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Alessandro ColomboWritten by: Città e Territorio

Milano, o del panteismo culturale

Milano, o del panteismo culturale

Terza puntata dell’inchiesta (a cura di Arianna Panarella) con un volo nel cloud della cultura di una delle maggiori -e in crescita- destinazioni turistiche e hub globale di economia creativa (secondo la Commissione Europea)

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MILANO. Nell’ultima edizione del Report 2017 della Commissione Europea “Cultural and Creative Cities Monitor”, sono confrontate 168 città europee, indagate sulla base dei loro risultati nella promozione della cultura e della creatività. Sono usati 29 indicatori raggruppati in 9 dimensioni che descrivono la vitalità culturale (offerta culturale e partecipazione), la creatività economica (innovazione e creazione di lavoro nei settori creativi) e l’attrattività dell’ecosistema verso i talenti creativi e verso le iniziative culturali. Tra le 21 città con oltre 1 milione di abitanti Milano occupa la quarta posizione generale dopo Parigi, Monaco e Praga. Se scendiamo nel dettaglio, Milano è terza in “Cultural Vibrancy”, ma si aggiudica il primo posto per numero di visitatori nei musei (per 1.000 abitanti) ed è in terza posizione per teatri, musei e monumenti. Nel campo “Creative Economy”, Milano è seconda dopo Parigi per occupazione nei settori dell’arte, cultura e intrattenimento (per 1.000 abitanti). Guardando l’“Enabling Environment”, Milano è ancora terza dopo Parigi e Barcellona nel capitale umano ed ottiene la seconda posizione nel numero di laureati in arte e materie umanistiche.

La Commissione Europea descrive Milano come una delle maggiori (e in crescita) destinazioni turistiche e un hub globale di economia creativa, riconosciuta a livello mondiale per la moda e il design, per i suoi eventi internazionali di alto livello quali la Milan Fashion Week, il Salone del Mobile e il Fuori Salone nonché per i casi di rigenerazione urbana e la riconversione dei sedimi ex-industriali trasformati in spazi creativi, dove fioriscono arte, creatività, business e tecnologia. Il Milanese e il Lombardo che tutte le mattine e le sere si accalcano sui treni e sul metro per il commuting casa/lavoro/casa si chiedono “ma sarà vero?”. Anticipiamo che la risposta è, molto probabilmente sì, perché quegli stessi Milanesi e Lombardi sempre più spesso non scappano a casa, ma si fermano a fruire dell’offerta culturale della città e, se non lo fanno di sera, tornano nei Week End e nel tempo libero, attirati dai molti eventi che si svolgono lungo tutto il corso dell’anno. Dove, come e quando è avvenuto tutto ciò?

Milano della Cultura

In un cambiamento lento, ma inesorabile, Milano è riuscita nel corso degli ultimi 10/15 anni a mutare profondamente anche nella sua identità culturale. Eccellenza acclarata in molti campi, la città vedeva un tempo la propria cultura chiusa in templi ai quali si accedeva da parte di non molti eletti, quasi in un rito sacro ed iniziatico. La Scala, il Conservatorio, Brera, l’Ambrosiana, la Sormani, il Castello erano luoghi sì conosciuti da tutti ed in tutto il mondo, ma con pochi rapporti e ricadute sul tessuto urbano e sulla sua vita. Era una città di fabbriche ed uffici nella quale, obiettivamente ed al di là dei luoghi comuni, non c’era il tempo per la cultura, almeno per i più.

Perse le fabbriche al volgere del millennio Milano ha, questa volta rapidamente, scoperto una nuova industria: quella culturale basata sulle attività creative e, conseguentemente, sulla formazione. La cultura e la creatività hanno perfuso tutte le aree, trascinando in questa rinascita economia, tecnologia, università, terzo e quarto settore, e trasformando anche il volto fisico della città.

Le grandi istituzioni si sono rinnovate anche nell’architettura.Un esempio per tutte il Teatro alla Scala, protagonista del discusso intervento di Mario Botta, ormai storicizzato, ma con lavori ancora in corso nella parte posteriore su via Verdi per completare la dotazione di facilities accessorie. Ma più che puntare alla realizzazione di grandi, nuove, strutture (nessun Louvre Abu Dhabi qui) Milano ha visto, con una pratica tanto virtuosa quanto non programmata e, in fondo, spontanea, crescere al suo interno una rete diffusa di luoghi, storici e non, deputati e nuovi, convenzionali ed inaspettati, che hanno portato la città ad essere nuova ed irriconoscibile, anzi, molto riconoscibile stando al report della Comunità europea e all’esperienza dei cittadini e dei visitatori.

