Allo studio Wilmotte et Associés (insieme a E2CA, Speeg & Michel, Neveux & Rouyer, C2I, VVD, WW Architecture e Reflex Environnement) è stata affidata la sistemazione delle Terrasses de la Presquîle, un’area di 5 ettari a ridosso del centro storico di Lione lungo la Saona che dovrebbe vedere il completamento del progetto nel 2019.
Tuttavia, in queste settimane lo studio francese è sotto i riflettori soprattutto per via di una vicenda parigina: la costruzione della più grande chiesa ortodossa della capitale, con annessi centro culturale e scuola. Il progetto, inizialmente affidato all’architetto Manuel Nunez Yanowsky su concorso, è stato assai criticato per la soluzione eccessivamente storicistica, rappresentata dai 5 bulbi dorati che, svettanti a 35 metri, troppo confliggevano con la vicina tour Eiffel (l’area prescelta è infatti l’ex sede di Météo France lungo l’acenue Rapp). La questione ha assunto subito un connotato politico, al punto che la Federazione Russa, committente dell’intervento nel lontano 2010, viste le rimostranze (soprattutto del sindaco Bertrand Delanoë), nel novembre scorso ha ritirato il progetto affidandolo al più blasonato e “contemporaneo” Wilmotte.
Infine, dal 27 gennaio e fino al 31 marzo sono aperte (a tutti i laureati e diplomati in Europa dal 2011) le iscrizioni alla nuova edizione del premio annuale bandito dalla Fondazione Wilmotte per avvicinare un giovane talento all’attività progettuale in rapporto al patrimonio monumentale, il Prix W 2014. Quest’anno il tema è assai prestigioso: si tratta infatti di concepire un centro culturale e d’incontri nel sito della Torre di Londra. Primi 3 premi da 7.000, 5.000 e 2.000 euro, con relativa esposizione in occasione della prossima Biennale di Venezia.
Bando su www.fondation-entreprise-wilmotte.fr
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