La capitale spagnola vive una fase di cambiamento delle politiche sociali e urbane. L’obiettivo è farne “una città governata dai suoi abitanti”
MADRID. A cinque anni di distanza dall’accampamento degli Indignados alla Puerta del Sol, Premio europeo 2012 per lo “Spazio pubblico” del Centro di cultura contemporanea di Barcellona, la capitale spagnola vive una fase di cambiamento delle politiche sociali e urbane. Il movimento di protesta (più conosciuto come “15 M” perché si costituì il 15 maggio 2011 a una settimana dalle precedenti elezioni municipali) governa dal 2015 il Municipio con il gruppo misto Ahora Madrid, in coalizione con il Partito socialista. Il successo, che arriva dopo decadi di governo conservatore della capitale, va in gran parte attribuito al carisma della sindachessa settantenne e indipendente Manuela Carmena, il cui volto, spontaneamente interpretato da centinaia di artisti, è stato riprodotto e proiettato in campagna elettorale sui muri della città e delle reti sociali (i ritratti sono stati raccolti nella web “Madrid con Manuela”). Magistrata in pensione, Carmena è nota dai tempi della dittatura per le sue battaglie come avvocato al fianco delle commissioni operaie e successivamente per la sua partecipazione nel movimento Giudici per la democrazia.
Il governo municipale ha già bloccato grosse operazioni urbanistiche previste dalla giunta precedente, come la polemica Operazione Chamartín, a nord della capitale, e l’ampliamento dello stadio Bernabeu sul Paseo della Castellana. Il principale obiettivo è fare di Madrid “una città governata dai suoi abitanti”.
Decide Madrid
Il dibattito è al centro delle iniziative municipali: “Dibatti – Proponi -Decidi – Si realizza”. In questa linea la decisione di destinare 60 milioni delle casse municipali alla realizzazione di progetti proposti e scelti dalla cittadinanza. Il processo, canalizzato e gestito tramite l’omonima pagina web, si divide in 3 fasi:
- presentazione delle proposte (22 febbraio – 31 marzo)
- prima votazione e analisi della legalità e fattibilità delle proposte (1-15 aprile)
- votazione finale (15 maggio – 30 giugno)
Il governo municipale s’impegna poi a includere nel bilancio 2017 i progetti selezionati.
Il futuro della piazza di Spagna
La stessa giunta ha sottoposto al dibattito pubblico il futuro della piazza, da tempo al centro delle polemiche per il destino incerto del monumentale edificio storico omonimo, comprato dal gruppo cinese Wanda che ne pretendeva la demolizione. Dopo una serie di trattative, il pericolo sembra scongiurato e il processo partecipato per la riqualificazione della piazza è stato già avviato con le seguenti modalità:
- un gruppo di lavoro multidisciplinare, costituito da associazioni di quartiere, urbanisti, tecnici comunali e albergatori decide le proposte chiave da sottoporre a dibattito al fine di definire le basi di un concorso internazionale
- pubblicazione dei progetti concorrenti e successiva selezione dei migliori 5 da parte di una giuria specializzata
- sviluppo dei 5 progetti e ulteriore selezione di 2 finalisti
- procedura aperta alla cittadinanza per la selezione del vincitore.
Oltre Madrid Río
Premio Veronica Rudge dell’Università di Harvard per gli Spazi urbani sostenibili, Madrid Río è solo una parte del Parco lineare del Manzanarre che continuerà per altri 4 km a sud della capitale. Il precedente governo municipale aveva già destinato 4,5 milioni a quest’operazione che Carmena dovrebbe attivare nel corso del 2016. Lo stesso Madrid Río si completerà con l’incremento di alberi, al fine di assorbire le emissioni di carbonio.
Sempre a sud della capitale, 1 milione è previsto per la conclusione del Parco La Gavia. Progettato dal Pritzker giapponese Toyo Ito con un complesso circuito bioclimatico di autodepurazione delle acque piovane, fu iniziato nel 2007 e abbandonato poco dopo. Il parco, che riprende il tracciato del ruscello omonimo, è pensato come un corridoio verde, articolato in sei aree tematiche.
“Madrid + natural”
Le operazioni fin qui descritte rientrano in una strategia più ampia definita “Madrid + natural”. L’ufficio comunale sull’Energia e il cambiamento climatico ha reso noto il Rapporto di analisi, ricerca e innovazione elaborato da Arup che propone 16 linee guida per affrontare i cambiamenti climatici e l’inquinamento da applicare ad edifici, infrastrutture e spazi pubblici. Per gli edifici, lo studio propone misure come l’incremento di facciate verdi e giardini verticali su larga scala, coperture sostenibili e corridoi ecologici. Per le infrastrutture si punta ad aumentare la vegetazione sulle strade, a recuperare gli argini dei fiumi e a predisporre superfici permeabili. Per gli spazi aperti, infine, le parole d’ordine sono: orti e boschi urbani; ombreggiature stagionali; microclima con acqua; aree inondabili e drenaggio sostenibile.
In attesa di vedere i risultati della nuova politica municipale, gli occhi di tutti (media in primis) sono puntati sulla squadra di Carmena che, ad ogni passo, suscita passioni e reazioni estreme.
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madrid , rigenerazione urbana
Last modified: 24 Marzo 2016
[…] Carmena, prestigiosa jueza progresista e independiente. Por tanto coherentemente con su origen, ha puesto en marcha varios procesos de participación con la finalidad de resolver operaciones espec…. No obstante los esfuerzos que sin duda se han realizado, gran parte de las asociaciones vecinales […]
[…] con le sue origini, Carmena ha messo in marcia diversi processi di partecipazione con lo scopo di risolvere operazioni s…. Nonostante gli sforzi senza dubbio fatti, gran parte delle associazioni manifesta, negli ultimi […]