Fra luoghi deputati rinnovati e non, certo, ci sono anche nuovi insediamenti. Forse il più eclatante, più che altro per dimensione, è a Porta Nuova la Fondazione Feltrinelli disegnato dalle star Herzog & de Meuron, che in verità è una porzione minoritaria di un grande complesso terziario; il suo completamento al di là della porta che non c’è più sta muovendo i primi passi in cantiere.

Il Parco della Cultura, il buon vecchio parco Sempione, teatro dell’Esposizione Universale del 1906, è stato rilanciato molto di recente; ma rimane il nodo Castello, ancora irrisolto e sotto utilizzato, e la Triennale affronta nuovamente il tema del Museo del Design e cerca nuovi spazi che si era provato ad ipotizzare anche interrati.

Nella grande nuova Milano universitaria i luoghi dedicati all’istruzione sono sempre più aperti alla diffusione della cultura al di fuori del mondo degli studenti, degli insegnanti e dei ricercatori. E così i nuovi cantieri di Bocconi, il Politecnico firmato Renzo Piano a Leonardo con tutta Città studi, la Bovisa in cerca di identità (ce la farà la colonizzazione cinese in corso?), la nuova Statale in AreaExpo etc etc promettono di diventare altrettanti epicentri di cultura e rappresentazione sempre più aperti al pubblico.

Fioriscono anche le iniziative private con investimenti significativi. Si veda l’interessante Building Gallery in Via Monte di Pietà che ha aperto lo scorso anno con una bella mostra di Remo Salvadori. I teatri si aprono anch’essi al di là degli spettacoli serali. Il chiostro del Piccolo di Via Rovello ne è un esempio consolidato, mentre si aspetta al traguardo finale il Lirico che preoccupa non tanto per il cantiere, quanto per la gestione. Il Museo della Scienza e della Tecnologia ha aperto in occasione della XXI Triennale del 2016 un bellissimo spazio ritrovato e restaurato, Le Cavallerizze, e nelle sue aperture notturne è assediato da lunghe code di visitatori.

Ma l’arte e la produzione culturale non nascono più solo nei musei e nelle gallerie ma in spazi e luoghi sempre più eterogenei, sostenute da enti e fondazioni pubbliche, private e a “gestione mista” come anche da realtà di autoproduzione e autogestione. Si veda ad esempio Mare Culturale, operazione dal basso nella periferia Ovest che si coniuga ad un bel restauro della vecchia cascina ed ad un interessante housing sociale in attesa di un nuovo edificio (progetto studio buncker-arc). Anche il recentemente presentato restyling della Stazione Centrale promette spazi culturali con gli interventi sui tunnel e sui magazzini Raccordati.

Milano della moda

La Moda non si tira certo indietro quando si parla di cultura

. Dopo Armani Silos, esperienza ormai storicizzata nel quartiere Tortona che ha visto anche nascere la bella realtà di Base e prima ancora di MUDEC, negli spazi ex Ansaldo, Prada sbanca la nuova smart zone sud di Milano andando a inaugurare in questi giorni il non aggraziato edificio a torre di OMA, Rem Koolhaas, che si pone come suggello al frequentatissimo quartiere fashion dell’arte che in questi giorni presenta una straordinaria e “muscolosa” mostra, “Post zang Tumb Tuum, Art Life Politics Italia 1918-1943”. Sempre Prada aveva aperto nel 2015, con progetto dell’archistar olandese, uno spazio per la fotografia chiamato Osservatorio affacciato sulla ottocentesca copertura in vetro della Galleria Vittorio Emanuele.

