L’impatto sul capoluogo orobico di due manifestazioni di caratura internazionale
BERGAMO. Il 20 settembre si è conclusa l’edizione 2015 de «I Maestri del Paesaggio – International Meeting of the Lansdcape and Garden», la manifestazione che ormai da alcuni anni vede la città orobica immersa per due settimane in un caleidoscopio di eventi culturali incentrati sul tema del paesaggio con le sue molteplici sfaccettature.
Con una partecipazione che anche quest’anno ha visto coinvolti landscape architect e garden designer di fama internazionale, il nutrito programma è stato animato da workshop, seminari, incontri ed eventi collaterali che hanno spaziato dall’arte all’enogastronomia. La manifestazione, come sempre, ha invaso «fisicamente» Città Alta, provocando l’inedito spettacolo dell’allestimento temporaneo di Piazza vecchia, a cui quest’anno s’è aggiunta anche Piazza Mascheroni. Spazi di pregio e significato della città storica bergamasca, le due piazze sono posizionate sull’asse della pedonale «Corsarola» e, con la loro insolita veste «verde», hanno costituito i fulcri principali della kermesse che ha interessato molti altri luoghi urbani.
Il design «paesaggistico» dell’edizione appena conclusa è stato affidato a Andy Sturgeon – affiancato da Lucia Nusiner e Maurizio Quargnale – che ha ripreso e rielaborato in chiave personale gli esiti delle proposte progettuali formulate dai partecipanti alla Summer School, tenutasi durante l’edizione 2014. Nell’allestimento sono state preferite scelte cromatiche più sobrie e decisamente meno impattanti del multicromatico precedente dell’anno scorso, a firma dell’esuberante Peter Fink. La realizzazione ha visto la collaborazione degli studenti dell’Istituto di istruzione superiore Mario Rigoni Stern e ha beneficiato del contributo della Cooperativa della Comunità e di alcuni detenuti della casa circondariale di Bergamo.
Entrambi gli allestimenti hanno interpretato il tema dell’edizione 2015, incentrato sul paesaggio agrario come evoluzione di quello naturale, proponendo particolari interpretazioni del significato, dei segni, delle forme, dei profumi e dei materiali che caratterizzano i contesti agricoli.
L’allestimento di Piazza Mascheroni, piacevole novità decisamente apprezzata dai bergamaschi, è stato possibile grazie alla liberazione dello spazio pubblico dalla presenza delle auto, avvenuta nei mesi scorsi a seguito della decisione dell’Amministrazione comunale di eliminare il parcheggio di superficie che per anni non ha permesso di godere appieno di questo angolo di Città Alta. Il tema della manifestazione e la piacevole installazione, arricchita da presenze ludiche, ha simbolicamente suggellato l’avvenuta riappropriazione della piazza da parte dei cittadini.
Sull’onda del risultato ottenuto dall’edizione appena conclusa, è auspicabile che l’iniziativa propaghi la sua energia positiva anche in altre parti di città, che a dire il vero abbisognerebbero di uno stimolo di questo genere per ritrovare un po’ dello smalto perduto. Si pensi ad esempio a quanto potrebbe essere interessante dilatare i confini della manifestazione al di fuori della splendida Città Alta, ad esempio «contaminando» spazi aperti pubblici di Città Bassa che nella storia contemporanea hanno purtroppo conosciuto un inedito declino. Coinvolgere il sistema degli spazi del Centro piacentiniano, o anche del piazzale degli Alpini, potrebbe giovare sicuramente molto alla città e ai suoi cittadini, ponendo al centro dell’attenzione possibili usi e strategie alternative. In questo modo, il parlare e il confrontarsi sui temi del paesaggio avrebbe per Bergamo una ricaduta ancor più interessante.
In parallelo alla conclusione della kermesse paesaggistica, la città si sta preparando a ospitare la tredicesima edizione di «Bergamo Scienza», la rassegna di eventi che si terrà dal 2 al 18 ottobre e che permetterà, come sempre, di partecipare gratuitamente a eventi, laboratori, conferenze, mostre, spettacoli e incontri con Premi Nobel e scienziati di fama internazionale.
Con un ventaglio ampio di temi che spaziano dall’ambiente alla salute, dalle neuroscienze alla genetica, dalla musica alla fisica, la rassegna prenderà il via con l’inaugurazione della nuova Aula Magna – ricavata nella chiesta sconsacrata di Sant’Agostino con un intervento di restauro recentemente conclusosi – e con la conferenza di Peter Charles Doherty, immunologo australiano Premio Nobel per la Medicina (ma nel corso della manifestazione, a Bergamo sono come sempre attesi molti nomi eclatanti dal mondo della scienza, tra i quali i Premi Nobel per la Chimica Richard Robert Ernst e per la Fisica Konstantin Novoselov). L’articolato programma non mancherà di offrire al pubblico anche spettacoli e concerti, mostre e numerosi laboratori, rivolti in particolar modo ai giovani, che vedranno coinvolte anche numerose classi degli istituti scolastici di città e provincia.
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