwood, responsabile mostre dell’Architectural Association. Ancora in corso la selezione per l’Irlanda, dove l’agenzia Culture Ireland e l’Arts Council hanno nominato commissario Elizabeth Francis e lanciato un bando per la scelta del curatore. In Lussemburgo, la Fondation de l’Architecture et de l’Ingénierie commissionata dal ministero della Cultura ha proposto il tema «Futura Bold?» e bandito un concorso i cui esiti sono attesi il 9 marzo.

Autore

  • Roberta Chionne

    Architetta e dottore di ricerca in Storia dell’architettura e dell’urbanistica presso il Politecnico di Torino, collabora dal 2002 con “Il Giornale dell’Architettura”, di cui è redattrice dal 2007 al 2014, responsabile in particolare del settore cultura e degli inserti monografici mensili. Iscritta all'Ordine dei giornalisti, è autrice per centri culturali e riviste tra cui «Nigrizia», «Pagina99», «Cer Magazine» e l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini, con cui collabora dal 2001 al 2008 al progetto «Polonia tra passato e futuro», curando la sezione architettura della mostra «Costruttivismo in Polonia» (Bollati Boringhieri, 2005). Dal 2010 si occupa di progetti e autori africani che promuovono i valori della sostenibilità e della creatività, scrivendo articoli e saggi tra cui «Made in Mali - Cheick Diallo designer» (Silvana editoriale, 2011)

    Visualizza tutti gli articoli

About Author

(Visited 51 times, 1 visits today)
Share
Last modified: 10 Luglio 2015