Milano dei parchi

Anche il verde irrompe nello scenario colto e i nuovi parchi diventano luoghi per allenare non solo il corpo ma anche la mente. Accanto piazza Gae Aulenti, la Biblioteca degli Alberi finalmente vede la luce sotto forma di parco urbano. Il parco CityLife offre una raffinata promenade architecturale e artistica e si connette al parco del Portello dove le curve delle belle Alfa Romeo, che una volta nascevano nell’area, sono state sostituite dalle doppie eliche dei nuovi rilevati di ispirazione genetica. Le banche hanno chiuso gli sportelli e aperto le gallerie; anzi, le Gallerie d’Italia in Piazza Scala sembrano essere sempre state lì e ci si domanda come prima potessero essere uffici di potenti funzionari. Tutto ciò è solo la punta dell’iceberg di una rete diffusa di sale, gallerie, caffè culturali e spazi di tutti i tipi che ormai ha innervato ogni parte della città.

Certo, ci sono ancora occasioni mancate, spazi attesi e mai arrivati, come l’ex Palazzetto dello Sport in Piazza VI Febbraio -ora aperto come hall simil fieristica ed il mitico Vigorelli, tempio del ciclismo che gli adepti da tutto il mondo accorrenti continuano a trovare tristemente chiuso.

Milano dello shopping

Anche i santuari dello shopping sono spazi per la cultura di tutti? Certamente! Alla Rinascente la sfilata Dolce e Gabbana si è svolta in chiaro, mentre il Salone Satellite vi espone i suoi trovati migliori ad esempio. Del resto qui si fanno mostre da tempi non sospetti (si ricordano ancora quelle famose all’ottavo piano negli anni ‘90). La moda rompe un tabù ed esce dalle proprie tane; tane che fino ad ora venivano assediate da limousine nere e strani tipi che poi scomparivano e tornavano da dove erano venuti, zombie del mondo del fashion design.

Milano uno, nessuno, centomila

È una Milano Una e Multipla, cioè “city”, declinata in MILANO Book city, Piano city, Sport city, Food city, Museo City, ed anche le settimane si moltiplicano in “weeks”, precisamente Design week, Arch week, Music week, Photo week, Fashion week men’s, Art week, Movie week, Fall design week, Fashion week. Solo a nominarle siamo già stanchi, figuriamoci a visitarle! Sorge il dubbio che durante le settimane si lavori, ma durante le weeks si stia tutti in giro in una sorta di festa continua. Ma se le weeks sono dedicate, lo sono anche i quartieri e le vie. Così all’oramai storico Quadrilatero della moda si affiancano: Durini come via del design; Foro Bonaparte diventa il Foro della piastrella; il regno del Bagno è via Solferino; la Luce si accende solo in Corso Monforte. Non crediate che anche qui non ci sia una mostra via l’altra, un dibattito, una presentazione quasi ogni sera. L’ostello, per toccare un altro campo, è anch’esso culturale e nomi attraenti quali OstelloBello, Cascina Cuccagna, Gogol Ostello ci offrono sì una sistemazione, ma si curano anche del nostro sapere.

Milano dell’allestimento urbano

Ci sono anche stati tentativi di allestimento urbano come Panorama in Piazza Gae Aulenti, Expo Gate in Cairoli. Una via aperta e che potrebbe dare straordinari risultati soprattutto in quelle aree che non possono aspettare i templi biblici dell’architettura e dell’urbanistica, ma difficoltà burocratiche enormi le bloccheranno sempre perché la normativa è rimasta ferma agli edifici, da una parte, ed ai tendoni per la festa della birra dall’altra, mentre la piccola tregua decretata in occasione di Expo è miseramente già stata dimenticata. Anche i grandi complessi si avvicinano al completamento di grandi progetti e Brera vedrà fra poco l’apertura di Palazzo Citterio a conclusione di una vicenda quarantennale che presenterà un intervento (progetto di Amerigo Restucci) già molto discusso e un giardino disegnato da Attilio Stocchi.

Milano nascosta

La Milano introversa e privatissima si contraddistingue anche nel campo culturale avendo visto nascere negli ultimi tempi luoghi appartati e non aperti al pubblico: bellissime sale per incontrarsi, esporre, rappresentare, performare. Ci sono, eccome se ci sono: non si possono nominare ma, quasi in sostituzione dei vecchi salotti, sono sorti numerosi, sempre protetti e defilati, a volte nascosti, a volte sepolti sotto un giardino, ma tutti attivi e pro attivi nel costruire la supremazia culturale della città meneghina.

