Al momento in cui questo giornale va in stampa ancora non sappiamo chi sarà il curatore del padiglione Italia, sono già noti (anche perché in molti casi decisi già da diversi mesi) alcuni nomi e progetti stranieri. La Japan Foundation ha affidato a Toyo Ito la cura del padiglione giapponese. Il tema, «Architecture in the Wake of Disaster», affronta gli aspetti dellarchitettura dellemergenza e per i senzatetto delle province colpite dal terremoto e tsunami dello scorso anno. Con «Future Greenland» la Danimarca propone uno studio sul futuro della Groenlandia, dove lurgenza della sostenibilità climatica implica anche nuove opportunità culturali ed economiche. Levento è curato dal Danish Architecture Centre e dal professor Minik Rosing insieme a Nord Architects. La fondazione Pro Helvetia, nellottica di presentare la prassi architettonica nazionale della Svizzera, ha nominato curatore Miroslav ?ik, architetto di origine praghese emigrato a Zurigo nel 1968, dove ha lanciato negli anni ottanta il manifesto e le esposizioni sull«architettura analogica». Per organizzare la partecipazione degli Stati Uniti, il Bureau of Educational and Cultural Affairs of the U.S. Department of State (Eca) ha scelto lInstitute for Urban Design of New York City, che con il critico e redattore dell«Architects Newspaper» Cathy Lang Ho presenta «Spontaneous Interventions: Design Actions for the Common Good», dedicato a progetti volti a migliorare lo spazio pubblico. In Canada, una giuria nazionale ha selezionato «Migrating Landscape» e i curatori 5468796 Architecture e Jae-Sung Chon per raccontare come i progettisti canadesi under 45 siano stati influenzati da migrazione e immigrazione. In Germania, il Bundesministerium für Verkehr, Bau und Stadtentwicklungha ha scelto il tema del recupero e riutilizzo dellesistente, bandendo un concorso che si è aggiudicato larchitetto Petzet Muck. Per rappresentare lAustria il ministro della Cultura Claudia Schmied ha nominato Arno Ritter, architetto, critico e direttore dellArchitekturforum Tirol. I curatori del padiglione austrialiano, selezionati dallAustralian Institute of Architects tramite concorso, sono Anthony Burke e Gerard Reinmuth, in collaborazione con Toko Concept Design. Il tema «Formations: New Practices in Australian Architecture» si propone di mostrare pratiche non convenzionali di progettazione, per avviare un dibattito sulla trasformazione del ruolo dellarchitetto e della sua formazione. Per la Gran Bretagna, Il British Council propone «Venice Takeaway. Ideas to change British Architecture», lanciando un bando alla ricerca dispirazioni da importare in patria. I curatori sono Vicky Richardson, direttore del settore Architecture, Design, Fashion al British Council, e Vanessa Norwood, responsabile mostre dellArchitectural Association. Ancora in corso la selezione per lIrlanda, dove lagenzia Culture Ireland e lArts Council hanno nominato commissario Elizabeth Francis e lanciato un bando per la scelta del curatore. In Lussemburgo, la Fondation de lArchitecture et de lIngénierie commissionata dal ministero della Cultura ha proposto il tema «Futura Bold?» e bandito un concorso i cui esiti sono attesi il 9 marzo.
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