1. Essendo nato nella Val di Solda per me è la natura a dominare su tutto. Larchitettura deve necessariamente essere a stretto contatto con il contesto. Dico sempre che bisognerebbe fare una foto dellarchitettura con un obbiettivo grandangolare, per valutare se questa è inserita nel paesaggio. Se lo è va bene.
2. La situazione attuale è nata negli anni ottanta quando la Provincia di Bolzano ha iniziato a bandire concorsi pubblici per costruire scuole, asili, campi, sportivi ecc. Agli inizi non eravamo molti e i concorsi essendo aperti a tutti erano una grande opportunità per i giovani architetti che spesso li vincevano. Oggi i concorsi sono per la maggior parte a invito e se li aggiudica chi presenta il preventivo più basso: questo crea grandi difficoltà di inserimento per chi è agli inizi. Senza contare che la crisi si fa sentire anche da noi.
3. Partecipo solo a concorsi a cui vengo invitato, sia pubblici che privati. Scelgo lavori particolari, situati in contesti unici, cose che si possono fare solo una volta nella vita. Come rifugi o percorsi paesaggistici, sempre in stretto contatto con tradizioni e luoghi dove sono nato che tanto mi hanno influenzato. Di recente ho avuto modo di lavorare per i nostri coltivatori di mele, esempio di unevoluzione che vede tanti privati bandire concorsi. La committenza privata ha preso spunto dal pubblico che ha il merito di aver fatto conoscere il sistema dei concorsi.
4. Ci sono delle differenze ma si comincia a vedere un filo comune. Forse dovuto al fatto che si pubblicano molti progetti altoatesini sulle riviste e i giovani ne prendono spunto, ad esempio nellutilizzo dei materiali come il legno. Non esiste una scuola fondata da un maestro ma influenze diverse provenienti da formazioni differenti che sono la nostra ricchezza.























