Visit Sponsor

Margherita ToffolonWritten by: Patrimonio Progetti

Archivi e cultura di progetto: così rivive il mercato del QT8

Archivi e cultura di progetto: così rivive il mercato del QT8
Viene inaugurata a Milano la sede del Casva, in un edificio che è nel cuore di un quartiere simbolo dell’urbanistica del dopoguerra. Accoglie un patrimonio di grande significato in un luogo emblematico

 

MILANO. L’insegna del Casva, Centro di Alti Studi sulle Arti Visive, illumina di colore e cultura l’ex mercato coperto del QT8, il quartiere milanese ideato in occasione dell’VIII Triennale del 1947 da un gruppo di progettisti guidati da Piero Bottoni.

Dopo anni l’importante centro culturale trova la sua sede definitiva e multifunzionale (museo, biblioteca, archivio e spazio espositivo) all’interno di uno degli edifici del quartiere che ha segnato la rinascita di Milano del dopoguerra. 

Il trasferimento dal Castello Sforzesco e dalla Fabbrica del Vapore dei 44 archivi della cultura del progetto milanese nelle sue varie forme, donati progressivamente al Comune di Milano a partire dal 1999, consente ora un accesso più funzionale e strutturato alla consultazione, allo studio e alla ricerca non solo per gli addetti ai lavori. 

 

Opere e memorie, da Vittorio Gregotti a Roberto Sambonet

Nato nel 1999 con l’acquisizione da parte del Comune di Milano dell’archivio dell’architetto razionalista Luciano Baldessari, il CASVA si è progressivamente trasformato in un centro di studi e ricerche del patrimonio donato nel corso degli anni. Sono ben 44 gli archivi conservati (disegni, prototipi, modelli, faldoni e oggetti) di architetti, designer, grafici, fotografi, art director e giornalisti che hanno contribuito in modo determinante alla cultura del progetto italiana.

Fra questi quelli di Francesco Gnecchi Ruscone, Enzo Mari, Vittorio Gregotti, l’eclettico Roberto Sambonet, Nanda Vigo e il suo vasto lavoro sulla luce, Maria Pezzi, che ha raccontato la moda italiana, gli architetti Egizio Nichelli, i fratelli Soncini, lo Studio MID con l’arte cinetica degli anni Sessanta. Fra le raccolte quelle dei tessuti disegnati da Gio Ponti, Lucio Fontana e Gianni Dova e degli oggetti dello Studio De Pas-D’Urbino-Lomazzi.

Un patrimonio di materiali che vive anche attraverso pubblicazioni e mostre dedicate come quella in corso sulla collezione di Roberto Sambonet esposta accanto ai grandi pezzi iconici di Baldessari, dello Studio DDL e ai progetti di Vittorio Gregotti.

Un recupero corale

L’edificio che ospita adesso il Casva è parte del QT8 (Quartiere Triennale Ottava), il complesso residenziale realizzato tra il 1945 e il 1957 sul concetto di città-giardino, restituito dopo anni di chiusura (2011) non solo al quartiere ma all’intera città.

L’intervento di recupero e conservazione insieme al progetto di rifunzionalizzazione per le esigenze del nuovo centro culturale (con circa 7,3 milioni di euro di investimento) si è svolto con la partecipazione attiva del Municipio 8 oltre ad alcuni ulteriori contributi progettuali: dell gruppo di lavoro del DAStU (Dipartimento di Architettura e Studi Urbani) del Politecnico di Milano per l’ideazione; di Architetti per Milano per lo studio di fattibilità tecnico-economica donato al Comune da Fondazione Triennale; di Metropolitana Milanese per la progettazione definitiva ed esecutiva, la direzione dei lavori e il coordinamento della sicurezza.

L’edificio che si sviluppa su due piani è circondato al primo livello da un portico coperto e da una terrazza che si affacciano sul Monte Stella, mentre il piano seminterrato si affaccia, a livello del parco, su un ampio cortile utilizzabile per eventi.

 

Attività e colori

La struttura in pilastri di ferro e le finestre a nastro poste perimetralmente alla grande copertura mantengono la forma originale, le gli spazi del primo piano (1.250 mq) sono dedicati ad area espositiva per mostre, conferenze e attività aperte anche al territorio. Ospita anche iniziative culturali proposte dalle numerose associazioni operative nel quartiere, bar e bookshop, salette per laboratori e attività didattiche oltre agli uffici amministrativi e di direzione del Casva.

Il piano seminterrato (1.715 mq) collegato tramite ampie scale e un ascensore è dedicato alla conservazione degli archivi e agli spazi funzionali di studio: deposito archivistico, zona di quarantena, un laboratorio, area per la conservazione del materiale fotografico e per la sua scansione, sala di consultazione e sala di lettura delimitate da pareti vetrate e affacciate con ampie vetrate verso il cortile esterno.

Entrambi i livelli sono dominati all’interno dal bianco e dall’argento delle canalizzazioni a vista con, al piano primo, le incursioni rosso scuro dei pilastri in ferro e dei setti in muratura rivestiti in piastrelle rettangolari, un motivo ripreso anche da alcuni nuovi elementi di arredo. I due accessi principali sono posti perpendicolarmente al prospetto su via Isernia, verso il quale invece sono collocati gli spazi chiusi di salette e uffici per lasciare il restante spazio aperto e flessibile alle progressive esigenze funzionali.

Al centro sono ubicate le aree circolari per mostre e conferenze che sono delimitate con ampi tendaggi blu a tutt’altezza. Un intervento rispettoso del lascito architettonico che sa dare continuità e valore al lascito documentario della storia di Milano, qui conservato.

Immagine di copertina: Casva, ex mercato QT8, Milano, 2025 (@Alberto Lagomaggiore, courtesy Comune di Milano)

Autore

  • Margherita Toffolon

    Dopo la laurea allo IUAV di Venezia collabora con studi di progettazione a Treviso e a Milano dove per 10 anni partecipa al programma di inventariazione dei beni vincolati della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici di Milano per poi diventare giornalista pubblicista e senior account di un’agenzia di comunicazione integrata. Ha scritto per Mondadori, Mida Editore, Reed Business Information, Shinda Editore, Tecniche Nuove, Agepe, BE-MA editrice. Da anni collabora con DBInformation e le riviste del settore Horeca di New Business Media (Tecniche Nuove). Cogliere dettagli architettonici o atmosfere particolari dei locali food&beverage è la sua specializzazione e piacevole scoperta. Nel 2016 ha pubblicato il libro "Grandi pasticcerie del mondo" (ItalianGourmet), mentre nel 2022 è uscito "Cantine storiche d'italia. Un viaggio fra architettura ed enologia" (24OreCultura)

    Visualizza tutti gli articoli
(Visited 53 times, 24 visits today)

About Author

Share

Tag


,
Last modified: 8 Ottobre 2025