Visit Sponsor

Written by: Inchieste

I grandi progetti/3: a Santa Giulia interviene Norman Foster

Il progetto promosso dalla società Milano Santa Giulia, facente capo alla Risanamento spa, riguarda la rigenerazione di un vasto settore a sud-est, compreso tra Rogoredo e Taliedo. Si tratta dei terreni precedentemente occupati dagli stabilimenti chimici Montedison e dalle acciaierie Redaelli, dismessi negli anni ottanta e acquisiti nel 2000 dal gruppo guidato dall’immobiliarista Luigi Zunino, oggetto del Piano integrato di intervento presentato nel 2004 che li destina a nuovo quartiere urbano attrezzato. Il progetto urbanistico è affidato a Norman Foster (con Paolo Caputo Partnership, Urbam spa e Raum srl), che suddivide l’area di 1.200.000 mq di superficie complessiva in due zone corrispondenti alle precedenti proprietà industriali, separate da un grande parco (circa 316.000 mq progettati da West 8) attraversato dalla nuova strada Paullese, parzialmente interrata. Nel comparto ex Redaelli sono stati realizzati complessi per residenza libera e convenzionata ed edifici per il terziario (fra cui la sede italiana dell’azienda televisiva Sky, a firma dello studio australiano Byron Harford & Associates e di quello milanese Urbam spa). Si prevede inoltre la realizzazione di un complesso alberghiero, di un centro civico, una residenza per studenti e giovani coppie e un centro per disabili. Nel comparto ex Montedison, la Montecity-Rogoredo, avrebbero dovuto essere realizzate residenze e spazi commerciali di lusso, affacciati sulla «Montecity Avenue», affiancati da attività terziarie e ricettive, un centro congressi da 8.000 posti (la cui scelta localizzativa è stata poi spostata nell’area dell’ex Fiera) e da una chiesa progettata da Peter Zumthor. La grave crisi finanziaria che ha colpito la società di Zunino ha bloccato i progetti, tanto da lasciare la zona a un destino non ancora ben definito. A complicare le cose, il 19 luglio 2010, dopo una serie d’indagini che mettono in luce il probabile inquinamento della falda acquifera sottostante con sostanze nocive per l’ambiente e la salute, l’area è sottoposta a sequestro preventivo. Il 28 agosto è stata bloccata l’apertura dell’asilo del quartiere perché il terreno di riempimento del giardino è risultato inquinato.

Autore

(Visited 88 times, 1 visits today)

About Author

Share
Last modified: 13 Luglio 2015