Milano e il cloud della cultura

Elaborazione a cura di Arianna Panarella

È questa la cifra degli spazi della cultura a Milano: sempre più numerosi, sempre meno deputati, ma sempre più flessibili e trasversali a permeare ogni aspetto della vita cittadina, in questo ben allenata dagli straordinari laboratori del Salone del Mobile e del fuori Salone che, in alcuni decenni, ci hanno insegnato che tutta la città è potenzialmente espositiva, comunicativa e, quindi, promotrice di cultura.

Luoghi vecchi e nuovi contribuiscono in maniera collettiva a costituire quel cloud della cultura in città che pare l’aspetto più significativo della Milano di oggi in una sorta di panteismo culturale che ovunque si diffonde e tutto interessa. Indubbiamente la rincorsa all’evento fa molto in questa nuova dimensione cittadina e, anche in questo campo, vale più la forza di volontà e l’iniziativa dei singoli -che però uniti diventano un esercito- che una politica culturale unitaria che continua a mancare rispecchiando la debolezza politica ed istituzionale cittadina e che, giocoforza, rischia di penalizzare le strutture pubbliche deputate che dovrebbero, in ogni caso, avere l’onere e l’onore di essere alla base e di guidare il processo.

Dunque tutto è cultura nella nuova Milano? Forse no, almeno nella misura in cui non tutto è design. Però è bello passeggiare e, alla svolta di ogni angolo, trovarne un po’.

 

 

Elenco incompleto, non esaustivo e non ordinato di alcuni luoghi dell’arte e della cultura in città

