Un allestimento illuminotecnico permanente favorisce un percorso tra luoghi simbolo nel borgo del Giovane favoloso
RECANATI (MC). I monumenti prescelti abbracciano la città natale di Giacomo Leopardi e conducono oggi il visitatore per le strade che vanno da porta San Filippo al convento delle Clarisse in contrada Castelnuovo, passando per i centralissimi chiostri di Sant’Agostino e di palazzo Venieri, così come dal multisala Sabbatini e dall’acquedotto civico (nelle foto di tanti turisti purtroppo ancora oggi scambiato per la Torre del passero solitario, cantata in versi dal poeta).
Sono questi i punti di attrazione cittadina idealmente legati tra loro in un percorso che guarda al tema della sostenibilità ambientale con il progetto “Light for Future”, promosso dal Comune di Recanati e da iGuzzini Illuminazione all’interno del programma triennale 2021-23 sulla cultura della Regione Marche, svolto in collaborazione con l’Associazione Internazionale di Lighting Design IALD, l’Accademia di Belle Arti di Macerata e la società Distribuzione elettrica Adriatica (DEA).
In un connubio d’illuminazione architetturale e proiezioni d’immagini, questi sei luoghi tra i più rappresentativi di Recanati sono stati posti sotto i riflettori, grazie alla direzione artistica dello scenografo Giancarlo Basili, che ha coordinato un comitato tecnico composto tra gli altri dal sociologo Domenico De Masi, l’architetto Mario Cucinella, la docente Francesca Cecarini dell’Accademia delle Belle Arti di Macerata e la Board Member IALD Susanna Antico. (Qui le conferenze disponibili su Youtube dell’8 luglio 2021, giorno dell’accensione delle opere).
Luci della città
L’opera, secondo quanto riferiscono gli organizzatori, sarà permanente, e nuove aree del centro storico saranno messe a parte del percorso entro i prossimi due anni, attraverso un concorso internazionale promosso da IALD e rivolto a giovani lighting designer di tutto il mondo, le cui installazioni luminose saranno selezionate dal comitato scientifico. L’iniziativa si propone come un’ulteriore tappa per la valorizzazione del patrimonio architettonico di Recanati attraverso la luce, mettendo a frutto le competenze di una realtà storica nel settore, iGuzzini Illuminazione, fondata in città nel 1958 e attualmente tra le più importanti imprese europee del settore illuminotecnico (Fagerhult Group).
Tra i primi sul territorio nazionale, il Comune di Recanati si era infatti dotato sin dal 2003 di un “Piano regolatore della luce” per un’illuminazione funzionale e di qualità della città, redatto dall’architetto Corrado Terzi, sempre in collaborazione con iGuzzini Illuminazione. Azienda che anche più recentemente, nel 2018, ricordiamo per avere progettato e realizzato l’illuminazione dei viali alberati che conducono attraverso il Colle dell’infinito, uno degli spazi verdi che meglio rappresenta l’eredità romantica del celebre poeta marchigiano, mettendo i suoi Led per esterni a risparmio energetico e di ultima generazione a disposizione dello scenografo tre volte premio Oscar Dante Ferretti (in contemporanea, anche il progetto di rigenerazione botanica curato da C.Re.Ha. Nature, spin-off dell’Università politecnica delle Marche).
Tra contenuti e mezzi, narrazione e tecnologia
Il tema è dunque quello della luce come presenza narrativa che aderisce alla struttura e la racconta (concetto espresso in questi termini proprio da Terzi, parlando altrove di chiese). Un’idea di narrazione dei luoghi che non ha mancato di prevedere QR Code apposti nelle varie sedi e una app scaricabile dagli Store, dedicata ad accompagnare la visita dei possessori dei più moderni dispositivi tecnologici, con aggiornamenti che si attivano in loco mediante Bluetooth.
Il focus del progetto “Light for Future”, ossia la sostenibilità ambientale, è stato interpretato da quattro studi internazionali di lighting design – Arup, Licht Kunst Licht, Light Bureau e Speirs Major – chiamati a realizzare i concept delle diverse installazioni luminose in una call to action lanciata da IALD e iGuzzini. A disposizione, i proiettori iGuzzini Palco InOut Framer con gobos dai numerosi accessori ottici, capaci di movimento e personalizzazioni (anche attraverso dischi metallici o in vetro dicroico, con filtri colorati o forme geometriche) e gestibili con app da remoto attraverso un’interfaccia Bluetooth-Dali.
Immagine di copertina: palazzo Venieri (© Studio Buschi)
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illuminazione , Marche , monumenti
Last modified: 20 Luglio 2021