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Christian De IuliisWritten by: Forum

L’Archintruso. Le vacanze nel Nostromondo

L’Archintruso. Le vacanze nel Nostromondo
Con i consigli di un viaggiatore immaginario, una guida per visitare le città che vediamo. Ma che non riconosciamo

 

Per la consueta rubrica dedicata alle vacanze estive quest’anno l’Archintruso consiglia di visitare alcune città sconosciute alle agenzie di viaggi e ignote a qualsiasi guida turistica. Ne apprendiamo l’esistenza grazie alle testimonianze di avventori occasionali, talvolta increduli loro stessi di quanto veduto, ma in questo caso particolare, dai racconti di uno, che da qui in avanti chiameremo il viaggiatore.

Tuttavia la definizione di viaggio appare impropria considerato che queste esplorazioni, da quanto il viaggiatore narra, sono iniziate poco lontano dalla sua porta di casa, e cioè quando, appena superati i binari della ferrovia, si è trovato inaspettatamente nella Regione delle cose, a costeggiare il deserto delle idee, fino a imboccare il viale dei lecci che conduce a Frescura, la città dei condizionatori d’aria, dove il caldo che fuoriesce dalle unità esterne dei condizionatori rende il clima intollerabile. Eppure Frescura, racconta il viaggiatore, una volta era una cittadina dalle temperature gradevoli, celebrata per la mitezza delle stagioni, specie d’estate, temperata dal ponentino serale. Ora viceversa la si percorre a fatica, accompagnati dal ronzio monocorde delle unità esterne che campeggiano lungo tutte le facciate di ogni edificio e persino delle chiese. 

Uscito immune dalla città dove le bronchiti hanno dimezzato la popolazione, il viaggiatore in cerca di sollievo riferisce di aver proseguito il suo cammino in direzione del mare, oltre un audace quanto sovradimensionato svincolo a quadrifoglio e fino al termine di un dolce declivio dove ha scorto le alte fortificazioni di Laterizia, la città dei muri. Così, ancora prima di inoltrarsi al suo interno, ha ripensato al fascino delle alte mura che sollecita la fantasia di scrittori come il celebre Haruki Murakami (“La città e le sue mura incerte”, l’ultimo suo romanzo ambientato in una città circondata da mura inespugnabili) e, sempre rimanendo in ambito giapponese, architetti come Sou Fuijmoto progettista del Grande Ring simbolo dell’Expo 2025 di Osaka.

Ma ciò che ha guidato la mano degli abitanti di Laterizia non è stato il desiderio di proteggersi o di non fuoriuscirne, ma la loro incredibile propensione alla controversia, al litigio e alla rivendicazione di ciò che è di uno e non di altri. È così che a Laterizia ogni dibattito si conclude con la costruzione di un muro. Il viaggiatore, trovandosene nel mezzo, la descrive come un grande mosaico grigiastro dove pareti di cemento armato si accostano a paretine colorate, ornate da vasi da fiori o da qualsiasi altro addobbo che tenti di aggraziare i divisori. È un continuo cantiere dove per ogni muro che viene demolito, altri ne vengono rialzati, in un’incessante opera di costruzione di recinti.

Senza perdere la speranza di raggiungere il mare, il viaggiatore approda finalmente nella città delle vacanze, sua tradizionale meta estiva. Laddove ancora conserva il riservato beneficio di un pied-à-terre di cui però, a causa del traffico e di tutto il restante caos, fa sempre più fatica a beneficiare. Ad ogni ritorno, infatti, il viaggiatore ci mette sempre meno a capire che della città che gli garantiva la periodica riconquista della pace non rimane che poco o nulla. Tra i bassi trasformati in case vacanze e le adunate notturne di giovinastri annoiati, la sua piccola oasi di silenzio è oramai compromessa. Tutto è così incredibilmente surreale che questo posto ora è stato ribattezzato Assurdia ed è gemellato con altre cittadine, da qui non molto distanti, come Tavolinia la città dei tavolini che assediano ogni spazio pubblico e Rumòria la città dove, tra motociclisti e lavori stradali, il baccano non cessa mai. 

Ma tra i racconti del viaggiatore c’è anche Parconia alla foce del fiume di parole, la città dove i parcheggi hanno sostituto qualsiasi altra attività occupando tutti gli spazi liberi oppure Botanica, dove gli architetti, presi da un improvvido fanatismo per il verde, hanno riempito la città di aiuole, alberi e prati ma poi, non avendo previsto nessuna manutenzione, la città si è trasformata in una giungla inaccessibile. Questi ed altri racconti fece il viaggiatore, incoraggiando a trascorrere le prossime vacanze estive, appena fuori dall’uscio di casa, senza bisogno di prendere né aerei né treni, alla scoperta delle tante città che abbiamo davanti agli occhi ma che non siamo più in grado di riconoscere.

È il Nostromondo” ha sussurrato quasi fosse un segreto “…in fondo si tratta di città invedibili ma solo per chi non è in grado di vedere”.

Immagine di copertina: particolare della mappa “Nostromondo” (@ Christian De Iuliis)

 

 

 

Frescura, Laterizia, Assurdia, Parconia, Tavolinia, Rumòria e Botanica sono alcune delle 22 città invedibili che fanno parte de “Il Nostromondo”, racconto di un itinerario surreale che un immaginario viaggiatore compie nell’ultimo libro di Christian De Iuliis, edito su Amazon KDP.

 

Autore

  • Christian De Iuliis

    Nasce, cresce e vive in costa d’Amalfi. Manifesta l’intenzione di voler fare l’architetto nel 1984, rendendolo noto in un tema in quarta elementare, raggiunge l’obiettivo nel 2001. Nel 2008 si auto-elegge “Assessore al Nulla” del suo paese. Nel 2009 fonda il movimento artistico-culturale de “Lo Spiaggismo”, avanguardia del XXI° secolo che vanta già diversi tentativi, falliti, di imitazione. All’attivo ha cinque mezze maratone corse e altrettanti libri pubblicati: “L’Architemario. Volevo fare l’astronauta” (Overview editore, 2014), “Vamos a la playa. Fenomenologia del Righeira moderno” (Homo Scrivens, 2016), "L'Architemario in quarantena. Prigionia oziosa di un architetto" (KDP Amazon, 2020), "L'architetto contro tutti" e "Il Nostromondo - le città invedibili" (2024). Ha ricevuto premi in diversi concorsi letterari. Premio PIDA giornalismo 2020 per la divulgazione dell'architettura. Si definisce architetto-scrittore o scrittore-architetto: dipende da dove si trova e da chi glielo chiede

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Last modified: 31 Luglio 2025