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Written by: Progetti

Le nostre segnalazioni. Scuole confortevoli, non solo per studiare

Scuole tecniche, agrarie, turistico-alberghiere, offrono l’occasione per sperimentare inserimenti ambientali attenti a conciliare programmi funzionali articolati e di grande dimensione con il tema del paesaggio e dell’autonomia dell’edificio all’interno di contesti differenziati, spesso non urbani.
Nel Tech College di Aalborg si punta sull’innovazione e sull’eccellenza delle scuole industriali, per aumentare la qualificazione dei futuri operatori in settori produttivi oggi fortemente segnati dalla concorrenza extra-europea. La separazione tra luoghi della conoscenza teorica e luoghi dell’esperienza viene ridotta e l’istituto scolastico ritorna campo di studio e di autentica ricerca distributiva. Rispetto alla scuola danese, nella distribuzione del Lycée Kyoto a Poitiers prevalgono modelli planimetrici funzionalisti e le aule d’insegnamento pratico sono chiaramente identificate e separate con una gestione autonoma dei flussi e, tra i vari comparti, dell’approvvigionamento energetico: tema che diventa slogan del progetto («zéro énergie fossile»).
Il progetto di ampliamento della scuola a Londra convince nel confronto tra linguaggi, nell’intento di reinterpretare l’architettura brutalista con nuovi corpi rigorosi e metallici, resi caldi dalle scelte cromatiche e un po’ retrò da citazioni razionaliste come le finestre a nastro in facciata. Nella vista degli interni, prima ancora delle efficaci soluzioni di dettaglio nell’illuminazione, emerge il volto di una generazione studentesca variegata e multietnica, con cui sempre più si dovrà confrontare chi progetta edifici simili in futuro.
In Spagna anche le piccole realtà urbane non sottostimano il tema della formazione e la qualità architettonica dei centri educativi rimane ben al di sopra degli standard italiani. Nel caso del centro presso Granada, il costo di costruzione assai contenuto (meno di 700 euro/mq) dimostra come ciò non sia sempre solo un problema da imputare a budget eccessivamente ridotti.
È interessante notare come nei diversi progetti segnalati alcune caratteristiche li accomunino nonostante le diversità di localizzazione e di utenza a cui si rivolgono. Gli spazi aperti, la corte interna, il giardino, diventano elementi fondamentali nella progettazione delle strutture scolastiche ma anche l’attenzione ai consumi energetici, all’orientamento, alle aperture, agli affacci. I nuovi poli scolastici, così come i campus (si pensi al progetto della International School di Chieri), offrono sempre più uno spazio che interpreta i dati del contesto circostante, nonché una notevole flessibilità nella disposizione interna per garantire ambienti confortevoli per lo studio dei ragazzi, ma anche per il loro svago.

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Last modified: 10 Luglio 2015