Presso la basilica di San Martino, il Campanile di Treviglio ospita il Museo storico verticale, allestito da Studio Base 2
TREVIGLIO (BERGAMO). Risalente con ogni probabilità al XIII-XIV secolo, il Campanile di Treviglio nasce come torre civica, con funzione di rappresentanza ed avvistamento. La torre, alta 65 m, è interamente costruita in cotto e decorata con archetti pensili incrociati di stile gotico e con mattoni posizionati a spigolo che rendono la struttura elegante e leggera. La presenza di feritoie strombate verso l’interno ne attesta l’originaria funzione difensiva. Il piano terra era decorato con affreschi trecenteschi, forse di scuola giottesca. All’interno sussistono alcuni frammenti pittorici, ma la parte più consistente è stata staccata. Nella torre, di proprietà comunale, si trovava l’alloggio del custode che, nominato secondo le norme stabilite negli statuti comunali del 1392, aveva l’incarico di mantenere in buono stato la struttura ed avvisare in caso di pericolo. Per motivi di sicurezza egli accedeva al campanile dal primo livello della torre utilizzando scale retrattili che venivano rimosse dopo l’uso.
In seguito a restauri nel 2010-2011 (interventi di conservazione delle facciate e consolidamento strutturale dei solai lignei e delle scale), nel 2013 sono state formulate le prime idee sul possibile riutilizzo. Fortemente voluto dall’Amministrazione comunale e in parte finanziato dalla Regione Lombardia, il Museo storico verticale è aperto dallo scorso ottobre. L’allestimento museale di Pierluigi Fontanesi (Studio Base 2) immerge lo spettatore in una serie di esperienze multimediali interattive ed in ambienti sonori che narrano la storia della città e gli eventi collettivi che ne hanno costituito l’identità. Inoltre, si propone di valorizzare l’architettura del Campanile, attraverso installazioni che ne illustrano le funzioni specifiche, da scoprire percorrendo lentamente le scale che si sviluppano lungo tutto il perimetro interno del manufatto.
Il percorso si sviluppa per sezioni lungo i sette livelli della torre. Il piano terra ospita la biglietteria e l’ex cappella trecentesca con tracce dell’affresco della Crocifissione; il primo piano è dedicato alla storia della città narrata nei suoi episodi più significativi su un grande schermo a mosaico costituito da 16 pannelli. Al secondo piano si ascoltano le voci del passato, che rievocano il saccheggio del 1509 e il Miracolo del 1522; al terzo piano cinque grandi pannelli sospesi disposti a spirale si soffermano sulla storia della basilica di San Martino e del noto polittico di Zenale e Butinone [nella foto di copertina di Roberto Conti]. Segue il piano dedicato alla funzione del campanile rappresentata dal suono delle campane e dalla tradizione trevigliese delle “Grida” (annunci per avvisare i cittadini del pericolo); qui i visitatori possono provare a suonare le campane utilizzando corde appositamente predisposte. Gli ultimi due livelli ospitano rispettivamente l’antico meccanismo seicentesco dell’orologio – oggi sostituto da un orologio elettronico – ed il belvedere, da cui si può ammirare il panorama della città e del territorio.
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allestimenti , musei , restauro
Last modified: 10 Febbraio 2016