Castello Sforzesco, Piazza Castello_Museo del Cenacolo Vinciano, Piazza Santa Maria delle Grazi_Pinacoteca di Brera,Via Brera_Palazzo Citterio,via Brera_Fondazione Prada, Largo Isarco_Triennale di Milano, Viale E. Alemagna_O’, Via Pastrengo_ Aarte Invernizzi, Via Scarlatti_Marsèlleria, Via Paullo_Acquario e Civica Stazione Idrobiologica Milano, Viale G. Gadio_Kaufmann Repetto, Via di Porta Tenaglia_Galleria Studio Guenzani, Via Eustachi_Subalterno1, Via Conte Rosso_Triennale Design Museum, Viale E. Alemagna_Fondazione Achille Castiglioni, Piazza Castello_Fondazione Piero Portaluppi, Via Morozzo Della Rocca_ Antonia Jannone, Corso Garibaldi_Francesca Minini, Via Massimiano_WOW Spazio Fumetto, Viale Campania_Museo Branca, Via Resegone_Gallerie d’Italia – Piazza Scala, Piazza della Scala _ Auditorium e Galleria San Fedele, Via U. Hoepli_Galleria Bianconi, Via Lecco_Museo del Novecento, Via G. Marconi_GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Via San Tomaso_Palazzo della Ragione, Piazza dei Mercanti_GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano, Via Palestro_Cimitero Monumentale, Piazzale del Cimitero Monumentale_Civico Planetario “Ulrico Hoepli”, Corso Venezia_Archivio Storico Fondazione Pirelli, Viale Piero e Alberto Pirell_Instituto Cervantes Milano, Via Dante_Galleria Campari. Via Gramsci ang. via Sacchetti_Palazzo Morando. Costume Moda Immagine, Via Sant’Andrea_Il dito di Cattelan L.O.V.E. Piazza Affari_Fondazione Marconi, Via Tadino_MiCamera. Via M. Rosso_Armani Silos, Via Bergognone_Wunderkammern Milano, Via Ausonio_T-Space, Via Bolama_Le Dictateur, Via N. Bixio_Studiolo, Via Tadino_Galleria Carla Sozzani, Corso Como_Fondazione Prada – Osservatorio, Galleria Vittorio Emanuele II_Fondazione Carriero, Via Cino del Duca_Galleria Giò Marconi, Via Tadino_Fondazione Pini, Corso Garibaldi, Spazio Rossana Orlandi, Via M. Bandello_Galleria Lia Rumma, Via Stilicone_Peep-Hole, Via Stilicone_Tile Project Space, via Garian_The Workbench. Via Vespri siciliani_Assab One, Via Assab_Museo Poldi Pezzoli, Via A. Manzoni_Galleria Massimo De Carlo, Via G. Ventura_Dimora Artica, Via Matteo Maria Boiardo_Pirelli HangarBicocca, Via Chiese_Nilufar Gallery, Via della Spiga_Galleria Monica De Cardenas, Via F. Viganò_Loom Gallery,Via Marsala_ Plusdesign – CHIUSO, Via G. Ventura_UniCredit Pavilion, Piazza Gae Aulenti_Institut Français Milano, Corso Magenta_Galleria Luisa Delle Piane, Via G. Giusti_Galleria Raffaella Cortese, Via A. Stradella_Fondazione Vico Magistretti, Via Vincenzo Bellini_Museo Civico di Storia Naturale, Corso Venezia_Viafarini c/o La Fabbrica del Vapore, Via G. Procaccini_ GAFFdabasso, Via Gaffurio_Galleria Riccardo Crespi, Via G. Mellerio_Galleria Salvatore Lanteri, Via Giulio e Corrado Venini_VIASATERNA Via Leopardi_Museo Teatrale alla Scala, Piazza Scala_Otto Zoo Via Vigevano_BeatTricks, Via San Maurilio_Medionauta Via F. Confalonieri_Spazio Maiocchi, Via Maiocchi_Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Via San Vittore_PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea Via Palestro_Ideas Bit Factory + MakersHub, Via E. Cosenzù_Fondazione Corrente, Via C. Porta_Zero… Viale Premuda_Museo del Risorgimento, Via Borgonuovo_Gluqbar, Via Cristoforo Gluck_MUFOCO – Museo di Fotografia Contemporanea, Via Frova Cinisello Balsamo_Fondazione Nicola Trussardi, Piazza della Scala_Studio medico, Via V. Bellini_Spazio 74/b, Via Bisceglie_Galleria Bianca Maria Rizzi & Matthias Ritter, Via G. Cadolini_Fondazione Franco Albini, Via B. Telesio_Davide Gallo, via Farini_Open Milano, Viale Monte Nero_Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Viale Pasubio_Clima,Via Stradella_ FM Centro per l’Arte Contemporanea, Via Piranesi_FuturDome, Via Paisiello_Fabbrica del Vapore, Via G.C. Procaccini_Mars – Milano Artist Run Space, Via G. Guinizelli_/77, Via Plinio_Fantaspazio, via Merano_ Museo Bagatti Valsecchi, Via Gesù_ Museo Internazionale del Calcio Stringa d’oro”, Galleria Vittorio Emanuele II_Fondazione Mudima, Via A. Tadino_Villa Brivio, Piazzetta Vertua Prinetti Nova Milanese_Villa Litta Borromeo, Largo Vittorio Veneto Lainate_Dimore Gallery, Via Solferino:Spazio Morris, Via L. Anelli_Armadavia, via Bartolomeo Grazioli_Casa Museo Boschi Di Stefano, Via G. Jan_Palazzo Reale, Piazza Duomo_Museo Diocesano, Corso di Porta Ticinese_Lisson Gallery, Via B. Zenalei_Associazione Italia-Russia, Via Cadore_The Classroom, Via Porpora_MUDEC – Museo delle Culture, Via Tortona_IBRIT- Istituto Brasile-Italia,Via Clerici_Zoia Gallery, Piazzale della Cooperazione 1_Fondazione Stelline – Palazzo Delle Stelline, Corso Magenta_Civico Museo Archeologico, Corso Magenta_Circoloquadro Arte Contemporanea, Galleria Buenos Aires_ALCOVA, Via Popoli UnitiFondazione_Arnaldo Pomodoro, Via Vigevano_San Siro Museum & Tour, Piazzale Angelo Moratti_MIC – Museo Interattivo del Cinema, Viale F. Testi_Galleria Rossella Colombari, Via Maroncelli_Archivio Galleria Lazzaro by Corsi, Via Cenisio_Casa del Manzoni, Via G. Morone _Zero…, via Stilicone_Artline (Citylife), Piazzale Giulio Cesare_Kaleidoscope Project Space, Via M. Melloni_Fornasetti Store, Via Matteotti_Rotonda della Besana – MUBA, Via E. Besana_Fonderia Napoleonica Eugenia, Via Thaon Di Revel_Area 35 Art Gallery, Via Vigevano_Deep Art, Via Comelico_Studio Marconi ’65, Via Tadino_Spazio Soderini, Via Strozzi _MEGA, Piazza Vetra_Art Photo Gallery, Via Melzo_Arts in Progress Gallery, Via San Vittore_Prometeogallery, Via G. Ventura_Atelier Clerici, Via Clerici_Pisacane arte, Via Pisacane_Andrea Ingenito Contemporary Art Milano, Via privata Massimiano_Milano Spazio PaePA, Via Alberto Mario_Studio Turi Simeti, Via Seneca_Ebano Gallery, Via Ventura_Acqua su Marte, Via Alessandria_Nilufar Depot, Viale Lancetti_Cattedrale della Fabbrica del Vapore,Via G. C. Procaccini_Belli Gallery, Via Cassala_Alson Gallery, via San Maurilio_Fondazione Memoriale della Shoah, Piazza Edmond J. Safra_Società Umanitaria, Via San Barnaba_Hangar, Via Michele Amari_Fondazione Pasquinelli, Corso Magenta_Fermo immagine – Museo del Manifesto Cinematografico, Via Gluck_Blindarte, Via Palermo_ Villa Ghirlanda, Via Giovanni Frova Cinisello Basamo_Mudima Lab, Via Tadino_ Area B, Via Marco D’Oggiono_CE Contemporary, Via Tiraboschi_MARS – Milan Artist Run Space, Via G. Guinizelli_Vistamarestudio, Viale Vittorio Veneto_Galleria Giovanni Bonelli, Via Porro Lambertenghi_AD gallery, Via Petrella_Barbara Frigerio Contemporary Art, Via dell’Orso_Manifiesto blanco, Via Benedetto Marcello_Martina’s, Corso del Popolo Seregno_Istituto Svizzero di Milano, Via Vecchio Politecnico_Laura Bulian Gallery, Via G.B. Piranesi_Studio Museo Francesco Messina, via San Sisto_Circuiti dinamici, Via Giovanola_Galleria Gracis, Piazza Castello_Le Case D’Arte, Corso di Porta Ticinese_Lumas, Via Turati_Lorenzelli Arte, Corso Buenos Aires_Galleria carte scoperte, Via Maroncelli_Dep Art,Via Comelico_SBLU_spazioalbello, Via A. Cecchi_Erastudio Apartment, Via Palermo_Studio d’Arte Cannaviello, Piazzetta Maurilio Bossi_Farmacia Wurmkos, Via Puccini Sesto San Giovanni_Theca Gallery, Via Tadino_Galleria Tega, Via Senato_Galleria Lorenzo Vatalaro. Piazza San Simpliciano_Cardi Gallery, Corso di Porta Nuova_Forma Meravigli, Via Meravigli_Pinacoteca Ambrosiana, Piazza Pio XI_Arteutopia – Hernandez, Via Copernico_Mercato Lorenteggio, Via Lorenteggio_Casa del design, Via Bramante_Contrasto galleria, Via Ascanio Sforza_Leica Galerie & Store, via Mengoni_Boccanera T Gallery, Via Ventura_Spazio AX, Via Termopili_Ykeyazhang, Via Donatello_Galleria Credito Valtellinese, Corso Magenta… to be continued

 

Autore

  • Alessandro Colombo

    Nato a Milano (1963), dove si laurea in architettura al Politecnico nel 1987. Nel 1989 inizia il sodalizio con Pierluigi Cerri presso la Gregotti Associati International. Nel 1991 vince il Major of Osaka City Prize con il progetto: “Terra: istruzioni per l’uso”. Con Bruno Morassutti partecipa a concorsi internazionali di architettura ove ottiene riconoscimenti. Nel 1998 è socio fondatore dello Studio Cerri & Associati, di Terra e di Studio Cerri Associati Engineering. Nel 2004 vince il concorso internazionale per il restauro e la trasformazione della Villa Reale di Monza e il Compasso d’oro per il sistema di tavoli da ufficio Naòs System, Unifor. È docente a contratto presso il Politecnico di Milano e presso il Master in Exhibition Design IDEA, di cui è membro del board. Su incarico del Politecnico di Milano cura il progetto per il Coffee Cluster presso l’Expo 2015

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Last modified: 20 Giugno 2018